L’uomo senza volto: un mistero per Bruno Jordan

Da una decina di giorni, Bruno Jordan, il cronista del mensile Krimen, è alle prese con un mistero all’apparenza senza spiegazioni.

uomo senza volto - Bruno Jordan

Un uomo è stato ritrovato morto in un campo: non ha volto né impronte digitali. Ma ha una gamba di legno…

«Linda mi ha chiesto di occuparmi per il giornale di un caso veramente misterioso» racconta Jordan sulla sua pagina Facebook: «è stato ritrovato un tizio morto, con la faccia cancellata da un’esplosione e le mani sciolte nell’acido. Non ci sono denti o impronte digitali con cui tentare un riconoscimento».

Sono in corso gli esami forensi, ma per ora non si sa ancora nulla sull’identità dello sconosciuto. «Un’amica che lavora all’Istituto di Medicina Legale» dice Jordan nei giorni seguenti «mi ha però fatto avere un particolare non ancora divulgato: il tizio è stato trovato a faccia in giù in un campo dove aveva piovuto, quindi era sporco di fango. Ma le scarpe erano perfettamente lucide e senza macchie».

La bustina di lamette "Tre teste" che l'uomo aveva in tasca.
La bustina di lamette “Tre teste” che l’uomo aveva in tasca.

Nei giorni seguenti, una “fonte in Questura” ha girato a Bruno l’elenco degli oggetti ritrovati nelle tasche del morto:

– un pezzetto di spago
– una gomma da masticare marca Brooklyn (gusto: “Spearmint”) strappata a metà
– un biglietto della metro fuori corso
– 5 monete (tra cui: due da 10 centesimi, una da 50, un euro e una banconota da 5000 dracme (circa 10 euro)
– un fazzoletto bianco pulito, senza sigle o ricami
– una scatoletta di fiammiferi, usata per metà, dell’hotel Riviera di Sestri Levante
– una curiosa lametta marca “Tre teste” ancora nella bustina originale.

Il misterioso ritaglio di giornale ritrovato nel risvolto dei pantaloni dell'uomo ucciso.
Il misterioso ritaglio di giornale ritrovato nel risvolto dei pantaloni dell’uomo ucciso.

Inoltre, si è poi saputo che l’uomo aveva una protesi per gamba. Non si sa se l’uomo è nato così o se la gamba gli è stata amputata, ma è un altro tassello che va ad arricchire il quadro. Anche se non lo semplifica.

Ma un paio di giorni fa, un nuovo colpo di scena: cucito nel risvolto dei pantaloni è stato ritrovato un ritaglio di giornale risalente al 1967.

Non si capisce perché proprio quel ritaglio, probabilmente del Corriere della sera: forse un riferimento ai film gialli pubblicizzati (Fantomas, Masquerade…), forse ai cinema, forse a qualche parola nel testo o sul retro, dove compare una recensione del libro Ti con zero di Italo Calvino?

Ma, soprattutto, non si capisce il motivo per cui qualcuno dovrebbe cucire un simile ritaglio e nasconderlo nel risvolto di un pantalone…

L’indagine è ancora aperta e richiede la collaborazione di menti pronte a cogliere indizi e legami poco ovvi. Se volete partecipare, andate sulla pagina di Bruno, mettete “Mi piace” e dite la vostra:

PARTECIPA ALL’INDAGINE DI BRUNO JORDAN

Bruno Jordan, dopo l’esperienza che ho raccontato ne Il passato è una bestia feroce, è pronto a tornare con una nuova avventura, dal 21 giugno, nel nuovo romanzo Non guardare nell’abisso

La gamba di legno dello sconosciuto.
La gamba di legno dello sconosciuto.

Ti è piaciuto questo post? Iscriviti alla mia newsletter per non perdere i prossimi e restare aggiornato. Riceverai ebook e video esclusivi e gratuiti.


Massimo Polidoro

Scrittore, giornalista e Segretario del CICAP, è stato docente di Metodo scientifico e Psicologia dell’insolito all’Università di Milano-Bicocca. Allievo di James Randi, è Fellow del Center for Skeptical Inquiry (CSI) e autore di oltre 40 libri e centinaia di articoli pubblicati su Focus e altre testate. Rivelazioni e Il tesoro di Leonardo sono i suoi libri più recenti. Il passato è una bestia feroce è il primo thriller di una nuova serie: il secondo si intitola Non guardare nell’abisso e arriva il 21 giugno 2016. Segui Massimo anche su FacebookTwitter, PeriscopeInstagram, Pinterest, Telegram e la sua newsletter (che dà diritto a omaggi ed esclusive). Per invitarmi a tenere una conferenza scrivete qui.


Condividi:

3 risposte

  1. In Ungheria un po’ di dracme le portarono i Comunisti Greci in fuga nel 1949 dopo la sconfitta nella guerra civile. Ancor oggi vi sono alcuni Paesi Ungheresi abitati da discendenti di quei Comunisti sconfitti. Ma le Dracme (dell’ epoca) circolarono solo tra loro. Gli Ungheresi andavano anche allora a Fiorini, i quali, oggi, nella carta da 5000 valgono circa 16 Euri, almeno al cambio ufficiale.
    http://www.budapestguidata.hu/utili.html#moneta
    P.S: Massimo, scusami il puntiglio, ma mia Madre era Greca e ad Atene ci passo due mesi l’ anno. Parlo il greco moderno correntemente, lo imparai da bambino, senza studiarlo, come gli Albanesi. Nessun altro Popolo, in tutta al Storia umana, ha avuto la Dracma (dramma) come moneta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Newsletter

Solo un momento…

Se vuoi ricevere l’Avviso ai Naviganti, la mia newsletter settimanale, inserisci il tuo indirizzo email e il tuo nome e cognome.

Una volta a settimana (la domenica mattina) condividerò con te riflessioni, spunti e idee per approfondire argomenti affascinanti, ti aggiornerò sulle mie attività, potrai partecipare alle mie iniziative e webinar gratuiti e avrai anticipazioni sui prossimi progetti. 

ATTENZIONEse usi un indirizzo Gmail, le email della newsletter potrebbero finire in automatico nella casella “Promozioni” (o “Spam”!). Ricordati di cercare lì la prima che riceverai, trascinala nella casella “Posta in arrivo” e imposta Gmail affinché faccia così anche con le successive.

Pronti Naviganti, stiamo per salpare!

Potrai interrompere l’iscrizione in qualunque momento cliccando sul bottone “unsubscribe” presente in coda a ogni mail.

Informativa Privacy

Ti do il mio benvenuto tra i Naviganti!

Riceverai a breve una mail di benvenuto con alcuni ebook che potrai scaricare. L’Avviso ai Naviganti esce ogni domenica, se vuoi leggere gli arretrati puoi trovare le ultime uscite qui.