CICAP, paranormale religioso e fede

cielo

Periodicamente, qualcuno che non conosce bene il CICAP si mette ad accusarlo di fare distinzioni quando si parla di religioni. A seconda di chi intervenga, c’è chi pensa che con le nostre indagini su fenomeni come il sangue di S. Gennaro o la Sindone invadiamo un campo che non ci compete, oppure che ci occupiamo solo di questi fenomeni e non di altri “ben più pericolosi” perchè “spaventati dal Vaticano” o dal taglio di fantomatici finanziamenti.

Proprio perchè chi fa queste accuse non sa davvero che cos’è il CICAP (o pensa che dovrebbe essere un club di appassionati di misteri che dovrebbero occuparsi di tutto tranne di argomenti che sfiorano le religioni, oppure pensa che siamo l’UAAR con un altro nome) ogni tanto tocca ripetersi. Chiedo quindi di portare pazienza a chi questi ragionamenti li ha sentiti e strasentiti.

Il CICAP si occupa esclusivamente di fenomeni che sono indagabili con il metodo scientifico: qualunque cosa possa essere sottoposta a verifica scientifica (siano salite in discesa, telepatia, statuine che piangono o che bevono il latte, reliquie che si comportano in modo “impossibile” o case stregate) rientra nel campo di indagine del CICAP. Tutto ciò che non vi rientra (innamoramenti, gusti personali in fatto artistico, scelte politiche, fedi religiose…), e non vi rientra perchè non sono scelte che si fanno sulla base di prove empiriche, ne è semplicemente fuori.

Se una persona vuole credere che su Saturno vive una colonia di omini viola è liberissimo di farlo, al CICAP la cosa non interessa finchè resta una questione di fede individuale. Quando questa persona dice che esistono delle prove scientifiche di questa colonia, delle foto che guardate in modo particolare mostrano un agglomerato urbano, ecco allora che la cosa diventa interessante per il CICAP. C’è qualcosa di concreto (e non solo la fede di una persona o di milioni di persone) che si può esaminare con gli strumenti della scienza.

E perchè il CICAP si occupa di queste sciocchezze invece di combattere i “veri” cattivi? Perchè il CICAP non si batte per salvare il mondo dalla parte dei “buoni”? A parte il fatto che ognuno pensa sempre di stare dalla parte dei buoni, il CICAP vola molto, ma molto più basso. Sia perchè non avremmo le forze per fare di più, sia perchè probabilmente non avremmo nemmeno le incrollabili certezze che hanno invece coloro che sanno chiaramente chi va combattutto e perchè.

Il CICAP lavora per mantenere accesa una fiammella di razionalità nel dilagare dell’irrazionale. Lavora per rappresentare un punto di riferimento per tutti coloro che cercano informazioni precise e verificate circa fenomeni dibattuti o affermazioni pseudoscientifiche. Lavora per coloro che vogliono capire e non per coloro che vogliono credere ciecamente a qualcosa.

Il CICAP non combatte nessuno, se non l’ignoranza e la superstizione. E lo fa con l’unica arma che può dimostrare a chiunque lo voglia capire che una data affermazione è una superstizione: con la verifica scientifica, non con la la polemica o magari la dietrologia.

“Ma così non convincerete mai nessuno!” Il compito del CICAP, ripeto, non è quello di convincere nessuno. E’ solo quello di informare tutti coloro che vogliono essere informati. Se poi, dopo che abbiamo dimostrato che un dato fenomeno non ha consistenza scientifica, qualcuno vuole continuare a credere che sia vero è liberissimo di farlo.

Chissà se ora qualcosa è più chiaro. Se il CICAP si occupa di “paranormale religioso“, insomma, è perchè si tratta di cose su cui si può raggiungere una risposta piuttosto certa alla fine di una verifica. Non si occupa invece di scelte di fede, politica, amore e quant’altro, perchè su questi argomenti ognuno la pensa come vuole (o, almeno, il CICAP ritiene che ognuno dovrebbe poterla pensare come vuole).

Potrei dilungarmi ancora molto sull’argomento, ma francamente è un discorso fatto così tante volte che diventa impossibile non ripetersi. Invito chi vuole approfondire ad ascoltarsi questa puntata del podcast e, se poi è ancora curioso, a leggersi questi articoli pubblicati sul sito del CICAP, tutti relativi a questo argomento. Mi sembra che ce ne sia più che a sufficienza per chiunque.

Due righe ancora a proposito dei misteriosi “finanziamenti occulti” di cui godrebbe il CICAP. Secondo alcuni sarebbe la Rai a finanziare il CICAP (e chi lo dice evidentemente non ha mai lavorato per la Rai e, dunque, non sa che per gli ospiti che vanno in Rai c’è, quando va di lusso, un rimborso delle spese o, più spesso, un bel “grazie” e un bicchiere d’acqua). Secondo altri le industrie farmaceutiche (in genere lo dice chi ci attacca perchè diciamo che l’omeopatia non ha dimostrato nessuna efficacia – “Ah! Voi siete pagati dalle industrie farmaceutiche per dire così”, come se i farmaci omeopatici li producessero i monaci di qualche eremo sperduto e non le stesse case farmaceutiche che producono gli altri farmaci….). E poi c’è chi invece immagina finanziamenti dai servizi segreti o dalla CIA (questi in genere sono i complottisti o certi ufologi che sono addirittura convinti che il CICAP sia formato da extraterrestri sotto mentite spoglie – “Maledetti, ci avete scoperti! Klaatu Barada Nikto!”).

La verità qual è? Che il CICAP si basa sul volontariato dei suoi componenti e che le uniche fonti di finanziamento (con cui si pagano gli uffici, la segreteria e le spese di gestione che sono notevoli) si riducono agli abbonamenti alle sue riviste e alla vendita delle sue pubblicazioni (o anche le quote di iscrizione ai convegni o ai corsi). Stop. Non ci sono altre entrate di nessun genere, né tantomeno finanziamenti pubblici di alcun tipo.

E, proprio per questo motivo, il CICAP fa molta fatica a tirare avanti. Anzi, ne approfitto proprio per chiedere a chiunque segua il nostro lavoro e ritenga importante che una voce come la nostra continui a lavorare, di sottoscrivere un abbonamento a Scienza & Paranormale. Lo potete fare anche nella versione solo online, se volete. Ma è importante che chi il lavoro del CICAP lo conosce per davvero e capisce quanto impegno e fatica tutti ci mettiamo (ed è forse da questo impegno che poi nascono le leggende metropolitane sulla nostra forza o le nostre dimensioni) ci dia una dimostrazione concreta del proprio apprezzamento. Chiunque si abbonerà a una delle nostre testate (che può essere anche Magia, per chi ama l’argomento), dunque, avrà la nostra sincera riconoscenza.

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23 risposte

  1. La scienza non credo sia verità, ma indagine sulla verità, condotta con metodi scientifici. Un femore di animale preistorico è un fenomeno che riguarda il passato, ma di cui – attraverso informazioni, conoscenze e tecnologie di cui disponiamo – siamo in grado di ricostruire e ‘controllare’ molte cose.

    Ma forse non ho capito cosa intendi. Nel dibattito teoria dell’evoluzione/creazionismo (o altro) non si parla di verità contrapposte, ma di cose che appartongono semplicemente ad ambiti diversi. Credo. Ma faccio la traduttrice, non la scienziata!

    comunque, chi volesse prenderla sul ridere, può visitare il sito dei pastafariani, http://www.venganza.org, che propongono una loro versione del disegno intelligente.

    ciao,
    d

  2. Bene. Io invece sul CICAP mi sono sempre posto UNA SOLA domanda. Considerato per l’appunto che voi sottoponete a VERIFICA SCIENTIFICA le affermazioni di presunti fenomeni paranormali cosa c’entra la TEORIA DELL’EVOLUZIONE di Darwin? Considerato che per la stessa Scienza e’ una TEORIA perche’ la difendete a spada tratta come se fosse una VERITA’ SCIENTIFICA simile all’esitenza del Sole?
    Sono d’accordo sull’indagine dela sangue di San Gennaro e della Sindone perche’ entrambi i fenomeni possono essere indagati nel PRESENTE, non sono d’accordo sul passaggio da TEORIA a VERITA’ di un fenomeno che riguarda il passato, e quindi non controllabile (a meno che non costruiate una macchina del tempo).

  3. ……..La piu’ grande battaglia e’ quella contro l’ignoranza…!!!
    Spero che il CICAP abbia sempre piu’ pubblico.

  4. condivido in pieno il discorso limpido e appassionato di massimo.
    Per quello che vale, sono d’accordo e ho apprezzato il suo intervento.
    Qui non ci sono nemici da combattere, solo culti del cargo da smontare. E ce ne sono anche di ideologici, se è per questo – la religione è solo una parte del grande circo. Io che mi occupo di bambini, per es., ho incontrato pedagogie di tutti i tipi, dalle più olisticamente dolci alle più devotamente repressive, ma ugualmente campate per aria e senza il minimo interesse per i fatti.
    Sono una fan di Feynman, e mi è sempre piaciuto il suo modo curioso e appassionato (non partigiano o aggressivo) di avvicinarsi a cose che non conosceva o non capiva o on condivideva. Anche lui (come Randi) ha una sua storia con Geller. Solo che non è finita in cause e controcause. Forse perché Feynman non era uno scettico di professione, ma un fisico dai molti interessi e curiosità. Scassinatore di cassaforti, suonatore di frigideira, esperto del linguaggio dei sordomuti, brevettatore di un nuovo metodo per tagliare i fagiolini, riparatore di radio, studioso di formiche…. eccetera, eccetera. Mi chiedo sempre, quando leggo questo o quello sui gornali, cosa ne penserebbe lui.

  5. Grazie Stefano.

    In realtà avevo tentato una ricerca simile tempo fa ma evidentemente prima che la pagina dei contatti venisse aggiornata (24/01/07). Dopodichè ho sempre guardato nella sezione “Scienza e Paranormale:adesione” dove l’IBAN non è ancora riportato, per cui mi era sfuggito l’aggiornamento.
    Comunque adesso corro a rinnovare!

    Grazie di nuovo

  6. Maurizio, dal primo di gennaio 2008 il codice IBAN dovrebbe essere presente nelle pagine di conferma degli ordini effettuati sul sito del CICAP (nel caso sia ovviamente stato scelto il pagamento tramite bonifico bancario) oltre che nella pagina dei contatti. Tuttavia, a seguito di questa tua segnalazione, ho provveduto a fare ulteriori verifiche ed ho notato che in alcuni casi, nelle mail di conferma ordine, esso non veniva riportato. Ho apportato quindi tutte le modifiche necessarie e adesso dovrebbe essere presente davvero dappertutto.

    Grazie dunque per la segnalazione 😉

  7. Maurizio, questo problema è di facile soluzione… ti posso aiutare io…
    IBAN CODE: IT05J0103063120000000136631

    Non sono un mago né il bancario del CICAP… ho solo cercato “codice IBAN CICAP” (senza apicetti) in Google ed il primo risultato ottenuto è il link alla pagina del sito del CICAP in cui sono riportate i contatti… 😉

  8. Complimenti per la chiarezza l’esaustività di questo post.

    A proposito della rivista S&P, riporto anche qui (anche se OT) un piccolo problema che ho segnalato tempo fa al CICAP ma che è tuttora rimasto senza soluzione, così magari qualcuno mi può aiutare.
    Per poter abbonarsi tramite bonifico bancario è necessario da quest’anno fornire il codice IBAN e non più solo i codici ABI e CAB. La mia banca mi ha già fatto sapere che se non fornirò il nuovo codice non potrà fare il bonifico per cui resterò senza abbonamento. Mi permetto di consigliare di rendere disponibile al più presto possibile questo codice sul sito del CICAP. Al momento non ho infatti trovato un sistema alternativo per attivare il bonifico continuativo con i dati a disposizione.
    Se qualcuno sa come fare, sono benaccetti consigli!
    Grazie

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