La falsa cartomante si confessa: occhio agli 899!

Riproduco di seguito due articoli tratti dal “Quotidiano Nazionale” (cioè: Resto del Carlino, La Nazione e il Giorno) del 18 ottobre 2009: la confessione di una falsa cartomante e un mio commento (cliccate per ingrandire).

Grazie a Stefano Allegrucci per i ritagli.

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9 risposte

  1. E’ vero, gli avvertimenti sui pacchetti di sigarette sono assolutamente inutili, meglio sarebbe fare campagne di informazione per smascherare questi truffatori. Per fortuna alcuni programmi televisivi popolarissimi lo stanno facendo sempre più frequetemente, riscuotendo buoni successi; altri invece continuano sull’onda del sensazionalismo e contrastano gli sforzi dei primi. Purtroppo è arduo sradicare credenze le cui radici affondano nella notte dei tempi.

  2. @Salvatore: la mia opinione, non supportata da valide prove scientifiche, è che la maggior parte dei cittadini italiani non abbiano gli strumenti psicofisici per scegliere bene senza farsi ingannare. Per questo credo che non basti il teschio sul pacchetto di sigarette e il cartello da te auspicato fuori della porta del cartomante. Ci vogliono organi di controllo, che prevengano i reati, non li reprimano solo a posteriori e dopo anni di denuncie. Lo Stato per me non dovrebbe essere un amministratore di condominio, ma un custode portiere. E poi chi lo ha stabilito che i truffatori, per la società, siano meno pericolosi di chi passa col rosso ai semafori? Il fatto è che di corpi paramilitari o militari a controllarci quando guidiamo e parcheggiamo ce n’è più d’ uno, mentre di autorità ad aiutarci a non cadere vittime di furboni grassatori non se ne vedono in giro.

  3. Ice Rocket: non è così, semplicemente chi scrive articoli e chi fa i titoli sono sempre due persone diverse. E chi scrive i titoli (e questo sì la dice lunga) non è detto che legga sempre l’articolo che deve titolare (o che lo legga con attenzione)…

  4. Non per fare polemica…ma i giornalisti sono spesso davvero pietosi.

    Ma come si può leggere in serenità un articolo se sbagliano addirituttura il nome della persona di cui parlano?! Non che non lo sapesse…visto che nell’articolo lo scrive giusto.

    Questo significa una cosa sola…che pubblicano senza un minimo di controllo e verifica.

    Assurdo.

  5. Sono assolutamente d’accordo che accanto al “cartomante” o “divinatore di turno”, debba campeggiare in bella vista un cartello, analogo alla scritta sui pacchetti di sigarette, che avvisi, che quanto emergerà dalla consultazione dei tarocchi o di quant’altro, non è supportato da alcuna base scientifica e che si basa sulla credenza di chi voglia servirsi di tale mezzo per conoscere passato, presente e futuro.

    Solo in questa maniera si sarà corretti verso la eventuale clientela.

  6. Se è veramente pentita di aver commesso un reato deve pentirsi nell’ unica sede che può legittimare un pentimento: davanti a un giudice. Un quotidiano che ne salva l’ anonimato non dà certo garanzie di pentimento sincero. E anche se confessasse davanti a un sacerdote questi dovrebbe invitarla, per darle l’ assoluzione, a riparare, quanto meno, il danno economico alle vittime. Se comunque smette di compiere il reato e i danni conseguenti alle persone, accontentiamoci, coi tempi che corrono. Cartomanzia, ovvero il potere di “vedere al di là” tramite le carte, particolarmente quelle “create” per questo scopo, ovvero i Tarocchi. L’ho studiata e ho contattato alcuni cartomanti “scelti”ma è lungo e assurdo parlarne qui. Sappiate solo che non tutti i cartomanti sono truffatori. Certo, quando mettono una tariffa telefonica al secondo, come i siti porno, è molto probabile che lo siano, pur non costituendo la cosa, di per sé, né prova legale né scientifica. Sul fronte opposto, la politica del CICAP illustrata da Massimo è, purtroppo, una triste necessità, non avendo mai lo Stato provvveduto ad istituire appositi organi di controllo e vigilanza. Questo è il risultato di un malinteso rispetto di qualsiasi opinione, affiancato ad un giudizio di fondo, mai espresso per legge, che maghi e cartomanti siano comunque tutti imbroglioni.Opinione accettata, in teoria, sia dagli scettici materialisti che dai creduloni religiosi.Ma allora bisognerebbe semplicemente vietare queste professioni, come si fa per quelle di contrabbandiere di sigarette o venditore di sostanze stupefacenti.

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