Per tutti coloro che mi hanno più volte chiesto chiarimenti sulla PNL, cioè la “programmazione neuro-linguistica”, una controversa tecnica psicologica di cui si parla spesso senza sapere esattamente quali siano (se ci sono) le sue basi scientifiche, segnalo l’uscita del numero 3 di Query (la rivista del CICAP) che dedica uno speciale a questo argomento.
Per introdurvi al numero (che potete richiedere qui in versione cartacea, oppure leggere anche online sottoscrivendo un abbonamento a CICAP-Extra) riproduco di seguito l’editoriale del direttore di “Query” Lorenzo Montali:
«La copertina di questo numero, curata dal professor Sergio Della Sala dell’Università di Edimburgo, è dedicata alla PNL. Si tratta di un argomento di cui volevamo occuparci da tempo e per diverse ragioni. La prima ha a che fare con alcune delle promesse con cui la PNL viene spesso presentata, per esempio che insegni a ‘leggere’ nel pensiero degli altri o a convincere un interlocutore a fare ciò che desideriamo inserendo nella nostra comunicazione dei messaggi nascosti. Si tratta di temi interessanti per chi, come il CICAP, si occupa di manipolazione e autoinganno e di come questi due processi possano portare le persone a convincersi di aver assistito a un autentico fenomeno paranormale. La seconda ragione è legata al successo commerciale della PNL, in termini di corsi e pubblicazioni. Volevamo capire se questo successo era un indicatore del reale valore della PNL o se, come accade con molti fenomeni ‘di confine’, era piuttosto spiegabile riferendosi al fatto che essa offre una risposta semplice e facilmente fruibile a un bisogno e a un desiderio diffuso. Un’ultima ragione è che in Italia non ci sono pubblicazioni che presentino un’analisi indipendente e critica delle affermazioni della PNL e questo ci sembrava un vuoto importante da colmare.
«Come vedrete, una delle ragioni che rende difficile questo lavoro di analisi è che non esiste una sola versione di cosa sia e di come funzioni la PNL. Il proliferare delle scuole e dei libri, decine anche solo in italiano, rende evidente le differenze che esistono in questo ambito. Un’altra difficoltà è che molti dei concetti usati in questo settore sono del tutto sconosciuti per chi si occupa professionalmente di psicologia, nell’ambito della ricerca o della pratica clinica, nel senso che non se ne trova traccia nelle riviste scientifiche o nei manuali universitari di psicologia su cui i professionisti si formano.
«A questo punto non resta che guardare a quali sono le prove che gli stessi cultori della PNL portano a sostegno delle loro affermazioni e anche in questo caso, come leggerete, i problemi non mancano».
Per saperne di più e per acquistare il numero 3 di Query (o abbonarsi alla rivista).
21 risposte
Salve. Leggo ora questi commenti. Concordo con quello di Nicola del 10 dicembre 2010. Chiunque promette miracoli non può essere preso sul serio; e questo riguarda anche qualsiasi ambito professionale e lavorativo. Chi lavora seriamente, con criterio e coscienza però, ha il pieno diritto di essere rispettato e valutato adeguatamente e un’intera categoria non può essere valutata solo tramite alcuni rappresentanti della stessa. E questo vale indistintamente per psicologi e operatori pnl; o no…?