La truffa dello specchietto retrovisore

specchietto retrovisore

Mi scrive Salvatore Giudice: «Gentile Massimo, vorrei porti una domanda in merito ad una storia che circola già da un po’ e che ora viaggia in internet sotto forma di mail. Mi riferisco alla pseudo truffa messa in atto da alcuni personaggi non noti (spesso sono zingari), che affiancandosi ad un automobilista e dando una botta alla carrozzeria di quest’ultimo, simulano un incidente che provocherebbe il distacco dello specchietto retrovisore all’auto dei truffatori, che poi viene mostrato penzoloni all’ignaro automobilista. Gli occupanti della vettura affiancante intimano con gesti eloquenti al malcapitato di fermarsi e pretendono il rimborso del danno in maniera bonaria, visto che si tratta di una cinquantina di euro o più, sconsigliando il ricorso alle forze dell’ordine o all’assicurazione.

«Nella maggior parte dei casi l’ignaro automobilsta paga e non rivede più questa gente; altre volte la storia termina addirittura con il furto dell’auto o con il rapimento dell’automobilista. Non ho mai sentito episodi di cronaca simili dai media, nè mi sono chiare alcune cose: i malfattori non vengono mai identificati, la targa dell’auto mai letta, benchè sarebbe facile date le circostanze e poi la morale che ho colto che a mio avviso potrebbe essere la sfiducia nel prossimo. Potrebbe trattarsi di una bufala o di una leggenda metropolitana? Nel ringraziarti per quello che fai, anche dall’altra parte ovvero nel CICAP (ne sono orgogliosamente socio), dove ti seguo sempre, ti formulo i miei più sinceri auguri e grazie per ogni risposta che vorrai darmi».

Ringrazio Salvatore per la sua interessante mail. Devo dire che di questa truffa ho sentito parlare più volte, e ricordo che è stata anche rappresentata nel film di Ale e Franz Mi fido di te (una divertente storia di truffe e raggiri, tra l’altro, che vi consiglio). Quando ne ho letto sui giornali, però, ho sempre visto che i truffatori erano italiani, e non zingari. La Polizia conferma, comunque, che la truffa esiste e raccomanda la massima prudenza: visto che si possono rischiare rapine e aggressioni, il consiglio è di non scendere dall’auto e di allertare immediatamente le forze dell’ordine nel caso ci si ritrovi in simili situazioni.

C’è poi anche un’altra variante di questa truffa, in cui uno scooter urta lo specchietto di un’auto, il guidatore abbassa il finestrino e con la mano raddrizza lo specchietto. In quel momento, torna il motorino (o ne parte un secondo) che accalappia al volo l’orologio (in genere un Rolex o altro orologio pregiato) e sparisce in qualche vicolo. L’ultimo a cui è capitato è il calciatore Bobo Vieri.

E a voi è mai capitata qualche truffa del genere?

Condividi:

41 risposte

  1. Ciao a tutti, mi chiamo Manuela, ieri sera è successa una cosa simile al mio ragazzo, nei pressi di San Giovanni, la cosiddetta truffa dell’orologio. Leggendo su questo blog ho letto il posto di una ragazza che si riferiva ad una donna con bambino….se questa ragazza legge il post, sarebbe così gentile da riferirmi una descrizione della donna e del bambino perchè la truffa fatta al mio ragazzo era proprio una famiglia, donna, bambino e marito!!

  2. Mi é successo oggi 30 giugno 2011 ore 11.30 quartiere di Borgo Panigale a Bologna. Ho sentito come dei sassolini lanciati contro la mia carrozzeria. fermatami dopo pochi metri sono stata raggiunta da una punto nera con a bordo due extracomunitarie e una bambina. Mi hanno accusata di avere danneggiato il loro specchietto. La mia macchina aveva un segno nella carrozzeria.Ma IO cretina mi sono sentita in colpa. Ci sono cascata come una pera e ho pagato sull’unghia 50 euro. Incredibile non ho neppure sospettato che fosse una bufala anche se la bambina, che a loro dire, dovevano portare di fretta ad una visita medica, era senza mutande e mi mostrava le sue “vergogne” e sembrava essere in piena salute. Due volgari zingare e una stupida che sono io.

  3. Ore 12,15 del 09/05/2011. Passando con la mia auto in Via Tenivelli (zona Via Cibrario/Via San Donato a Torino) sento una botta allo specchietto esterno lato passeggero. Scendo dall’auto e vedo una BMW di grossa cilindrata nuovissima ferma in doppia fila; il conducente, vestito elegantemente, mi dice di avere subito un danno allo specchietto esterno lato guida (effettivamente il vetro dello specchietto è rotto).
    Mi propone di saldare il danno “brevi manu” per evitare le lungaggini assicurative e lo scatto del “malus”. Gli propongo di redigere il modulo CAI per denunciare l’evento alle Compagnie di Assicurazione. Alle sue insistenze per “chiudere lì la vicenda” replico con fermezza che sono disposto a riconoscere la mia responsabilità (ma ci sarà stato realmente l’urto?) attraverso la denuncia all’Assicurazione. Dopo un po’ mi dice che in fondo non ha subito un gran danno e si eclissa.
    Attenzione a questi tentativi di truffa perché, in caso di successo, potrebbe costarvi caro!
    Nicola61

  4. Riferimento: post del 25 giugno 2010 (Roma)

    incredibile proprio due giorni fa hanno tentato di truffarmi nello stesso identico modo.
    alle 17 circa sulla Pineta Sacchetti , anche in questo caso all’inizio di un “sottopassaggio”, cioè all’entrata del tunnel Giovanni XXIII. Penso sia preferibile per i truffatori approfittare di un posto più buio del normale e dove sicuramente non si fermerà nessuno.
    La macchina era la stessa.. una smart bianca, peccato non abbia segnato la targa.
    Il canovaccio lo stesso: strusciata, parafango, la macchina è di mia sorella, vado di fretta, faccio il carrozziere, sono di fuori roma….ecc..
    Fortunatamente per me, avendo sentito già della storia degli specchietti ed avendo (soprattutto) una polizza “casco”..la mia insistenza per il CID è stata irremovibile e dopo aver lasciato al tizio (questa volta era una persona sola) il mio recapito.. la cosa si è chiusa lì.
    Dal momento che restavo nel dubbio ..(mi sembrava strano rischiassero così tanto sul tunnel e soprattutto in una giornata in cui il Gemelli per la vicenda Cossiga era parecchio frequentato da polizia e forze dell’ordine) …alla fine ho cercato su internet con delle parole chiave e ho trovato questo post di G.. che raccontava la stessa storia
    Ho provato ad andare a denunciare la tentata truffa… i carabinieri non mi sono sembrati particolarmente interessati. Non credo poi si possa far molto per prevenire
    spero che qualcuno possa evitare “sole” (danno e beffa).. leggendo

  5. reduce da un tentativo di truffa nemmeno mezz’ora fa…a Roma. Stavolta hanno provato la VARIANTE DELL’OROLOGIO: zona Testaccio, mentre torno a casa, noto una donna con un ragazzino all’angolo di una via poco trafficata. Li supero e sento un tonfo sulla macchina. Dallo specchietto retrovisore vedo la donna sbracciarsi, quindi accosto e abbasso il finestrino. Lei inizia ad agitarsi dicendo che guidavo con la musica e nemmeno mi ero accorta di averle urtato il braccio, rompendole l’orologio: “Mio nipote è ancora sotto shock, guarda!” e il ragazzino simula, per circa 5 secondi, un’espressione impaurita. Io le dico che non è possibile, che sono sicurissima di non averla nemmeno sfiorata. Chiudo il finestrino, metto le 4 frecce e scendo dalla macchina (a posteriori, decisione poco saggia: non si sa mai). Mi avvicino, lei dimena il fantomatico polso urtato e mi mostra un Rolex tarocco col vetro rotto. Dice “chiamiamo i vigili”. Rispondo: “va bene”. Allora cambia argomento e continua a subissarmi di parole, fino a quando non le dico chiaro e tondo che se avessi anche solo il minimo dubbio di averla sfiorata andrei subito alla polizia, ma che questa storia non sta nè in cielo nè in terra. Abbattuta, si gira e se ne va col ragazzino al seguito.
    elementi che mi hanno insospettita:
    – erano troppo “collaudati” nella storia
    – lei ha subito cambiato argomento quando le ho detto di chiamare i vigili
    – ha ostentato immediatamente l’orologio, anziché preoccuparsi del polso
    – quando le ho fatto notare che mi sembrava strano che un bambino di 8 anni stesse in giro all’una di notte, ha iniziato a desistere
    – li avevo notati già prima del “tonfo”, perché erano fermi all’angolo, di notte, come se stessero aspettando qualcosa: poi ho capito che aspettavano la prima ragazza sola in macchina, cioè me 🙂

  6. Fresco fresco di truffa. Mi hanno spillato 150 €. Roma, su Corso Italia, strada a 2 corsie ma abbastanza stretta per simulare questo tipo di truffa. Sorpasso una Smart bianca e sento un colpo sulla macchina come di un sasso lanciato sulla cappotta. Mi guardo indietro e la smart appena superata inizia a lampeggiarmi. Si affianca e mi chiede di accostare. Lo faccio, mi sembra strano che lo abbia preso visto che la percorro tutti i giorni e cerco di tenermi il più possibile sul lato sinistro conoscendo l’imperizia di molti nel guidare sulle strade trafficate e strette. Però con stupore scendo dalla macchina e sul mio fianco destro c’è una strisciata bianca. Incredibile l’ho preso davvero. A quel punto inizio a discutere con il ragazzo sulla possibilità che lui mi sia venuto addosso piuttosto che io l’abbia stretto nel sorpasso. E’ molto calmo e mi dice di fare il carrozziere in un paese in provincia di Frosinone, guarda caso la mia provincia. Ok allora obietto che ho fretta e che se mi avesse lasciato il numero l’avrei raggiunto l’indomani sul lavoro per metterci d’accordo. Risposte: ho fretta anche io, la macchina è di mia sorella, la voglio riparare subito. Mi chiede 200 € per il costo del parafango. Essendo carrozziere sà qual’è il costo. Chiedo di fare il CID perchè non ho quella cifra e lui scende a 150 €. Sulla possibilità di chiamare i vigili mi risponde: ho il testimone in macchina che mi sei venuto addosso (io ero solo). Mi faccio accompagnare ad un bancomat e ritiro i 150 € che gli consgno ahimè convinto di avere fatto la cosa giusta. Invece stamattina mi metto a cercare su internet e leggo che dalla ‘rozza’ truffa dello specchietto si è passati ad una raffinata tecnica : quella della strisciata laterale. Una tecnica ben congegnata. L’unico dubbio che rimane è quello della strisciata e di come venga prodotta: mi sembra azzardato che lo facciano direttamente loro dal finestrino mentre li sorpassi.
    Particolarità comuni e utili a chi dovesse capitare:
    – è successo all’uscita di un sottopassaggio quindi temo che il colpo provenisse da un altro complice che stazionasse sopra il sottopassaggio;
    – la macchina che ho urtato aveva il parafango rotto modestamente, ma verniciato con una vernice da carrozzeria ancora fresca;
    – il tizio fa il carrozziere in zona mia (dopo aver letto la mia targa, mi dice il primo paese che gli viene in mente della mia zona e il nome di un’autocarrozzeria che ho verificato oggi, non esiste);
    – il tizio non ha il cid ma alla possibilità di chiamare i vigili mi dice che ha un testimone a bordo;
    – non mi accompagna al bancomat ma aspetta in macchina sorridente;
    – dice di non conoscere la zona ma si muove molto bene nel traffico e negli incroci e simula la fretta con diverse chiamate al cellulare, secondo me fasulle;
    – mi dice, in maniera sbagliata ma al momento non ci faccio caso, che in caso di CID perderei 2 classi e ci rimetterei più di 150 euro;
    – la carrozzeria che mi ha nominato è in zona Boccea, dove mi sembra siano avvenuti tanti casi simili;
    – si tratta di 2 ragazzi, all’apparenza tranquilli e non proprio facce che si possono ritenere delinquenti; il complice in macchina cerca anche di non farsi vedere troppo bene in faccia;

    Conclusioni: se avessi letto l’articolo prima probabilmente avrei insistito per chiamare i vigili o per fare il CID. Meglio un aumento giusto dell’assicurazione che 150 € truffati e con la macchina danneggiata. L’unica cosa che mi resta da verificare per essere sicuri che si trattasse di una truffa è trovare il bozzo sulla mia macchina causato dal colpo. Sono più che sicuro che potrebbe ricapitarmi. La macchina non la faccio aggiustare di proposito e magari nel prossimo tentativo posso far valere la mia già passata ‘esperienza’. Mi spiace sinceramente, per il modo in cui veniamo truffati tutti i giorni. Essendo un onesto cittadino che prende cura di pagare anche 0,10 centesimi di parcheggio per 10 minuti vorrei vivere in un mondo meno furbo e più solidale. Però tant’è. Spero che la mia esperienza possa tornare utile a qualcuno. Mi rendo conto che nello stato di confusione in cui ci si trova non si fa caso a tanti particolari e di fronte ad una persona che perde subito le staffe oppure che ha la faccia da malvivente si è portati a pagare. Tuttavia se si riesce a ragionare è meglio insistere sull’intervento dei vigili. Penso che la soluzione a questo tipo di situazioni possa essere data solo dalla presenza costante ed effettiva delle forze dell’ordine sul territorio. Intendo dire che sarebbe molto più sicuro se in strada ci fossero molte più pattuglie di Carabinieri e Polizia. Per il resto quello che possiamo fare noi è denunciare, purtroppo quasi tutti a scotto preso, queste situazioni per aiutare chi magari ne resta vittima inconsapevole.

  7. 29 Dicembre 2009
    Trucco dello specchietto retrovisore:
    Mi è successo proprio questa sera, a Milano, in V.le Regina Giovanna, direzione V.le Tunisia; Confermo che i due occupanti dell’auto non fossero né zingari, né stranieri e direi neppure Napoletani, se pure del Sud.
    Passando al fianco di una Renault Modus, parcheggiata in seconda fila, ho sentito un colpo sul fianco destro della mia auto; Al semaforo successivo, mi hanno fermato e fatto notare il classico “specchietto a penzoloni”
    Una serie di circostanze mi hanno insospettito:
    – Non ritenevo di averli urtati
    – Avevano pronto il modulo per la constatazione amichevole, (io avrei dovuto cercarlo per 1/4 d’ora)
    – Il bellimbusto si è dichiarato un carrozziere (guarda il caso)
    – Mi ha prontamente consigliato di liquidare amichevolmente il danno (molto esperti di Bonus/Malus)
    – Alla mia richiesta sull’entità, la risposta è stata “il solo ricambio 300€, se vuole le faccio vedere”, (sarà pur stato un carrozziere, ma viaggia con il preziario ricambi in auto ?)
    – Oltre ai 300€ c’è anche la manodopera ha aggiunto, ma poi alla fine mi ha detto: “mi dia 200€ e la chiudiamo qui”
    – A questo punto ho accettato mentre gli consegnavo i soldi, ho fatto finta di prendere nota della targa e gli ho detto che avrei fatto denuncia ai Carabinieri, del resto se nessuno lo avesse già denunciato, non aveva nulla da temere, mentre se risultavano altre denunce, che citavano la stessa targa, sarebbero stati guai !
    Bene, dopo una serie di ulteriori insistenze, mentre il complice faceva finta di chiamare i Vigili Urbani (anche in questo caso, mi ha ulteriormente insospettito il fatto che conoscesse il numero a memoria), li ho lasciati come li ho trovati, senza dargli un soldo e con lo specchietto a penzoloni.
    Tornato a casa, ho cercato e trovato questo Blog, trovando conferma dei miei sospetti.
    Peccato che la targa ho fatto solo finta di prenderla, perché avrei potuto essere più preciso.
    Direi che la morale è la solita, per evitare le truffe occorre stare attenti alle occasioni troppo allettanti ed aggiungerei alle situazioni troppo “preparate”.
    Un consiglio anche ai truffatori:
    Ma il modulo della contestazione amichevole, fate almeno finta di cercarlo e non scendere dall’auto avendolo già in mano; Dichiaratevi Ginecologi e non Carrozzieri; Poi il “se vuole le faccio vedere” riferendosi al prezzo del ricambio è proprio da tonti, come pure partire da 300€ più la mano d’opera per poi accontentarsi di 200; Probabilmente ne avessi offerti 100, vi sarebbero bastati.
    FATEVI FURBI !!
    LA TRUFFA E’ UN ARTE, non adatta a degli “sciacqualattughe” !
    Buon Anno anche a Voi

  8. 29 Dicembre 2009

    Trucco dello specchietto retrovisore:

    Mi è successo proprio questa sera, a Milano, in V.le Regina Giovanna, direzione V.le Tunisia; Confermo che i due occupanti dell’auto non fossero né zingari, né stranieri e direi neppure Napoletani, se pure del Sud.

    Passando al fianco di una Renault Modus, parcheggiata in seconda fila, ho sentito un colpo sul fianco destro della mia auto; Al semaforo successivo, mi hanno fermato e fatto notare il classico “specchietto a penzoloni”

    Una serie di circostanze mi hanno insospettito:

    – Non ritenevo di averli urtati
    – Avevano pronto il modulo per la constatazione amichevole, (io avrei dovuto cercarlo per 1/4 d’ora)
    – Il bellimbusto si è dichiarato un carrozziere (guarda il caso)
    – Mi ha prontamente consigliato di liquidare amichevolmente il danno (molto esperti di Bonus/Malus)
    – Alla mia richiesta sull’entità, la risposta è stata “il solo ricambio 300€, se vuole le faccio vedere”, (sarà pur stato un carrozziere, ma viaggia con il preziario ricambi in auto ?)
    – Oltre ai 300€ c’è anche la manodopera ha aggiunto, ma poi alla fine mi ha detto: “mi dia 200€ e la chiudiamo qui”
    – A questo punto ho accettato mentre gli consegnavo i soldi, ho fatto finta di prendere nota della targa e gli ho detto che avrei fatto denuncia ai Carabinieri, del resto se nessuno lo avesse già denunciato, non aveva nulla da temere, mentre se risultavano altre denunce, che citavano la stessa targa, sarebbero stati guai !

    Bene, dopo una serie di ulteriori insistenze, mentre il complice faceva finta di chiamare i Vigili Urbani (anche in questo caso, mi ha ulteriormente insospettito il fatto che conoscesse il numero a memoria), li ho lasciati come li ho trovati, senza dargli un soldo e con lo specchietto a penzoloni.

    Tornato a casa, ho cercato e trovato questo Blog, trovando conferma dei miei sospetti.

    Peccato che la targa ho fatto solo finta di prenderla, perché avrei potuto essere più preciso.

    Direi che la morale è la solita, per evitare le truffe occorre stare attenti alle occasioni troppo allettanti ed aggiungerei alle situazioni troppo “preparate”.

    Un consiglio anche ai truffatori:
    Ma il modulo della contestazione amichevole, fate almeno finta di cercarlo e non scendere dall’auto avendolo già in mano; Dichiaratevi Ginecologi e non Carrozzieri; Poi il “se vuole le faccio vedere” riferendosi al prezzo del ricambio è proprio da tonti, come pure partire da 300€ più la mano d’opera per poi accontentarsi di 200; Probabilmente ne avessi offerti 100, vi sarebbero bastati.
    FATEVI FURBI !!
    LA TRUFFA E’ UN ARTE, non adatta a degli “sciacqualattughe” !
    Buon Anno anche a Voi

Rispondi a nicola Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Newsletter

Solo un momento…

Se vuoi ricevere l’Avviso ai Naviganti, la mia newsletter settimanale, inserisci il tuo indirizzo email e il tuo nome e cognome.

Una volta a settimana (la domenica mattina) condividerò con te riflessioni, spunti e idee per approfondire argomenti affascinanti, ti aggiornerò sulle mie attività, potrai partecipare alle mie iniziative e webinar gratuiti e avrai anticipazioni sui prossimi progetti. 

ATTENZIONEse usi un indirizzo Gmail, le email della newsletter potrebbero finire in automatico nella casella “Promozioni” (o “Spam”!). Ricordati di cercare lì la prima che riceverai, trascinala nella casella “Posta in arrivo” e imposta Gmail affinché faccia così anche con le successive.

Pronti Naviganti, stiamo per salpare!

Potrai interrompere l’iscrizione in qualunque momento cliccando sul bottone “unsubscribe” presente in coda a ogni mail.

Informativa Privacy

Ti do il mio benvenuto tra i Naviganti!

Riceverai a breve una mail di benvenuto con alcuni ebook che potrai scaricare. L’Avviso ai Naviganti esce ogni domenica, se vuoi leggere gli arretrati puoi trovare le ultime uscite qui.