I visitatori più attenti di questo blog ricorderanno il lavoro dell’amico e collega Luigi Garlaschelli sulla “spada nella roccia” appartenuta a S. Galgano. Oggi, esce in italiano un suo articolo che raccontava tutta la storia: a pubblicarlo è Terre di confine e lo potete leggere direttamente qui. E per chi poi vuole approfondire, sul sito di Garlaschelli si trova tutto il necessario.
3 risposte
Mi chiedo se siano stati mai effettuati esami sulla composizione della roccia nella quale è infissa la spada in questione. E’ possibile escludere che si tratti di materiale cementizio che – una volta solidificato attorno alla spada – ha assunto l’aspetto di una roccia calcarea? Le analisi del Prof. Garlaschelli hanno fornito risultati molto interessanti ma, purtroppo, ancora parziali per la soluzione delle questioni che restano alla base del “mistero”.
E’ vero, Paola, il posto è straordinario: sembra uscito dritto dritto dalle saghe di Re Artù…
Grazie per il link all’articolo di Garlaschelli! Io amo particolarmente la leggenda di San Galgano e l’eremo di Montesiepi avendolo visitato (per puro caso!) in viaggio di nozze nel 1990… allora non c’era ancora la cupoletta di plastica a proteggere la spada, e devo dire che vederla così dal vivo ci colpì particolarmente! Ancora oggi, quando vado in Toscana (la famiglia di mio marito è di quelle parti) non perdo occasione di visitare l’eremo e l’abbazia, e consiglio a tutti di andarla a vedere.