La medusa nel campo: ancora sui cerchi nel grano

Samuele Rustici mi scrive: «Ciao Massimo, ho assistito alla tua conferenza a Lugano giovedi scorso, ed è stato un peccato il poco tempo che avevi a disposizione. Mi ha interessato la tua affermazione sui cerchi nel grano fatti da voi del CICAP che, scusa la sincerità, fanno davvero ridere rispetto a quelli che compaiono in inghilterra.

«Vi inviterei a documentare una vostra realizzazione nelle stesse identiche condizioni con cui compaiono i crop circle inglesi: di notte, senza il permesso del contadino, con la paura di essere arrestati, senza farvi vedere dai Crop Circle hunters (appostati nella speranza di documentare qualcosa), magari realizzando una formazione in poche ore di 400 “cerchi” ciascuno corrispondende ad una equazione frattale e ciascuno in rapporto uno con l’altro! Ad esempio, cosa mi dici di questo? Assi e funi? Dateci per favore, la documentazione visiva del caso più difficile non di quello più facile e con meno variabili. PS: chissà se stavolta questo mio messaggio verrà messo online!»

Ogni tanto riceviamo mail di questo tipo, e si trovano anche commenti sullo stesso tono nel canale YouTube del CICAP. In genere, chi li fa dimostra di avere approfondito poco il nostro lavoro sui crops (e per approfondito intendo anche semplicemente ascoltarsi il mio podcast sull’argomento o leggersi lo speciale presente sul sito del CICAP). Di conseguenza, ogni volta occorre riscrivere lunghe risposte dettagliate e, ahimé, non sempre c’è il tempo per farlo.

Colgo dunque questa occasione (visto che, tra l’altro, questo è il periodo giusto per i crop circles) per una risposta dettagliata. Non solo, volendo fare un lavoro fatto bene, ho chiesto di rispondere a Francesco Grassi, che nel CICAP è proprio il coordinatore del Gruppo di studio sui cerchi nel grano (oltre che il principale autore dei crops realizzati dal CICAP). Buona lettura:

Samuele,

non so a quali cerchi del CICAP tu ti riferisca, ma le formazioni

pubbliche da me eseguite sono esigue, mentre sono molte di piu’ quelle

che ho realizzato senza dichiarare di esserne l’autore.

Queste formazioni di cui si ignora la mia paternita’ compaiono in

tutti i database italiani e non, calendari, cartoline, etc.

Personalmente ho fatto esperienza di tutte le condizioni che riporti

(di notte, senza il permesso…).

Sui “400 cerchi” probabilmente alludi al famoso “Milk Hill 2001”, leggi questo post.

Circa la recente “medusa” del 2009, riporto il link originario.

Per chi sa come si fanno, si vedono chiaramente tutti i segni di costruzione umana anche per la medusa.

Assi e funi? Sfatiamo il mito delle funi, si usano metri a nastro e

non semplici funi, dal momento che hanno una duplice funzione:

forniscono la misurazione desiderata e dove serve possono fungere da

linea retta tesa tra due punti fissi.

Quindi ricapitoliamo, assi e funi?

No, piedi per tracciare le linee di costruzione, metri a nastro,

strumenti per marcare il terreno (ad es. bandierine numerate,

dischetti numerati o qualsiasi altro mezzo di fantasia che possa

servire allo scopo) e infine assi per appiattire il grano.

Tutto questo e’ illustrato in questo post in cui c’e’ anche il video di una delle poche formazioni che ho eseguito pubblicamente.

Nonostante io abbia tutte le carte in regola per rispondere punto per

punto alla “sfida” che proponi, devo pero’ far notare a te e a tutti i

lettori che la tua e’ un’obiezione che non sta in piedi dal punto di

vista della logica.

Se io affermo che questo disegno qui sotto è fatto da un uomo con una matita:

il fatto che io possa non essere in grado di realizzarlo, nulla toglie alla fattibilita’ umana dello stesso.

Non puo’ essere la mia abilita’ di circlemaker a decretare se i crop circles abbiano orgine umana o meno.

Inoltre qualsiasi documentazione io possa portare non ti fara’

cambiare sicuramente idea.

Se io ti portassi le prove inoppugnabili che Milk Hill 2001 l’ho

progettato e realizzato io, la tua reazione sarebbe immancabilmente

quella di dire “va bene, Milk Hill 2001 l’hai fatto tu, ma quest’altra

formazione (mettici quella che vuoi) e’ piu’ complessa di Milk Hill

2001. Dimostrami che sei in grado di farla!”

E’ un classico, discutendo sui cerchi si innescano sempre discussioni circolari.

Francesco Grassi

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33 risposte

  1. “L’onere della prova spetta a chi fa l’affermazione” AHAHA

    Se io dico: “non c’è prova che i cerchi sono fatti da mano umana!” ciò non è diverso dalla tua affermazione: “i cerchi sono manufatti umani”.

    Suvvia CICAP dimostra le tue affermazioni!

    E basta mescolare tutto per screditare! Trattate ogni singolo fenomeno presunto paranormale per quello che è senza collegarlo ad altri solo perché chi crede ad uno crede di solito anche all’altro!

    Chi pensa che i cerchi nel grano sono un mistero è più scientifico di chi CREDE che sono manufatti umani.

    Suvvia dimostrate che lo sono. FILMATE l’esecuzione di un cropcircle abbastanza complesso da poter includere nell’insieme del suo grado di complessità tutti quelli finora apparsi (e nell’insieme delle sue caratteristiche). In particolare voi del CICAP dovreste chiederlo ai circlemakers prima di CREDERE a costoro solo perché DICONO di esserne gli autori! Siate scientifici fino in fondo!

  2. Dato che i cerchi o comunque le figure verrebbero eseguite tramite schiacciamento degli steli, mi sapete spiegare come la pressione di una tavola può far allungare i nodi? Inoltre come verrebbero eseguiti gli intrecci che, a volte, interessano tutta la figura?

  3. Cari abili creatori di cerchi (che evidentemente, beati loro, vivranno di rendita non avendo altro da fare) mi sapete dire come lo schiacciamento degli steli per mezzo di una tavola può causare l’allungamento dei nodi? Quanto tempo ci vorrebbe inoltre per intrecciare le spighe su tutta la formazione e come si sarebbe fatto? Forse usando uncinetto e ferri da calza?

  4. Caro Marco,

    di per se, credo che non riusciremo mai ad arrivare ad una conclusione che soddisfi tutti.

    Comunque il tuo ragionamento sulla panda è simile alla provocazione lanciata da Francesco con il disegno di Michelangelo. La panda e il disegno sono maufatti di cui è possibile risalire, tramite verifica, agli autori; per i cerchi, autentici o meno secondo i criteri esposti, non è possibile farlo e le analisi sono tutte a posteriori (punto 1). Punto 2: con l’esempio della panda, ribalti la situazione prendendo un manufatto umano e verificabile e dicendo che non si puo’ escludere che “qualcuno di intelligente(=non umano)” possa farne una uguale (il che è logicamente possibile). Per i cerchi la cosa è opposta, ovvero, prima li abbiamo trovati e a posteriori abbiamo provato a riprodurli. Da questi tentativi abbiamo elaborato un metodo.

    Il tuo presupposto iniziale è dunque opposto allo svolgimento dei fatti sui cerchi e differisce in maniera sostanziale anche per il punto 1!

    Tutti i cerchi apparsi sono replicabili???

    Mi aspetto allora una puntata di Ulisse o Super Quark che mi fa vedere il filmato dell’esatta replica del mio amato Milk Hill fatta nelle condizioni più volte espresse (mi accontenterei però anche della replica dei Crop di Arecibo 🙂 ). Riguardo alle anomalie, okkio, perchè rischi di beccarti un rimprovero da Polidoro: non hai letto bene le ricerche condotte dal Cicap! 🙂

    Scherzi a parte, nessun ricercatore serio prende le anomalie come criterio di valutazione in quanto non c’è una smoking gun che confermi tali affermazioni. Rimangono solo la complessità e la perfezione geometrica, e da qui non si scappa!

    Attendo le risposte di Francesco sul tema…

    Alla prossima

  5. Vediamo se riesco a spiegarmi perchè secondo me in questo modo non arriveremo mai ad una soluzione…

    avete presente le automobili? Beh penso proprio di si…

    Allora, prendiamone una a caso, una fiat panda.

    Tutti sappiamo che le panda vengono fatte in fabbrica dall’uomo, e nessuna persona sana di mente può sostenere il contrario.

    Bene: questo può escludere che in giro ci sia qualche panda identica alle nostre che sia stata fatta da qualche entità soprannaturale?

    No 🙂

    Il fatto che sappiamo come si costruiscono, seguendo il tuo ragionamento Samele, non può escluderne la possibile origine soprannaturale. Ed è così se vogliamo, ma a che discorsi stiamo arrivando a fare? 🙂

    Come anche Grassi sostiene, fino ad ora l’unica ipotesi verificata, replicata, validata è quella umana. E’ vero, teoricamente potrebbero subbentrare altre forze in gioco. Ma al momento non si sono mai viste e tutti i cerchi apparsi sono replicabili nella loro perfezione.

    Quanto a quello che dici su anomali elettromagnetiche ecc. puoi dirmi dove l’hai letto? Perchè quello è il mio unico dubbio attuale sull’origine dei cerchi.

    Ti ringrazio

    ciao

    Marco

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