Convegno: il racconto di Giuliana

Chi segue questo blog dall’inizio si ricorderà com’era cominciato. Tra le primissime a scrivermi è stata Giuliana Galati, che sin da bambina (grazie al papà) segue il CICAP (e che conoscevo anche da prima, naturalmente). Oggi, da “spettatrice” che era, è passata dall’altra parte, quella degli organizzatori, e ci ha dato una grossa mano durante tutto il Convegno. Lascio quindi che sia lei a raccontarvi com’è andata e (col suo permesso) vi posto di seguito il suo racconto (pubblicato sul suo blog) con tanto di foto che lo illustrano. Grazie a te, Giuliana!

4/10:
In treno dalle 3 di pomeriggio alle 11 di sera. Qualcuno ha detto che probabilmente tra i presenti ero quella che aveva fatto più strada. Non saprei.
La notte riesco a mala pena a chiudere occhio.. sono stanca, ma euforica e questo mi impedisce di addormentarmi..

5/10:
-All’arrivo la prima sorpresa: ho il badge dell’organizzazione!!!!!! urca!!



Non so bene in che modo, ma mi ritrovo due minuti dopo a distribuire i badge ai congressisti, mentre chiacchiero con Paola.. Mi sembra incredibile stare dall’altra parte.. non più semplice spettatrice!
Ma le sorprese non sono finite: scopro ben presto che andremo a pranzo con alcuni dei relatori (poi misteriosamente scomparsi prima di arrivare in pizzeria) e che la sera… beh la sera ci sarà un’altra sorpresona!
Le sessioni del congresso sono tutte interessanti, e i relatori riescono a rendere gli argomenti intriganti e divertenti..  Dopo la prima relazione di Ferluga sui fantastici poteri della targa che protegge biofotonicamente ho già deciso che ne appenderò una nella mia stanza 😛
Durante le pause Paola mi presenta un po’ di gente, cicappini che conosco di nome ma che non ho mai visto. Scopro di essere alquanto famosa (“Aaaah, tu sei quella del forumgiovani?”)
e Paola mi fa arrossire presentandomi a tutti come “la giovane promessa del cicap, ex ragazza prodigio [ex perché ormai maggiorenne]”… hihihi

Paolaaaaaaaaaaaaaa ma che diciiii ?? :-*

-Durante la pausa pranzo tre cose sono degne di nota:
1) il pizzaiolo matto



2) la guerra di flash da un lato all’altro del tavolo



3) la coalizione degli ex guerrieri prima combattenti tra di loro contro la povera Chiara



-Al ritorno Piero Angela è già arrivato: rimarrà con noi fino alla mattina dopo e la sera.. verrà a cena con noi!!!
Non ci posso credere!! Io e Chiara facciamo anche una foto con lui, ma la cosa più spettacolare è la breve passeggiata che, dopo la fine degli interventi, facciamo dalla ex fornace dove si svolge il congresso al ristorante pizzeria. In fila per due ci sono tutti i miei miti, le persone che ammiro e a cui vorrei assomigliare, a partire da Piero Angela e Massimo Polidoro, a Paolo Attivissimo, Francesco Grassi, Marco Morocutti, Paola De Gobbi e tante altre… (non le cito tutte nel timore di dimenticarne qualcuna, ma sappiate che siete tutti inclusi nell’elenco, dal primo all’ultimo!!)



La strada è ricoperta di foglie gialle e sembra davvero di essere in un film. Guardo questa “processione” di scettici e mi sembra davvero incredibile poter essere fra loro..



A cena, tra una pizza e.. l’altra (?) (i puntini e il punto interrogativo indicano l’indecisione visto che l’incertezza sul dilemma “ma porterà un’altra pizza o no??” è durata fino al caffè) si chiacchiera un po’ del più e del meno e si pensa a qualche iniziativa per il futuro..
Nicolas D’Amore ci stupisce con qualche gioco di prestigio, finchè, dopo aver visto una carta cambiare seme e colore davanti ai nostri
occhi, persino Piero Angela esclama: “ma allora il paranormale esiste!!” Grande Nicolas!






Non inizio neanche a parlare dell’incorreggibile pizzaiolo perchè ci vorrebbe un capitolo a parte e quindi passo oltre.

-Dopo la cena c’è lo spettacolo presentato da Piero Angela, con Marco Morocutti e Nicolas D’Amore. Entrambi continuano a stupirci con le loro premonizioni e con i loro poteri.

-Dormire dopo una giornata così è praticamente impossibile… Le notti insonni diventano 2

06/10:
-Mi sveglio con un po’ di tristezza. Son fatta così: l’ultimo giorno son sempre un po’ giù..

-Appena arrivata alla ex-fornace mi metto subito all’opera per fare un po’ di pubblicità al forumgiovani, sperando che ci sia qualche ragazzo/a che
noti il foglio e decida di iscriversi.

Arriva anche Piero Angela e subito tutti si fanno avanti a chiedere autografi e foto durante l’autografo e foto dopo l’autografo. Io sono lì e guardo la scena. Ad un tratto Piero Angela si gira, mi guarda e fa: “E tu non lo vuoi l’autografo?” Io, sprovvista al momento di qualsiasi supporto cartaceo, non trovo di meglio che rispondere “No, grazie.. ce l’ho già!”, il che è vero perchè mio padre me ne fece fare uno tanti anni fa, ma la scena a quanto pare ha suscitato non poca ilarità! Chiedo però di fare un’altra foto, visto che quella del giorno prima ce l’ha fatta Alberto e non so quando me la manderà!![Albertooo, quando mi mandi le altre fotooo??]



Dopo gli interventi è già ora di andar via… la mia tristezza è estrema..
“Perchè solo due giorni?? Non potevamo organizzare un congresso di un MESE??” dico a Marco Morocutti, che però non sembra entusiasta dell’idea… Effettivamente la stanchezza di chi ha organizzato questi due giorni deve essere notevole..

Inizio a salutare tutte le persone che ho conosciuto , sperando di rivederle presto, magari a Torino in primavera (il conto alla rovescia ricomincia subito!!). L’ultimo saluto è per Paola, che in questi due giorni è stata sempre con me e che è ancora più fantastica di quanto pensassi, cioè è proprio fantastica all’ennesima potenza!! Non vedo Massimo in giro e mi dispiace non poterlo salutare.. Dovevo chiedergli di fare una foto con me anche quest’anno, così ne avrei avuta una per congresso, e mettendole una accanto all’altra veniva fuori la serie “piccola scettica cresce”!!

-Si riparte. Di nuovo in treno dalle 3 alle 11. Ma è diverso: all’andata c’era l’ansia, l’ignoto, la fantasia, ora la soddisfazione, la certezza di aver passato due giorni indimenticabili e la nostalgia delle persone appena salutate.
Butto giù tre pagine di geroglifici, ipotetico articolo per S&P. Se non lo ricopio entro stasera penso non riuscirò più a decifrarlo.. la mia scrittura in piedi sul binario 3 della stazione di Bologna mentre aspettavo il secondo treno non è proprio la mia scrittura migliore..
Mentre mezza Italia passa davanti al finestrino penso a tutte le persone con cui ho condiviso questi due giorni. Penso a loro perché non riesco a capacitarmi della loro esistenza. Persone disponibili, che ti danno tanto, tantissimo, senza chiedere nulla in cambio, persone simpatiche (tutte, ma proprio tutte), persone alla mano, persone diverse.. diverse dalla maggior parte delle altre persone. Sarà il CICAP a
renderle così speciali? Non lo so, però vi assicuro che trovarsi circondati da tutti loro fa uno strano effetto. Un bell’effetto. Ti fa sentire bene.


Se non avessi tutto questo sonno, crederei di aver sognato per due giorni.

Giulyana

P.S. di Massimo: Aggiungo solo che con Giuliana siamo già d’accordo che a Torino, appena ci vediamo la prima cosa da fare è una foto insieme!

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0 risposte

  1. Ciao, ho letto con interesse e divertimento questo racconto di Giuliana, avrei voluto partecipare ma motivi lavorativi ed economici mi hanno fatto desistere…..è bello che tante persone con uno spirito critico si possano incontrare e condividere amicizia ed emozioni; continuate così che siete unici.
    Spero che un giorno ci si veda, magari se riesco a trasferirmi al Nord….. non avrei più scuse…. :-))
    ps. Giuliana sembra una tipa tosta come se ne trovano poche, sono sicuro che potrebbe essere una valida alleata del Comitato, forza Giuliana

  2. Ma grande Giuly! Sei mitica!!! La cicapiana giovane che cresce!
    Bellissimo il tuo racconto! Mi hai fatto rimpiangere non essere potuto venire! A torino conto di vederti ! proverò ad esserci e finalmente ci vedremo!
    Siete davvero grandi!!!!

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