Mi scrive Marilena: «Salve, volevo scriverle per inviarle una foto che ho scattato ieri, 7marzo 2009 sul fiume Po, è un’impronta di un’animale (credo) ma a mio avviso enorme…»
Marilena mi ha spedito l’immagine:
L’impronta è molto bella e chiara e si vedono le unghie (4?). Poiché dal contesto mi sembrava difficile capirne le reali dimensioni, ho chiesto se per caso avesse anche una foto dove si vede qualcosa con cui confrontarla: una moneta, una matita o una scarpa.
«Ne ho scattate altre 2» mi ha scritto ancora Marilena, «ma non ho pensato ad avvicinarci qualcosa di mio per rendere l’idea della dimensione. Ma ad occhio e croce poteva essere larga intorno ai 15-20cm. circa! La foto sicuramente è quella di un animale ma visto le dimensioni reali non riuscivamo a capire di quale animale si trattasse».
Poi, però, Marilena è tornata sul posto. «Sono andata a vedere se l’impronta c’era ancora, dopo 10 gg. non potevo pretendere molto, ho comunque fatto delle altre foto….so, che non rendono più di tanto….le invio ugualmente….la scarpa di fianco è della mia bambina, ed è un 28 di piede, mi faccia sapere….grazie!»
Ho chiesto ancora a Marilena lumi sul luogo in cui è stata scattata la foto (magari dalla zona – sembrerebbe una spiaggia o il greto di un fium – è più facile intuire che tipo di animale sia) e appena mi risponde ve lo farò sapere. In ogni caso, so che il blog è frequentato anche da studiosi di animali e relative impronte che, molto probabilmente, hanno già capito chi ha lasciato questa impronta. E’ così?
Aggiornamento ore 10.00:
Marilena mi ha già risposto: «Il paese si chiama Roccabianca, in provincia di Parma e il luogo e vicino al fiume Po». E mi ha mandato un’altra foto, dove quel che resta dell’impronta è vicina a una moneta da 50 centesimi:
Aggiornamento 20 marzo:
Qui sotto la fotografia cui fa riferimento Lorenzo Rossi nel suo Commento più sotto:
0 risposte
sono due impronte di due cani una sopra l’altra….
Sono 2 impronte sovrapposte.
grazie infinite a tutti per averci dato delle spiegazioni sull’impronta, un grazie in particolare al dott. Massimo Polidoro!