Cerchi nel grano: anche l’ultimo spettacolare disegno NON è alieno

«La notizia ha fatto il giro del globo finendo addirittura su BoingBoing il blog di cybercultura più importante del mondo. I misteriosi cerchi nel grano fotografati grazie a un drone da Francesco Grassi, membro del CICAP, come ogni anno nel periodo del solstizio d’estate hanno fatto la loro comparsa nei campi del piccolo centro alle porte di Torino. Il disegno, formato da due cerchi del diametro di circa 50 metri è visibile solo dall’alto. Attorno ai disegni principali sono visibili delle ellissi e altre forme geometriche che, secondo il proprietario del campo, sarebbero comparsi misteriosamente nella notte».

Così l’edizione torinese del quotidiano Repubblica racconta la scoperta di un nuovo, straordinario disegno in un campo di grano… omettendo però un piccolo dettaglio: il cerchio non è affatto misterioso e non l’hanno fatto gli omini verdi, ma lo stesso Francesco Grassi insieme a un team di amici e collaboratori del CICAP.

Il progetto del cerchio di Marocchi/Poirino 2014

Il disegno, comparso all’alba di sabato 21 giugno, in un campo di grano della frazione Marocchi di Poirino (TO) è veramente spettacolare, lungo 120 metri e largo 65. Francesco, la massima autorità sull’argomento in Italia e tra i principali esperti al mondo (imperdibile per gli appassionati il suo libro Cerchi nel grano. Tracce d’intelligenza), è partito come sempre da un progetto sulla carta molto dettagliato che potete vedere qui accanto (cliccate per ingrandire).

«Tutti gl indizi e le prove raccolte sui cerchi nel grano convergono verso l’ipotesi umana al di là di ogni ragionevole dubbio», spiega Francesco, «gli alieni non c’entrano. Servono metri a nastro di qualità, come le cosiddette “rotelle metriche”, perché consentono di essere riavvolte facilmente dopo l’uso. La lunghezza massima dev’essere considerata in base alle misure della formazione e si disegna prima su carta. Per creare un cerchio di 20 metri di raggio, una rotella di 10 non sarà quindi sufficiente».

All’impresa hanno partecipato anche Paolo Attivissimo, Marco Morocutti, Simone Angioni, Antonio Ghidoni, Davide Dal Pos e Alessandra Pandolfi.

Francesco Grassi in veste di circlemaker.

A chi gli chiede: perché fai i cerchi e perché hai fatto la formazione di Poirino, Francesco risponde così: «Per fare in modo che le persone capiscano se qualcosa è veramente possibile per gli esseri umani e per amore della verità. Ora sapete che la formazione di Marocchi/Poirino 2014 è stata realizzata in poche ore durante la notte da uomini, 65 metri x 120 metri. Adesso, consideriamo che i primi semplici cerchi cominciarono ad apparire nel 1980 e avevano diametri inferiori a 10 metri. Così nacque il fenomeno, la gente diceva che era impossibile creare quei semplici cerchi con raggio di pochi metri. Siete in grado di proseguire il sillogismo?»

 


Massimo Polidoro

Scrittore, giornalista e Segretario nazionale del CICAP, è stato docente di Metodo scientifico e Psicologia dell’insolito all’Università di Milano-Bicocca. Allievo di James Randi, è Fellow del Center for Skeptical Inquiry (CSI) e autore di oltre quaranta libri e di centinaia di articoli pubblicati su Focus e numerose altre testate. Rivelazioni, il suo nuovo libro dedicato a complotti e segreti svelati, uscirà il 1° luglio per Piemme. Si può seguire Massimo Polidoro anche su FacebookTwitter e Google+.


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2 risposte

  1. Ciao,
    io ho una sola domanda per chi crede che i cerchi nel grano siano astronavi aliene ….

    mi spiegate perchè atterrano quasi nel grano e non ad esempio nel mais, in una risaia in un campo di foraggio o semplicemente in un prato ?

    le astronavi aliene vanno a crusca ?

    un saluto e somma mmirazione per Massimo
    GV

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