Gigi e Massimo contro Bruce Lee (o quasi…)

Bruce

Lo so, il titolo sembra un po’ Ciccio e Franco contro Maciste, ma questa vi assicuro è una storia vera…

Nel mio Elvis è vivo! mi sono occupato della strana morte di Bruce Lee, ma quando ho scritto il libro non avrei mai immaginato che insieme al mio collega e amico Luigi Garlaschelli mi sarei trovato ad affrontare un suo emulo, un “vero” maestro di kung fu cioè che minacciava di stenderci a suon di invisibili “palle di energia”…

Su Youtube si può vedere il filmato del nostro incontro con il maestro, andato in onda nei mesi passati sul National Geographic. E’ uno spettacolo piuttosto istruttivo e divertente: il maestro getta a terra i suoi allievi semplicemente alzando una mano, quasi fosse Darth Vader reincarnato. Ma quando si trova di fronte il piccolo Garlaschelli sembra perdere ogni potere. Impagabile poi la spiegazione del fallimento: “Quell’uomo deve aver mosso la lingua o un alluce”. Diavolo d’un Garlaschelli!

Al di là di questo episodio, si sentono spesso raccontare di gesta strabilianti, al confine con il paranormale, messe in atto da specialisti di arti marziali. Scienza & Paranormale, la rivista del CICAP, se ne è occupata sul n. 60 sfatando tante leggende.

Ma c’è sempre qualche storia in più, qualche strano “fenomeno” che sembra lasciare ancora stupiti. Paolo Proietti mi ha scritto questa mail, che sembra un po’ lunga, ma che per chi è curioso di questi argomenti può essere interessante leggere fino in fondo. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano gli amici che ci leggono, in particolar modo quelli che si occupano (per professione o per diletto) di arti marziali (e so che ce ne sono diversi, tra i nostri lettori).

Buon giorno Massimo.
Ho avuto modo di vedere un filmato in cui, insieme, credo, ad un altro esperto del CICAP, mettevi alla prova le presunte capacità di un maestro di tecniche marziali di atterrare gli avversari senza toccarli mediante l’energia chiamata Ch’i.
Pratico tecniche marziali e yoga dal 1974 e ho avuto modo di studiare con maestri cinesi, giapponesi e tibetani e devo dire che, anche grazie alle quattro cose che ho imparato in questi anni, il risultato dell’esperimento non mi ha sorpreso per nulla.
Anzi non mi sarei sorpreso nemmeno se l’incontro tra quella specie di Bruce Lee ipervitaminizzato e il piccolo scienziato italiano si fosse risolto con un malore del marzialista.
Il colpo a distanza è uno dei miti delle cosiddette Arti marziali.
Negli ultimi cento anni sembra che due sole persone siano riuscite a fare qualcosa del genere: il Maestro Ueshiba, fondatore dell’Aikido, e il maestro Egami, un karateka con l’animo dello sperimentatore.
Per quanto riguarda il primo, guardando con attenzione le foto e i filmati che ne testimoniano le imprese e leggendo le cronache delle sue esibizioni, è evidente che non si tratta di eventi sovrannaturali: in realtà Ueshiba non atterrava gli avversari senza toccarli, ma li sfiorava nel punto giusto, nel momento giusto, con l’intensità giusta.
E’ l’evoluzione della tecnica delle porte aperte di Charlie Chaplin.
L’idea è quella dell’energumeno che si lancia con tutto il suo peso contro una porta per sfondarla: basta aprire la porta al momento giusto per far cadere rovinosamente a terra l’assalitore.
Basta un piccolo esperimento per capire di che si tratta: mettiti dietro una persona e con la mano destra spingi la sua spalla destra verso sinistra.
Chiedile di resistere con tutta la sua forza, quindi togli di colpo la mano destra e sfiora con un dito della mano sinistra la sua tempia sinistra: 9 volte su dieci il tuo “avversario” cadrà a terra.
L’Aikido di Ueshiba si basa su questa tecnica, portata a livelli di assoluta maestria e su una serie di trucchi, assai simili a quelli di illusionisti e prestigiatori, che fanno parte comunque della tradizione delle tecniche marziali cinesi e giapponesi.
Probabilmente Ueshiba era un grande esperto di heido, la regina delle tecniche marziali giapponesi: la via della strategia.
Per quanto riguarda Egami il discorso è diverso.
E’ morto a 50 anni, mi sembra, stremato dall’intensità degli allenamenti a cui si sottoponeva.
A parte certi suoi studi sul “magnetismo terrestre” abbastanza discutibili sembra che la sua capacità di colpire a distanza fosse dovuta a una forza e una velocità inimmaginabili.
Secondo alcuni testimoni era lo spostamento d’aria che colpiva gli avversari: in pratica, Egami avrebbe colpito così forte l’aria da produrre una ventata… abbastanza poco credibile ma anche qui, comunque, non sarebbe niente di paranormale.
Non esistono, a quanto so io, testimonianze video di atterramenti a distanza, ma dovrebbe esserci un filmato (ho visto una sequenza di foto) in cui Egami coglie al volo una freccia scagliata da una ventina di metri.
Per tornare a noi il Bruce Lee ipervitaminizzato si muoveva in maniera abbastanza scomposta e i suoi gesti non ricordavano nè quelli di Ueshiba nè quelli di Egami.
Erano invece abbastanza simili alle manovre con cui gli insegnati di Chi kung, una ginnastica terapeutica conosciuta in occidente sin dal XVII° secolo, cercano di far percepire agli allievi l’energia chiamato CH’I (Ki in giapponese).
Il maestro orientale non avrebbe mai e poi mai potuto abbattere lo scienziato italiano perchè evidentemente la sua tecnica si basa su un trucco, un trucco che davanti a un avversario che sta immobile, afferma di non credere assolutamente all’energia Ch’i e si concentra sulla sua posizione non può riuscire.
Probabilmente l’orientale del filmato ed il suo emulo americano disorientano l’avversario facendogli percepire qualcosa che non fa parte della sua esperienza sensoriale.
Il pranoterapeuta la usa per convincere il paziente delle proprie capacità curative, nel nostro caso invece, in virtù dell’abbigliamento e della postura del corpo si vuol far credere di essere in grado di emettere misteriose energie distruttive.
Il ki dello scienziato era più forte del ki del marzialista, avrebbe detto Ueshiba.
La cosa sarebbe cambiata, probabilmente se lo scienziato avesse tentato di attaccare il marzialista: con ogni probabilità si sarebbe trovato schiena a terra senza nemmeno rendersene conto.
Detto questo mi sembra che dal filmato trapeli l’idea della suggestione come possibile spiegazione degli atterramenti a distanza: gli allievi, in pratica, si sarebbero buttati a terra da soli.
Ma io ho dei dubbi in proposito.
Certo, il potere della suggestione fa parte delle tecniche marziali orientali, ma pure, soprattutto lavorando con un maestro giapponese, attore di teatro No, ho avuto modo di percepire con grande chiarezza quella roba strana che è il Ch’i.
Nonostante la mia preparazione scientifica (sono un chimico) non sono riuscito a spiegare certi fenomeni che forse tu avresti maggiori possibilità di indagare.
C’è un esercizio divertente, che una volta ho proposto anche a Silvano Fuso, che 9 volte su 10 provoca delle reazioni molto particolari e, per me inspiegabili.
Se hai voglia provalo e se hai tempo scrivimi il tuo parere:
In posizione eretta e rilassata (la posizione più ergonomica possibile) massaggio le mani per un minuto circa, facendo attenzione a rilassare molto le spalle.
Poi scrollo mani, avambracci, braccia per un altro minuto.
Mi fermo e concentro l’attenzione sulla circolazione del sangue nelle dita delle mani.
A questo punto ecco il “trucchetto” (non so come altro chiamarlo). Inspirando immagino che le ossa delle mani (visualizzate con la maggior precisione possibile) vengano compresse, espirando immagino che si espandano liberando per esempio vapore o energia o qualche forza misteriosa come nei cartoni animati di Dragon Ball.
Conto i cicli respiratori.
Dopo un numero di respirazioni stabilito in precedenza (nel taoismo si usano multipli di 9 fino a 108, ma anche se si contano 25 o 74 respirazioni non succede niente…) si alzano delicatamente le mani e si mettono davanti allo stomaco con i palmi rivolti uno verso l’altro a una distanza di una decina di cm.
A questo punto inspirando allontano leggermente le mani l’una dall’altra per poi riavvicinarle durante la espirazione.
Le sensazioni che si avvertono, 9 volte su dieci sono: un calore che sembra anomalo, seguito dalla sensazione di formicolio, dalla puntura di spilli (soprattutto al centro del palmo e sui polpastrelli) fino ad avvertire un qualcosa di solido e appiccicoso.
In qualche maniera credo che sia un fenomeno legato alla sensazione dell’arto fantasma.
Va beh scusa per il tempo che ti ho rubato.
Buon lavoro,
Paolo Proietti

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60 risposte

  1. Caro Vitti William, che insegni kung fu e quindi sei di parte, se ti fossi documentato meglio avresti scoperto che l’aikido deriva dall’aikijutsu, a sua volta derivato dal jujutsu, a sua volta dal sumo, a sua volta dall’o-zumo… che poi abbia molte cose in comune con il tai chi, è evidente. Ma per risalire al Chi, dovremmo andare indietro sia geograficamente sia nei tempi, trovando contatti con lo yoga, il prana e via dicendo. A questo punto la ricerca potrebbe proseguire.

  2. Anton, lascia perdere quello che hai letto sui siti citati, sono forum spesso gestiti da incompetenti in materia. Non esiste alcuna disciplina marziale superiore, ma solamente praticanti superiori ad altri. Ti potrei citare tanti atleti del passato che hanno fatto parlare della loro disciplina in seguito ad esibizioni sorprendenti e incontri vinti. Ciò non dimostra la superiorità dell’arte marziale, ma dell’uomo che la pratica.
    PS – Di quale lottatore di inizio secolo parli? Sono assolutamente sicuro che ti sbagli sulla vicenda di Jigoro Kano. Il professional wrestling, o “puroresu” , o “resuringu” ecc. (lo stesso dicasi per il “basebaru” o baseball e altri sport made in USA) è diventato popolare nel Sol Levante solo con l’invasione americana della seconda guerra, e non prima.

  3. Beh, se posso, dico anche la mia opinione, visto che ho trascorso quasi 40 anni studiando le arti marziali orientali e occidentali. Le varie storie sparate sul C’hi, prana ecc. sono tutte buffonate o quasi. Sono solo leggende metropolitane che esistevano allora in Oriente ed oggi esistono pure in Occidente. Trasferimento di cultura e pure di fesserie. Di positivo posso solo dire che attraverso il potere della suggestione alcuni “maestri” sono riusciti a curare giovani affetti da depressione, anoressia -o da altre da malattie di tale genere-, invogliandoli a migliorare la condizione fisica attraverso la pratica ginnica quotidiana e l’esercizio spirituale. In pratica, hanno operato come psicologi. Questa è l’unica cosa positiva. Credere nelle parole di una persona di cui ti fidi e che ti ha colpito per la sue dimostrazioni quasi “paranormali” ti regala speranza. Può regalarti anche la vita. Sentirsi raccontare cose fantastiche, vedere le dimostrazioni acrobatiche di alcuni maestri, tecniche circensi che stanno tra l’illusione e la fisica più elementare, non può non affascinare anche il più esperto e intelligente dei praticanti. Dico questo perchè, a distanza di tanti anni, mi affascina ancora vedere esercizi banali come quello dell’acchiappare o spezzare le frecce scagliate da un arciere (che tira all’altezza della spalla e all’esterno, mai di fronte!), o del samurai bendato che affetta ananas, carote e zucchine con una katana, del bonzo che cammina sulle braci, del monaco che si sbatte un mattone sulla testa, del fachiro che si trapassa il corpo con aghi e spade ecc., esercizi visti milioni di volte ed effettuati da esperti individui per dimostrare la loro miracolosa energia, i poteri di un essere soprannaturale. Fintanto che lo fanno gratuitamente e per diletto, a mo’ di spettacolo, o che operano nel bene, aiutando disinteressatamente la gente (malata), non posso che sostenerli. Nel momento in cui operano quell’inganno a scopo lucro, dopo aver raccontato cose impossibili, o rasentano l’illecito, non posso che disprezzarli e riconoscerli solo come volgari ciarlatani. Diffidate sempre di coloro che, dopo essersi esibiti in dimostrazioni alla harry potter pretendono da voi soldi, illudendovi di darvi poteri che invece non possono darvi. Ignorate completamente tali individui.

  4. In linea di principio sono d’accordo con te. Dal punto di vista dello scontro fisico credo che un buon boxer o praticante di muay tai possa facilmente mettere al tappeto un esperto di kung fu.
    Il mio interesse è per la parte esoterica del kung fu, per quei maestri che qualcuno sostiene essere in grado di azioni fuori dal comune (levitazione ecc)… Ovviamente chi è in grado di azioni del genere non abbisogna di testare la sua forza con altrti esperti di arti marziali.. e visto che a determinati livelli non c’è bisogno di mostrare le proprie capacità agli altri, noi “comuni mortali” restiamo col dubbio se efefttivamente esistano “super uomini”…

  5. Ok, seriamente ora, io sono parecchio scettico su molte cose che vengono dette a riguardo delle cosiddette ‘arti marziali tradizionali del’oriente’. La ragione principale non é tanto la mia personale esperienza, che é limitata e non puó certo bastare a dare un giudizio complessivo. Piuttosto, viene dalle informazioni che ho accumulato, specialmente su Internet: quasi ogni volta che questi ‘artisti marziali tradizionali’ (esperti di kung fu, karate, tae-kwon-do etc) si sono incontrati (o meglio scontrati) in DOCUMENTATE sfide con praticanti di discipline meno esoteriche (quali boxe tailandese o wrestling), sono stati sconfitti in maniera umiliante. Posso provvedere qualche link se siete interessati, ma non é difficile per chiunque trovare queste informazioni: basta ‘googlare’ ‘kung fu vs muay tai’ o ‘ TMA vs MMA’, o anche andare sul sito di Bullshido. Ora, c’è chi potrà obiettare che le arti marziali (contrapposte agli sport da combattimento) non hanno lo scopo di insegnare a fare a botte, ma hanno fini piu´nobili ecc. Tuttavia, non è cosí che vengono presentate, e del resto si chiamano ‘marziali’ per una ragione. Ora, quando leggo che fin dagli anni venti vari maestri di kung fu si sono recati i Tailandia e sono stati distrutti da pugili locali; o quando vedo le sfide su ‘YouTube’; oppure quando sono venuto a sapere che un lottatore americano si è recato in Giappone all’inizio del secolo e ha battuto i più grandi esperti di Judo della scuola di Igoro Kano (e in conseguenza il wrestling occidentale è diventato popolarissimo in Giappone, mentre da noi successivamente si sono diffuse le arti marziali orientali soprattutto grazie all’alone di misticismo e mistero che le circonda), ebbene, dopo tutto questo non posso non esprimere un profondo scetticismo. Purtroppo, tutte le volte che ho esposto questi fatti sono stato (verbalmente) attaccato con ferocia da vari appassionati di arti marziali tradizionali, che sembrano difendere la presunta efficacia delle loro discipline con uno zelo religioso. Spero di non incontrare la stessa reazione su questo blog.

  6. Torno ad insistere su questo video…che ne pensate? Credete sia solo opera di un buon prestigiatore? O dobbiamo pensare che forse questo uomo riesc ad esprimere delle potenzialità latenti in tutti noi??

  7. La cosa piú scioccante riguardo al Kung Fu é che Bruce Lee era per un quarto tedesco (la nonna era tedesca). Una mia conoscente cinese ha quasi avuto un colpo apoplettico quando glielo rivelato!

  8. Salve a tutti,
    il confine che divide il paranormale dal normale è molto sottile…Tuttavia credo che qualsiasi fenomeno, per quanto suggestivo sia comunque spiegabile anche se spesso si deve ricorrere ad ipotesi che trascendono la nostra esperienza sensoriale…
    Mesi fa mi sono recato a Roma per intervistare un maestro di kung Fu di cui ometto il nome per il rispetto della privacy, il quale sosteneva di poter resistere vari minuti attaccato a degli elettrodi collegati ad un generatore di corrente per 220 watts. Pazzesco!Incuriosito l’ho raggiunto nella sua palestra e dopo le spiegazioni di rito su cosa è il kung Fu e l’energia Qi, il maetsro si è prodotto in questo esperimento di “controllo della corrente elettrica”. Il mio compito era quello di alzare la corrente tramite il generatore e portarla fino alla soglia della sopportazione del maestro.
    Bè con mio grande stupore i sifu ha resistito attaccato agli elettrodi per più di cinque minuti, ad un voltaggio di 175 watts. Io stesso mi sono preso la briga di toccarli per un istante per verificare se non si trattasse di una bufala e mi son preso una bella scossa…
    Alla soglia dei 175 watts il maestro con la mia collaborazione ci è arrivato in modo progressivo, tuttavia ci è arrivato! In condizioni più rilassate il diretto interessato sostiene di poter resistere ad un voltaggio di 220 watts.
    Dopo questa dimostrazione mi ha parlato di un uomo, tal John chang, in grado di azioni fuori dal comune come incendiare un giornale sfiorandolo semplicemente con la mano, accingendo alla propria energia interiore che nei “comuni mortali” è latente perchè non sviluppata. Lui stesso è stato da John Chgang in Cina, il quale toccandolo con la mano in vari punti del corpo lo faceva muovere come una bambola… Su you tube gira un video di John Chang.
    Che ne pensate?

  9. salve io faccio kung fu da qnd avevo 6 anni e adesso ne ho 15 cioè da 9 anni…alex vorrei capire chi intendi per personaggio del film se intendi bruce lee stai sbagliando via perchè bruce lee non è un buffone ma un mito perchè lui è morto per il kung fu lui è morto perchè i cinesi non volevano che insegnasse il kung fu a noi bianchi e a quelli di colore quindi lui non è un buffone perchè se era un buffone dal momento che la mafia cinese lo riccattò lui si poteva anche arrendere e invece non la fatto quindi se te per buffone intendi bruce lee stai sbagliano caro alex… e poi la gente che dice che ha visto bruce lee vivo sono solo cagate bruce lee è morto durante un film e se nn mi sbaglio quel film è dalla cina con furore oppure l’ ultimo combattimento di chen… se avete sky vi vorrei invitare a vedere ” extra bruce lee: operazione drago” e alla fine del “documentario2 vedrete mentre bruce lee viene sparato…scusate per il tempo che vi ho rubato. tanti saluti a tutti

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