Sul “Forum” del CICAP, Beatrice Mautino ha sollevato una questione importante che riporto anche qui: «Ciao tutti, voto anche io per Capire (per ora battuto, nella mia classifica personale, solo da ciRcap” suggerito da un amico e che dovrebbe dar l’idea dell’abbandono del dogmatismo… 😉
«Scemenze a parte, rilancio con qualche domanda che mi piacerebbe discutessimo tutti assieme prima di decidere le cose pratiche (tipo il formato o la grafica)… chi saranno i lettori della nostra rivista?
non si puo’ andare in edicola per i motivi che ci spiegava massimo qualche tempo fa, pero’ la rivista potrebbe comunque aumentare il numero di lettori (i cambiamenti dovrebbero servire anche a quello) e questi nuovi lettori, chi vogliamo che siano? inesperti attratti dagli argomenti? amici magari inconsapevoli del cicap (di quelli che diciamo “ma com’e’ che lui non e’ del cicap?”)? accademici/intellettuali per riuscire a tirarli dalla nostra parte? ggiovani? Bea».
Chi vogliamo che siano i nostri nuovi lettori? Questa è una domanda fondamentale e bene ha fatto Beatrice a ricordarcela: chi vogliamo che legga questa nuova S&P che stiamo cercando di costruire?
Se fino a oggi sono stati soprattutto i decisi sostenitori del CICAP, e se chi si è avvicinato per caso magari poi l’ha lasciata perché lontana da quello che immaginava, come ci dobbiamo regolare per il futuro? Personalmente, credo che più gente sia possibile raggiungere meglio è, ma è anche evidente che non si possono raggiungere tutti.
E’ inutile inseguire pubblici troppo distanti da noi, rischieremmo di scontentare tutti. Però non è nemmeno semplice decidere chi vogliamo che siano i nostri futuri, nuovi lettori: giovani e studenti? Accademici e intellettuali? Curiosi di misteri ma inesperti? A seconda del pubblico che si sceglie, anche il linguaggio e la forma dovranno variare. Forse è possibile trovare un terreno comune per questi gruppi o forse no.
Voi che cosa ne pensate?
11 risposte
Sarà perchè Focus, oltre a essere comprensibile a tutti, rimane una rivista scientifica pur essendo aperta ad una concezione piu’ moderna di scienza, non chiusa e oscurantista, sul modello nuovo dei canali di Discovery e National Geographic.