Un folletto notturno nella foto?

Ci scrive Daniele Zanotti da Imola: «Vi scrivo perchè ormai non so più a chi rivolgermi per avere una spiegazione …diciamo plausibile, alla foto che vi allego.

Vi spiego: Ero a Casola Valsenio, in provincia di Ravenna,circa sette o otto mesi fa, mi trovavo all’interno del parco fluviale del Senio, il fiume che passa da Casola Valsenio, ed ero all’interno di una costruzione, che una volta era un ristorante con affianco un laghetto di pesca sportiva, con l’intento di eseguire dei lavori per ristrutturare porte e finestre ed altro.

Data la distanza dalla mia residenza, decisi, che per tutto il tempo che rimanevo sul posto per lavorare, rimanevo anche a dormire, evitandomi così il costoso viaggio di andata e ritorno casa lavoro, dal momento che non sapevo esattamente il tempo che mi sarebbe occorso per l’esecuzione dei lavori.

Il posto è bellissimo, nonostante tutto era esternamente molto curato dalla proprietà, senza erbacce, e senza alcun accatastamento di macerie o altro per 360 gradi.

Dopo sei o sette giorni che mi trovavo sul posto e che dormivo, notai che quasi tutte le notti, dall’esterno provenivano dei rumori, le prime volte mi alzai, se ero già a dormire, per vedere cosa poteva essere, ma

naturalmente il buio  me lo impediva, solo con la torcia potevo sincerarmi che quei rumori non fossero opera di qualche balordo in vena di scherzi. Ma tutto era tranquillo.

Un giorno, andai a pranzo in un ristorante della zona, e parlando di questo fatto, il titolare del ristorante mi disse che si aggiravano spesso delle volpi, e altri animali sevatici.

Fin qui tutto normale, allora decisi, di preparare la mia macchina fotografica digitale, e provare a fare alcune foto notturne, alla prima occasione qual’ora si fossero sentiti altri rumori notturni, organizzandomi in maniera da poter sistemare anche il flash ad infrarossi in automatico alla macchina fotografica.

Alla terza notte, verso le 24 e 15 o meglio a mezzanotte e un quarto, sentii quei rumori, che tra l’altro sono inconfondibili se si considera il silenzio naturale del luogo.

Mi alzai velocemente, prendendo la macchina fotografica e azionando il Flash , e dall’interno della vetrata scattai tre o quattro foto, in direzione della provenienza dei rumori, senza però poter vedere nulla,

era buio pesto, e non sapevo cosa stessi fotografando, speravo di immortalare una volpe o magari un capriolo o quant’altro.

Ma la sorpresa fu talmente grande, quando andai a vedere cosa potevo avere fotografato, da rimanere allibito. Solo una foto, rimase impressionata, le altre erano buie e non c’era nulla:

Il cerchiaggio delle due cose l’ho fatto io, solo per mettere in risalto ciò che era apparso:

Nel primo a sinistra io l’ho interpretato come un “libro”, un libro aperto…dal mio punto di vista, e nel cerchio a destra…beh proprio non saprei cosa dire, non puo essere un animale, oppure, non conosco nessun animale di quell’aspetto.

PREMETTO: HO CONTROLLATO IL MATTINO SEGUENTE ALL’ESTERNO, E NON C’ERA NULLA, A PARTE IL MURICCIOLO CHE SI VEDE BENE, LA BASE DI UNA FONTANA O VASCA PER I PESCI, POSATA SU UN FIANCO

PER POTER EFFETTUARE LA PULIZIA DELLA STESSA, IL VASO DI FIORI IN CEMENTO, IN PRATICA TUTTO QUELLO CHE SI VEDE C’ERA E C’è ANCORA, MA NON C’ERA ALTRO, NIENT’ALTRO CHE POTESSE AVER FALSATO UNA IMMAGINE, ERA ED è ANCORA OGGI TUTTO PERFETTAMENTE PULITO ED ANCORA TUTTO COSI’ COM’ERA ALL’EPOCA DI SETTE MESI FA.

Dopo aver stampato la foto, l’ho fatta vedere in giro in paese, e tutti si sono messi a ridere o quasi, dicendomi:”ma non lo sa che a Casola Valsenio ci sono i folletti? E da sempre che ci sono.”

Anche altre persone, che hanno visto la foto, hanno espresso varie opinioni, ma nessuna in maniera seria anzi…sorridendo qualcuno ha asserito che sia un fotomontaggio o altro.

Non ho fatto alcun fotomontaggio, non sono capace di certe cose, e non è altro che una foto scattata di notte da me personalmente senza sapere cosa ne sarebbe venuto fuori.

Mi affido a Voi, ora, sperando possiate illuminarmi meglio, e vi posso dire in tutta onestà che penso spesso a questo fatto, che non mi ha saputo ancora dare una spiegazione logica.

Grazie per ora, spero solo possiate aiutarmi».

Francamente, credo sia molto difficile dire che cosa possa avere fotografato Daniele. Potrebbero anche essere davvero un libro e magari un sacchetto di plastica, che qualcuno poi si è portato via. O forse era immondizia che poi all’alba è stata raccolta. Solo con molta fantasia riesco a distinguere un volto di folletto nella figura di destra, ma mi sembra più che altro un classico effetto di pareidolia. Forse tra i lettori qualcuno può aggiungere qualcosa?

Aggiornamento 6 maggio, 23.25.

Ecco gli ingrandimenti inviatimi da Daniele:

E questo quello che Daniele mi scrive: «Ecco, queste sono le foto per il sig.Canu e naturalmente per tutti coloro che sono interessati. Più di così non si poteva ingrandire, perchè poi non si vedeva più nulla chiaramente. A destra sembra essere un…libro, o non so cos’altro, e nell’altra foto? Io dico che ha le sembianze di un …folletto? Oppure quale animale ha quelle fattezze? NON c’èra nessuna sportina di plastica o altro, tutto era stato ripulito tempo prima, e prima dell’inizio dei lavori. Daniele»

E queste le altre foto scattate di giorno da Daniele:

Che così scrive: «La foto a, è una piccola panoramica della struttura e della strada che porta sul posto.

La foto b, è stata scattata dal terrazzo sovrastante la struttura, che inquadra la zona…diciamo incriminata?, si vede il vaso di cemento a forma di cubo,

e il materiale che si trova sulla pavimentazione esterna è stato rimosso prima della fatidica serata fotografica, almeno tre mesi prima.

Le foto sono state fatte sei mesi prima dell’inizio dei lavori.

La foto c, mostra l’interno della veranda da cui poi ho scattato le foto, esattamente dalla finestra centrale verso…ovviamente l’esterno.

Pensando che il rumore fosse dovuto ad animali selvatici, non potevo uscire ovviamente all’esterno, pensavo…che qualsiasi animale sarebbe poi fuggito,

quindi senza accendere luci, e totalmente al buio ho scattato da li le foto, e su quattro…solo una, quella che avete tutti visto.

La foto d, è il lato destro della veranda, e lo spazio antistante è in pratica lo spazio nel quale …è avvenuto il fatto.

Come dicevo, queste foto sono state scattate sei mesi prima dei lavori, e al momento dell’inizio degli stessi tutto era stato ripulito,

anche dalle erbacce.

Spero che sia sufficente il quanto, anche perchè le altre foto scattate (60) riguardano gli interni e non sono più pertinenti col caso in questione.

Grazie ancora sig.Polidoro

Zanotti Daniele»

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90 risposte

  1. Ho letto ora la faccenda della recinzione. Questo mi fa pensare ancora di più ad un occultista poichè un luogo recintato è un luogo dove difficilmente i curiosi disturbano

  2. Il volto del folletto mi sembra chiaramente un effetto delle foglie da cui è in parte nascosto.

    Non dobbiamo escludere l’origine “umana”. è possibile che l’oggetto su cui si formano quei segni altro non sia che un cappello a punta.

    Questo giustificherebbe anche la presenza del libro poichè in questo caso potrebbe trattarsi semplicemente di qualcuno intento a pratiche di occultismo o cose simili.

    Come poteva leggerlo nel buio? probabilemente il libro ha solo una funzione rituale o, se così non fosse, magari l’uomo avrebbe successivamente acceso una torcia, se non fosse stato spinto dalla presenza del fotografo a scegliere un luogo più tranquillo.

    Poi per orientarsi : questo “folletto” poteva essere in giro da UN pò, abituando l’occhio alla poca luce, e magari conoscere anche la strada.. quindi non aveva problemi nel buio

  3. siamo due esperti di folklore. pensiamo che nella foto sia raffigurato sicuramente un libro aperto e, riguardo l’altra figura, pensiamo sia un linchetto, specie di folletto diffuso in toscana. è uno spirito allegro e bizzarro che si trova nei pressi dei fiumi e prende il gusto di tormentare le persone durante la notte. se qualcuno vuole sapere altro contattateci all’ indirizzo email: the-better-than-best@live.it

    P.S. complimenti a massimo, è uno dei pochi ad aver avuto la fortuna di avvistare un linchetto.

  4. Werner,

    concordo con te su ciò che hai detto, e sarebbe facile aver ricordato male, posticipando o anticipando l’evento, quindi mi hai messo in difficoltà è ho cominciato a pensare, poi mi sono ricordato di un particolare,…sai perchè era tutto pulito il giorno prima, perchè venne il camion dei muratori che portarono via tutto il materiale…ferroso o altro, e rimase quella fioriera a forma di cubo…che spostammo in tre, più in dietro, prima era attaccata al muricciolo, e spostammo la fontana di lato, proprio per aver il lato strada pulito, dal momento che il giorno successivo, doveva venire il proprietario del posto con il geometra per il sopraluogo e fare il punto della situazione, quindi la notte io rimasi li a dormire anche perchè avevo la mia attrezzatura da lavoro, in una stanza interna nella quale poi io dormii.

    Grazie per la puntualizzazione.

  5. non voglio offendere assolutamente, anzi mi sta molto simpatico il sig. Daniele.. solo che per esperienza è più facile ricordare male (di aver tolto tutto proprio prima di quella sera e non magari il giorno dopo) visto che mi sembra di aver capito che sia passato molto tempo da quando ha fatto la foto e l’ha guardata.. statisticamente mi sembra l’ipotesi più realistica.. pur restando convinto che sia possibile che esistano cose strane, ed avendo avuto la fortuna nella vita di aver assistito a fenomeni inspiegabili.

  6. Si caro Lucio,

    è tutto esattamente così, sono contento che anche tu abbia visto il

    cane, sai, anni fa avevo un cane di piccola taglia, tale e quale a quello che si intuisce e si intravvede nella foto, la sua espressione è identica a quel cagnolino che avevo, che è morto di vecchiaia quattro anni fa, solo….non aveva il corno in fronte.

    Nelle altre figure, quasi tutte non riconosco delle similarità con eventuali conoscenze mie, solo il libro-piastrella, mi lascia a pensare,

    io sai ho scritto alcuni libri, ho partecipato a concorsi e qualcuno l’ho anche vinto, (in Norvegia, un italiano, un certo Stefano Fabbretti Dottore in psicologia Equina, un Veterinario per intenderci, per uno dei miei libri, ne fa l’uso in una scuola media superiore, come esempio di metodo comunicativo con i cavalli in addestramento e o doma)

    Non sono mai stato in Norvegia, ma tutto è partito da una mia esposizione a Roma …tanti anni fa e li c’è stata la ….partenza di tutto.

    Io amo gli animali, tutti,…. ma cavalli e cani sono una mia passione innata, che tutt’ora coltivo.

    Ma a parte questa parentesi, torniamo a noi, e come dicevo, più si va avanti, più la Pareidolia sembra essere la spiegazione più plausibile.

    Io continuo a studiarla la foto, chissà……..

    Per ZAROMAC,

    probabilmente,….visto che ho usato il COREL PHOTO SHOP per schiarire cioè rendere poco più luminosa la foto, senza però intervenire con altri arcani come dite.

    La FOTO E’ PURA COSI’ COME LA VEDI.

    Per TIMSCRIVELLO,

    certo che è una foto NATURALE e NON UN ARTEFATTO, e l’immagine del FOLLETTO, riflette ciò che è la mia conoscenza anche nelle favole,e siccome li chiamano FOLLETTI, io non saprei quale altro nome dargli.

    Le sembianze sono quelle, che normalmente vengono rappresentate nei vari disegni nei racconti, ma ti garantisco che NON E’ UN CANE, ……..non so se hai letto le spiegazioni che ho dato del posto, (è tutto recintato, con 120 cm di rete metallica), e dal lato strada , la recinzione, per regolamento sulla sicurezza, è alta 180cm, perchè costeggia il lago.

    Ma ripeto…tutto è possibile, anche se molto poco probabile la presenza di un cane.

    Vorrei solo capire cosa può aver dato quelle sembianze, in quel momento, a quella figura che continuo ….al momento, chiamare col nome di FOLLETTO.

    Ciao

  7. ciao Daniele, è veramente incredibile quante cose si riescano a vedere in 1 cm quadrato di una foto scattata di notte e quindi quasi senza dettagli. credo il merito sia di quel nostro miliardo (?) o più neuroni in perpetua eccitazione (anche quando dormiamo loro lavorano, altrimenti non faremmo sogni che sono a volte più reali della realtà…). Be, questo per dire che andando a scandagliare quel quadratino di foto a cercare le altre immagini che dicevi di aver visto, un po’ scettico, ma dopo un po’ di secondi t’ho dato subito ragione e anzi, è pian piano , quasi dal nulla, emerso il rilievo di quel cane – sembra un segugetto che corre verso destra con più che un unicorno sulla fronte, un bastone o ramo in bocca, e quella testa di donna appena fuori dal cerchio che guarda a sinistra con folti capellli neri che nascondono i volto, una figurina esile e piccola rispetto alla testa grande della ragazza e di cui io a dire il vero riesco a intuire anche il corpo o perlomeno le spalle , magre e il seno. Notare che nella foto non ingrandita è impossibile distinguerla a differenza delle altre “entità”. Insomma una miriade di esserini. Solo che mentre tutti questi “esserini” , e il fatto che se ne scoprino di continuo dei nuovi lo dimostra, sono un po’ come quelle nuvole in cielo che ad un certo punto assumono il contorno di una pecora ma pecore non sono, resta secondo me un qualcosa di reale: il libro-tegola e, meno, il folletto che ora è diventato il di dietro di un cane (non male come interpretazione eh eh ) ciao e alla prossima

  8. ho scaricato la foto ed analizzata (usando un mac) e tra le varie informazioni ho trovato traccia di -pixelmator-, una sorta di photoshop, forse risolto l’arcano?

  9. devo dire che però all’inizio la foto ha lasciato perplesso anche me, tutti a primo impatto siamo portati a pensare ad un folletto… falso non è, questo è sicuro perchè non c’è la benchè minima traccia di montaggio, ma voglio tenermi sul razionale quindi non penso che sia un folletto…

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