Alieni a Caronia? Indagine sul paese in fiamme

Caronia: indagine sul paese in fiamme

Il lettore Guido Burgio mi scrive: «Ciao Massimo. Vorrei chiederti un giudizio su questo articolo dell’Espresso sugli incendi di Caronia, in Sicilia, di qualche anno fa. Francamente rimango un po’ perplesso dalle spiegazioni date dal gruppo di esperti che ha studiato il fenomeno. Non metto in dubbio la loro competenza nei loro specifici campi, ma forse, viste le conclusioni fantasiose a cui sono arrivati, il tipo di fenomeno richiedeva un’analisi di altro tipo. Ho letto i commenti al fenomeno pubblicati all’epoca sul sito del CICAP e suo tuo blog. Mi piacerebbe avere un tuo parere su queste nuove conclusioni».

Di Caronia, il paesino siciliano dove sembravano scoppiare incendi misteriosi, mi ero occupato alcuni anni fa, recandomi anche sul posto e scrivendo una relazione per conto di Focus. Sotto trovate un commento che avevo scritto per il CICAP dopo il sopralluogo.

Anche Marco Morocutti, che era in seguito tornato a Caronia, si era fatto idee piuttosto precise sugli eventi e sta ora scrivendo per Scienza & Paranormale un nuovo resoconto sulla vicenda.

Nel frattempo, per capire quanto sia attendibile il resoconto dell’Espresso, l’amico e collega Diego Cuoghi ha pensato di chiedere lumi alla Protezione Civile. Ecco la sua mail e di seguito la risposta del responsabile:

Spett. Protezione Civile
All’att. di Francesco Mantegna Venerando

Su L’Espresso ho letto che secondo un “rapporto riservato” consegnato non si sa bene da chi a Palazzo Chigi, la colpa degli incendi di Caronia sarebbe da attribuire a «test militari segreti o esperimenti alieni” e “Tecnologie militari evolute anche di origine non terrestre potrebbero esporre in futuro intere popolazioni a conseguenze indesiderate. Gli incidenti di Canneto di Caronia potrebbero essere stati tentativi di ingaggio militare tra forze non convenzionali oppure un test non aggressivo mirato allo studio dei comportamenti e delle azioni in un indeterminato campione territoriale scarsamente antropizzato».
Inutile dire che nelle pagine web dedicate a misteri & UFO è stato tutto un ribollire di entusasmi da parte dei fans dell’ipotesi aliena, che ora si vedono finalmente ufficializzare le idee più strampalate e fantascientifiche.
A leggere bene l’articolo pubblicato però, si capisce che è tutto un “sembra”, un “forse”, e che non si sa chi abbia scritto quelle frasi in un non meglio precisato “rapporto riservato”. Poche righe dopo infatti, nell’unico punto in cui viene fatto il nome di una persona precisa (Francesco Mantegna Venerando) si legge qualcosa di più normale, ovvero che «Canneto di Caronia è stata colpita da fenomeni elettromagnetici di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata».
Vi scrivo dunque per sapere se esiste davvero questo rapporto in cui si parla di alieni, chi l’ha scritto e a chi è stato consegnato.

Cordiali saluti
Diego Cuoghi

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Gentile Diego Cuoghi,
rispondendo alla Sua mail devo informarla anzitutto che non esistono ancora conclusioni scientifiche sui fenomeni di Canneto di Caronia. I rapporti periodici che il “Gruppo Interistituzionale di Osservazione dei Fenomeni” trasmette al Dipartimento nazionale della Protezione civile (non alla Presidenza del Consiglio dei Ministri) rientrano nella normale attività informativa sullo stato di avanzamento del monitoraggio in loco.
Fintantochè il Gruppo Interistituzionale non sarà pervenuto a conclusioni formali, qualunque altra documentazione prodotta ha il carattere della provvisorietà e non è da ritenersi in alcun modo definitiva, anche se in atto appare effettivamente plausibile al Gruppo l’ipotesi di “emissione elettromagnetica di origine artificiale, di tipo impulsivo ed episodico, capace di generare una grande potenza concentrata”, e ciò in relazione alle progressive esclusioni di altre possibili sorgenti nella zona, oltre che della valutazione degli effetti.
Credo che in questa direzione siano state chiare le mie dichiarazioni alla stampa e in Rai, successivamente ad alcuni articoli di stampa.
La Protezione civile italiana, allorquando il lavoro del Gruppo Interistituzionale sarà completato, provvederà alla divulgazione nelle forme adeguate.

Ringraziandola dell’attenzione, saluti.

Francesco Venerando
Coordinatore del Gruppo Interistituzionale di lavoro per l’osservazione dei fenomeni di Caronia

Dunque, pare che nessuno abbia parlato in via ufficiale di “esperimenti alieni” o abbia fatto altre ipotesi di tipo extraterrestre. Resta allora da spiegare come sia nata questa ipotesi. Mentre continuiamo a informarci, eccovi per un ripasso della situazione nel mio articolo per il CICAP del febbraio 2004:

Indagine sul paese in fiamme
A Caronia si verificano strani incendi, la Protezione Civile fa evacuare il paese e si parla di Poltergeist. Siamo andati a vedere…
Il mistero incendia Canneto, frazione di Caronia, in provincia di Messina, il 15 gennaio scorso: impianti elettrici ed elettrodomestici prendono fuoco per motivi che nessuno riesce a spiegare.All’inizio si tratta di qualche guasto che si verifica in casa del signor Ninio Pezzino, poi però i danni dilagano anche nelle case circostanti e ai primi di febbraio, visto che non si riesce a delimitare il fenomeno e ci sono rischi per l’incolumità degli abitanti, è costretta a intervenire la Protezione Civile. Il sindaco Pedro Spinnato dispone l’evacuazione per le 39 persone del caseggiato.

Veduta dall'alto delle case di Canneto

Veduta dall’alto delle case di Canneto

Arrivano tecnici dell’Enel, della Telecom e funzionari della rete ferroviaria. All’inizio, infatti, si pensa che i problemi siano dovuti a possibili dispersioni elettriche della linea ferroviaria Messina-Palermo che passa a pochi metri dalle case.

Il 10 febbraio il caso scoppia sui media, prima nazionali e poi internazionali. Immediatamente, i giornali parlano di “fenomeni di autocombustione” (La Sicilia), “fenomeni dovuti al geomagnetismo… e alle reti di Hartmann” (Rainet news), di “poltergeist” (Panorama) fino al “satanismo” (Il Foglio) e alla “infestazione demonica” (Padre Amorth su tutti i giornali).

L’ingegnere Tullio Martella, dirigente generale del Dipartimento regionale della Protezione Civile, si sbilancia in TV e sui giornali dicendo: “Quello che si sta verificando in questa zona è un fenomeno inspiegabile, certamente un caso anomalo, posso dire con certezza che non si hanno precedenti del genere, neppure a livello nazionale”.

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Forse il fenomeno è “inspiegato”, ma non inspiegabile. Quanto ai precedenti, in effetti si registra almeno un caso simile, verificatosi nel 1990 a Zovencedo, piccola frazione di San Gottardo (Vicenza) mentre, su scala più piccola, di casi del genere (in genere attribuiti a “poltergeist” finché si scopre la mano di qualcuno dietro i fenomeni) se ne registrano diversi solo in Italia.

Gli abitanti hanno poca voglia di scherzare, non credono a fantasmi, spiriti o diavoli e chiedono di sapere perché sono costretti a restare fuori dalle loro case. Quando un esorcista annuncia che sarebbe andato nel paese per scacciare il demonio gli viene fatto capire che non è aria e non si fa vedere.

Massimo Polidoro a Canneto

È a questo punto che il mensile Focus mi chiede di recarmi sul posto per farmi un’idea di cosa è accaduto e raccontarlo poi ai lettori della rivista (il mio articolo è poi uscito nel numero di aprile del 10 marzo).

Così, venerdì 13 febbraio (non si poteva scegliere giorno più indicato) sono in Sicilia con l’amico fotografo Roberto Spampinato. L’unico albergo di Caronia è assediato dai giornalisti. Sono venuti da tutte le parti, addirittura dalla Danimarca “per filmare il diavolo”.

Gli abitanti non ne possono più dei giornalisti, che insistono a voler parlare di paranormale o che pretendono di farli recitare a copione. Come l’inviato del TG regionale che ha sentito una signora dire “Ci hanno trattati come cani!” e vuole a tutti i costi che la donna ripeta la battuta in favore di telecamera. Lei cerca di accontentarlo, si mostra indispettita dal disagio ma la battuta non le viene più spontanea come prima e il giornalista perde anche la pazienza.

Caronia è transennata, ma i responsabili della Protezione Civile ci permettono di passare e di fare un sopralluogo lungo la stradina delle case coinvolte nel mistero. Innanzitutto, notiamo che a differenza di quanto scritto sui giornali non si tratta di un “paese” andato a fuoco, ma di una decina di case ravvicinate, di persone quasi tutte parenti tra di loro, che hanno riportato una serie di danni. Dai più leggeri (cavi e contatori bruciati) ai più gravi (un incendio che ha incenerito vari mobili in un appartamento).

I Vigili del Fuoco stazionano nelle case e ci invitano a restare fuori, nella stradina, dove sono accatastati tutti gli oggetti anneriti dal fuoco.

Non c’è molto altro da vedere qui. I fenomeni sono cessati dal momento in cui la zona è stata evacuata e l’unico episodio avvenuto dopo è il sospetto annerimento della suola di una scarpa di un giovane residente, tornato in casa per prendere qualcosa.

“Per ora non è emerso nulla di rilevante” dice Giuseppe Maschio, ordinario di Impianti chimici a Messina, incaricato dalla Protezione Civile di coordinare i vari esperti. “Il ministero delle Telecomunicazioni ha misurato i fenomeni elettromagnetici, i tecnici dell’Enel e delle Ferrovie hanno cercato eventuali dispersioni. Non hanno trovato nulla di anormale. Si è anche proceduto a un controllo del campo magnetico a bassa frequenza e a misure del campo magnetico a ridosso della linea ferroviaria, ma non si sono riscontrate alterazioni sostanziali nei parametri misurati”. I carabinieri del NOE (Nucleo operativo ecologico) hanno anche compiuto una serie di rilevamenti che hanno permesso di escludere anche eventuali tracce di radioattività.

Allora, da cosa dipenderebbero i vari incidenti registrati nella zona? “L’ipotesi su cui lavoriamo è quella di un incidente tecnico di cui però non si conosce ancora la causa” spiega Maschio.

Altri, come Enzo Boschi, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, si mostrano meno cauti. “Ho inviato alcuni vulcanologi” dice Boschi “a fare misurazioni tecniche su eventuali movimenti magmatici in profondità, ma non si è trovata alcuna indicazione sulla possibile influenza vulcanica e sismica. Se davvero si trattasse di un’attività vulcanica l’effetto non sarebbe solo la bruciatura di qualche filo elettrico. Quanto al campo magnetico terrestre è troppo debole per generare fughe elettriche così importanti. Le forze interne alla Terra non possono provocare reazioni di questa portata, e soprattutto in un’area così ristretta. Se davvero ci fosse un’attività magmatica le eventuali ripercussioni sarebbero evidenti in aree decisamente più estese. Personalmente mi sembra tutto molto strano. L’area è talmente ristretta che diventa difficile pensare a fenomeni naturali. Non escludo che dietro possa esserci un fatto doloso. Mi limito a sottolineare un dato oggettivo: da quando è stato sgomberato il paese non risulta più alcun fatto straordinario”.

Eppure, l’ipotesi del dolo è l’unica che il capitano dei Carabinieri, Emanuele Scarso, si sente di escludere.

Dopo qualche giorno i giornali annunciano trionfalmente che “Il mistero è stato risolto”. La spiegazione, dice l’Ing. Tullio Martella, è stata formulata da Giovanni Gregori, primo ricercatore del CNR e docente di fisica terrestre, e sarebbe la seguente: “In base a una modellizzazione del nucleo terrestre definita “a riccio”, una grande quantità di energia geotermica è capace di risalire verso la superficie terrestre attraverso vie preferenziali che culminano in punte”.

Sarebbe dunque questa energia a provocare “una rottura – ha spiegato Martella – dei legami che costituiscono gli strati del sottosuolo, con un aumento della porosità e un conseguente rilascio di elettroni liberi”.

Quindi, “le nubi elettroniche” generate, che godrebbero di una notevole mobilità, risalirebbero in superficie e generando distribuzioni di cariche ad a elevata densità, e con alto contenuto energetico. “Queste, muovendosi liberamente nello spazio, quando entrano in contatto con materiali metallici creano dei condensatori di elevata capacità, e tale fenomeno si realizza soprattutto in presenza di conduttori elettrici”.

“Tra le armature di questi condensatori – ha concluso Martella – si localizza una differenza di potenziale tale da creare un campo elettrico che, superando la rigidità dielettrica dell’isolante, lo perfora originando le scariche distruttive che sono causa dei principi di combustione rilevati. Il fenomeno è noto ed è un concetto basilare dell’elettrotecnica”,

Se soddisfa alcuni giornalisti e il presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro, questa spiegazione lascia perplessi i fisici, come Tullio Regge e come Adalberto Piazzoli, vice presidente del CICAP e fisico nucleare all’Università di Pavia. “Francamente – dice Piazzoli – l’ipotesi di Gregori, per quanto interessante, mi sembra poco plausibile e, soprattutto, bisognosa di ulteriori dettagli”.

“La teoria di Gregori è certamente sensata quando si tratta di spiegare la nascita dei vulcani” aggiunge l’astrofisico Gianni Comoretto, dell’Osservatorio di Arcetri. “Però da quanto ho capito si tratta di “punte” di corrente larghe decine o centinaia di chilometri e che comunque non producono scariche elettriche ma correnti. Queste potrebbero tranquillamente far saltare impianti o elettrodomestici, se venissero intercettate dalle linee elettriche, ma mi sembra difficile abbiano intensità di campo tali da far scoccare fulmini su un chiodo”.

Passano infatti poche ore e da Roma, il dipartimento nazionale della Protezione Civile frena. Al momento, dicono, “non ci sono elementi per avvalorare l’una o l’altra ipotesi”.

Negli stessi giorni veniamo anche contattati da Sergio Conte, un esperto della Telecom che aveva esaminato gli impianti di Canneto subito dopo le prime segnalazioni. La sua sensazione è che nei guasti ci sia ben poco di “naturale” (vedi box a pag. 7).

Al momento di chiudere questo numero della rivista (25 febbraio) gli abitanti sono ancora evacuati e il “mistero” ancora attende una spiegazione soddisfacente.

© 2004 CICAP e Massimo Polidoro.

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30 risposte

  1. Sono un giornalista che opera tra Sicilia e Calabria, con qualche esperienza specifica nell’ambito di segreti militari e dintorni. Qualche anno fa chiesi al più noto tra gli abitanti di Caronia un parere su certi esperimenti Usa, un inseguimento di sottomarino nucleare di potenza Ue e la corsa parallela di un ” simile” russo – a 27 miglia marine dalla costa e a una profondità tra i 55 e i 70 metri, e mi mostrò gradi e divisa. Era il vice comandante dell’Arma e comandante della Divisione Culqualber di Messina. Poi, complice antica amicizia, confessò: ” Non ne usciremo mai, ne va anche del segreto di Stato”. Grazie per l’attenzione! Gianfranco Pensavalli, premio Francese 2012 ( mi occupo di mafie interregionali).

  2. Dottor Polidoro, sono un giornalista della Rai e mi sono recentemente occupato dei nuovi fenomeni ripresi a Canneto nel mese di luglio. Premetto che non mi ero mai occupato prima di questa vicenda nel mio lavoro. Dei fatti del 2004 so quanto sa chiunque altro, come lettore e spettatore.
    Vorrei invitarvi a considerare la possibilità che ciò che accade lì non sia necessariamente una bufala, truffa o evento doloso. Vi invito a considerare solo alcuni fatti. Nel 2005 un’ordinanza della Presidenza del Consiglio dava via a studi scientifici, portati avanti dal gruppo coordinato da Francesco Venerando Mantegna (che voi stessi citate). Di questo gruppo fanno parte tecnici ed esperti dell’Ingv, delle università di Messina e di Padova, della Marina Militare Italiana. Ci sono fisici, ingegneri, professori, solo per fare qualche esempio.
    Il gruppo ha fatto per oltre due anni misurazioni e rilevamenti sul campo, non solo nella frazione di Caronia, ma anche in altre aree della Sicilia e in altre regioni. Come dichiarato da Venerando Mantegna in una intervista andata in onda nel Tgr Sicilia del 28 luglio 2014 (edizione delle 19,35, visionabile sul sito internet della testata), gli esperti scoprirono che a Canneto si verificavano eventi elettromagnetici impulsivi non ascrivibili a cause naturali né all’influenza di apparati tecnologici, ferrovia, antenne, ripetitori e quant’altro presente sul territorio. Come mi hanno confermato i membri del gruppo con cui ho avuto modo di parlare, con metodo scientifico sono stati esaminate tutte le possibili cause naturali che avrebbero potuto generare simili fenomeni e sono state tutte escluse categoricamente. Il gruppo riteneva che la sorgente si trovasse probabilmente a nord-est di canneto, ma non si arrivò mai ad identificarla perché nel 2008 le misurazioni furono interrotte. Il proprietario dell’immobile su cui erano installate le apparecchiature decise di venderlo e costrinse gli esperti a rimuovere gli apparati. Il gruppo predispose un piano per la reinstallazione delle apparecchiature a Canneto e per l’installazione di altre alle Eolie e in altre zone della Sicilia, in modo da poter triangolare la posizione del punto sorgente. Purtroppo la protezione civile nazionale non diede alcuna risposta e i rilevamenti scientifici non ripresero mai più.
    Da allora, l’ordinanza è ancora in vigore e il gruppo di esperti non è mai stato sciolto. Semplicemente, non ha più strumenti per continuare le sue indagini. Quelli che ho esposto sono fatti, che posso documentare. Sia ben chiaro che non ho mai nominato alieni, poltergeist o bislacchi fenomeni, né ho fatto alcuna allusione in tal senso. Anche il gruppo di Venerando Mantegna non ha mai parlato di simili ipotesi. Essi affermano solo di avere dimostrato con metodo scientifico che le cause degli incendi di Canneto non sono naturali e che il punto sorgente si trovava a nord est della frazione.
    Purtroppo non c’è più stata alcuna volontà da parte della protezione civile di continuare le misurazioni e non si è arrivati a conclusioni certe. Per questo penso che non si possa liquidare la questione affermando che qualcuno a Canneto si diverte a fare scherzi. L’ipotesi del dolo, che voi da tempo sostenete, va dimostrata. Anche la magistratura, quando se ne è occupata, non ha trovato prove di alcunché (se così non fosse, ci sarebbero già stati degli indagati) e la frazione di Caronia è stata quasi militarizzata durante la prima ondata di roghi. Le carte dei lavori del gruppo di esperti riportano anche eventi avvenuti alla presenza di personale delle forze dell’ordine.
    Io penso che se si fosse continuato a studiare i fenomeni, oggi forse non ci sarebbero intere famiglie che hanno dovuto abbandonare le proprie case.
    Se volesse contattarmi, sono a sua disposizione e può scrivermi a manlio.mezzatesta@rai.it
    La saluto con grande stima e cordialità.

    Manlio Mezzatesta

  3. Buongiorno,leggendo alcune new della Nasa su uno studio sulle conseguenze di una tempesta solare elettromagnetica,e la scoperta sempre della stessa Nasa di un enorme buco(non saprei dire se momentaneo,ricorsivo o perenne) nella magnetosfera,lo scudo megnetico che protegge la Terra dal vento solare,mi sono chiesto se sia possibile che una scarica elettromagnetica proveniente dal nostro Sole sia potuta passare indenne per questo buco e aver colpito la localita di Caronia??.
    Ammettendo che la cosa sia possibile sono questi gli effetti di una tempesta elettromagnetica??
    A questo punto sarebbe bene ,se possibile,confrontare i dati Nasa con le date di questi episodi.
    Saluti.

  4. La sfera che mi seguiva nel dicembre 2007 e che avevo liquidato come “frutto” natalizio era davvero una sfera volante e la conferma la ebbi a giugno 2008. In quell’anno vidi e fotografai di tutto nel cielo: perfino un disco sui fili della luce da cui si evince perfettamente il sito e l’incendio della prima collina, cui parteciparono alcuni elicotteri e stranamente anche un mezzo da guerra. La foto più sconcertante riguarda un oggetto molto particolare che concorda perfettamente con la decrizione del mezzo che rapì Zanfretta, ma oltre a sconvolgere lo studio fotografico sembra che non interessi a nessuna persona di scienza!?

  5. Massimo hai visto ieri nella puntata di Mistero il ritorno del Caso di Caronia? si parla di una sconcertante dichiarazione della protezione civile che puzza moooolto di bufala… qualche news da parte tua e del tuo team?

    1. gent.mo dott. Polidoro
      le faccio i mei complimenti per la sua obiettività e onestà intellettuale per quanto riguarda questo articolo che ho letto qualche mese fa. Ora alla luce dei nuovi fatti, ha qualche idea personale in merito? La saluto cordialmente

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