Video: Le regole di Stephen King per scrivere un bestseller #1

Come promesso, ecco il primo video dedicato alle “regole” di Stephen King per scrivere un bestseller che ho raccolto nel mio ebook omaggio.

La prima sembra già impossibile da seguire: «Abbiate talento”. Ma il talento non si può imporre! E, infatti, non è di questo che parla King nella sua regola numero 1…

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«Questa è la domanda da un milione di dollari» afferma King. «Che cos’è il talento?» Evitando pronunciamenti pomposi e assolutamente inutili, la definizione di King per quel che riguarda uno scrittore di talento è la seguente: «Se hai scritto qualcosa per cui qualcuno ti ha inviato un assegno, se hai incassato l’assegno e non è rimbalzato, e se con quei soldi poi hai pagato la bolletta della luce, allora ritengo tu abbia talento».

King previene le proteste di chi lo accusa di misurare il talento unicamente con il denaro. Ci sarebbero tanti ciarlatani che hanno venduto montagne di libri e sarebbe difficile considerarli dotati di talento (certo non letterario). Ma non è questo il punto.

«Non parliamo di buoni e cattivi qui» spiega King. «A me interessa dirvi come riuscire a fare pubblicare la vostra roba, non mi interessano giudizi critici su chi sia buono o cattivo. Di regola i giudizi critici arrivano dopo che l’assegno è stato speso, comunque. Ho le mie opinioni, ma il più delle volte le tengo per me. Quelli che sono pubblicati in modo costante e vengono pagati per ciò che scrivono possono essere santi o sgualdrine, ma stanno chiaramente raggiungendo un sacco di persone che vogliono proprio ciò che essi hanno da offrire. Ergo, sono in grado di comunicare. Ergo, possiedono talento. Ciò che più conta per una scrittura di successo è il  talento e, nel contesto del marketing, l’unico pessimo scrittore è quello che non viene pagato. Se non avete talento, non avrete successo. E se non avete successo, dovreste sapere quando smettere.

La copertina della nuova edizione di "On Writing", di Stephen King. Traduzione di Giovanni Arduino, introduzione di Loredana Lipperini.
La copertina della nuova edizione di “On Writing”, di Stephen King. Traduzione di Giovanni Arduino, introduzione di Loredana Lipperini.

«Quando bisognerebbe smettere? Non lo so. È diverso per ogni scrittore. Non dopo sei lettere di rifiuto di certo, né dopo sessanta. Ma dopo seicento? Forse. Dopo seimila? Amico mio, dopo seimila rifiuti, forse è il momento di provare con la pittura o la programmazione di computer.

«Inoltre, quasi ogni aspirante scrittore sa quando si sta avvicinando all’obiettivo – riceve lettere in cui c’è qualche commento scritto a mano o una lettera personalizzata… forse addirittura una telefonata di commiserazione. C’è freddo là fuori da soli, ma ci sono voci incoraggianti… a meno che non vi sia nulla nelle vostre parole che meriti un incoraggiamento. Penso che lo dobbiate a voi stessi di evitare il più possibile di illudervi. Se i vostri occhi sono aperti, saprete da che parte andare… o quando tornare indietro».

Fino a qui King. Nel video, e soprattutto nell’ebook gratuito, cerco di approfondire il discorso, capire se davvero talento e vendite si equivalgono (ricordando anche i tanti grandi artisti morti in povertà) e in quali situazioni funzioni di preciso il discorso di King.

Nel video, in particolare, racconto quando, dopo i primi libri, ho cominciato a capire come parlare a un pubblico più vasto.

Quanto al mio ebook, credo che potrà tornare utile non solo a chi desidera scrivere, ma a chiunque si prefigga di realizzare qualcosa che possa essere fruito da tante persone. Scaricatelo ora, è gratis!

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Massimo Polidoro

Scrittore, giornalista e Segretario del CICAP, è stato docente di Metodo scientifico e Psicologia dell’insolito all’Università di Milano-Bicocca. Allievo di James Randi, è Fellow del Center for Skeptical Inquiry (CSI) e autore di oltre 40 libri e centinaia di articoli pubblicati su Focus e altre testate. Rivelazioni e Il tesoro di Leonardo sono i suoi libri più recenti, mentre Il passato è una bestia feroce è il primo thriller di una nuova serie. Si può seguire Massimo Polidoro anche su FacebookTwitter, PeriscopeGoogle+, Instagram e attraverso la sua newsletter (che dà diritto a omaggi ed esclusive).


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3 risposte

  1. Ciao Massimo, non sapevo fossi anche uno scrittore, lo vengo a sapere esattamente in questo momento. Ho sempre ammirato e ”tifato” il tuo impegno come indagatore e smascheratore di maledetti ciarlatani che lucrano su cose più grandi (e pericolose)di loro, annichilendo e causando disturbi anche gravi alle brave persone semplici. Avrei da dirti davvero molte cose, a riguardo, soprattutto su quanto di ciò che hai magnificamente sbugiardato penso sia cialtroneria della peggior specie e su ciò che penso fosse ”altro”. Ho letto parecchie volte la prima versione di On writing, splendidamente tradotta da Dobner, ma dato l’interesse al tuo approccio a riguardo, mi iscrivo al tuo sito.

    1. E scusa gli Orrori di ortografia, ero tutta presa dal pensare a questa nuova scoperta e alla possibilità di comunicare con una persona oggettiva, che ne ho commessi da autentica analfabeta.

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