Avete presente quando certi ipnotisti da palcoscenico stendono una persona rigida tra due sedie, sostenendo che si tratta di “catalessi”?
Da noi, era un numero reso celebre in televisione da Giucas Casella, che poi saliva anche in piedi sul povero volontario. Ma c’è una spiegazione?
La questione è controversa. Per catalessi si intende uno stato fisiologico in cui il soggetto che vi viene posto da un ipnotista sarebbe incapace di contrarre volontariamente i muscoli, che rimarrebbero dunque tesi nello stato in cui si trovano o in cui vengono posti.
Tipica dimostrazione di catalessi sarebbe, come si diceva, il cosiddetto “ponte catalettico”, in cui una persona, con la testa poggiata a una sedia e i piedi su un’altra, rimane rigida e può sopportare su di sé il peso di un’altra persona.
Si tratta, in realtà, di una dimostrazione molto frequente negli spettacoli di imbonitori e ipnotisti da teatro ma che non richiede alcuno stato catalettico: è la semplice tensione muscolare a permettere, a chiunque desideri provarlo, di mettersi “a ponte” tra due sedie.
Per approfondire, a questo link un testo di Herbert L. Flint, ipnotista da palcoscenico, dove trovate questa e altre dimostrazioni ammantate di pseudoteorie sulla mente umana.
Già, ma tecnicamente come funziona? È molto semplice: ci si stende su tre sedie e si irrigidisce il corpo tendendo i muscoli. Poi qualcuno toglie la sedia di mezzo e si rimane tesi tra le due sedie agli estremi: sembra solo impossibile, è invece alla portata di chiunque non abbia problemi di salute.
Ancora qualcuno pensa sia impossibile? C’è solo un modo per scoprirlo: provare…
Massimo Polidoro
Scrittore, giornalista e Segretario del CICAP, è stato docente di Metodo scientifico e Psicologia dell’insolito all’Università di Milano-Bicocca. Allievo di James Randi, è Fellow del Center for Skeptical Inquiry (CSI) e autore di oltre 40 libri e centinaia di articoli pubblicati su Focus e altre testate. Rivelazioni e Il tesoro di Leonardo sono i suoi libri più recenti, mentre Il passato è una bestia feroce è il primo thriller di una nuova serie. Si può seguire Massimo Polidoro anche su Facebook, Twitter, Periscope, Google+, Instagram e attraverso la sua newsletter (che dà diritto a omaggi ed esclusive).
2 risposte
Salve
ho provato due volte a iscrivermi alla newsletter, ma finora non ho ancora ricevuto la mail di conferma.
C’è qualche problema?
Grazie
Federico, prova a controllare che la mail di conferma non sia finita nella casella di Spam, Forum o altro. A volte succede.