Mi scrive Nicola: «Gentile Massimo Polidoro, sono Nicola di Verona. Gradirei ricevere un tuo parere su una disciplina oggi molto in voga: la Programmazione Neurolinguistica (PNL). Essendo tu psicologo e docente avrai certamente competenza in merito alla questione. Pe me è molto importante, e ti spiego perchè. Di professione (precaria) sono pedagogista- formatore e tengo corsi di formazione presso vari enti. Anni fa partecipai ad un master in PNL e la cosa mi entusiasmò moltissimo. A tutt’oggi la uso e la insegno in aula. Ora sto frequentando il secondo anno del corso di laurea in Scienza e Tecnica di Psicologia Cognitiva applicata, a Rovereto (TN). Approfondendo gli studi in ambito neurofisiologico, ho cominciato a pormi qualche domanda sulle reali basi scientifiche della PNL. Inoltre tali dubbi mi hanno determinato una sorta di ‘crisi di identità’ professionale. Per tale motivo mi sono rivolto a te. Ho inseguito (e insegnato) solo fumo, finora? Ho anche un’altra domanda: come fai ad essere così organizzato nella tua vita, e riuscire a scrivere tanti libri? Io vorrei scrivere un libro da anni, ma continuo a ‘non trovare il tempo’. Con ammirazione e stima».
Ringrazio Nicola per la mail e per i gentili apprezzamenti. Parto dalla fine: davvero sono così organizzato? A me sembra sempre di non avere mai il tempo per fare tutte le cose che vorrei… Scherzi a parte, scrivere è diventata ormai da anni la mia professione, quindi sarebbe davvero preoccupante se non riuscissi a trovare il tempo per farlo.
Per quanto riguarda la PNL è uno di quegli argomenti che da tempo vorrei approfondire ma (ecco un bell’esempio) non sono ancora riuscito a trovare il tempo per farlo come vorrei. Da quello che so, finora, è che le tecniche sembrano funzionare e certamente in tanti ne traggono beneficio. Nel mondo scientifico, però, vedo che è la parte teorica a sollevare molti dubbi. Sembra che i modelli psicologici proposti dai “creatori” di questa disciplina abbiano poca credibilità scientifica. E studiando neuroscienze, ora forse te ne stai accorgendo anche tu. Se fai un salto qui, puoi trovare alcuni dei dubbi a cui mi riferisco.
Conto comunque di tornare presto sull’argomento. Non ora, ahimé, sono in piena revisione del prossimo libro e le giornate scorrono via troppo in fretta, la data di consegna si avvicina sempre più… Ah, come vorrei essere più organizzato!
4 risposte
A tutti coloro che sono interessati l’argomento, segnalo l’uscita del numero 3 di Query, la rivista del CICAP, dedicato proprio a un esame scientifico della PNL: http://www.cicap.org/new/query.php?id=103
Anche questa storia non è molto edificante per Bandler, uno dei fondatori della PNL.
http://www.american-buddha.com/bandler.method.htm
Comunque di scientifico sembra essereci ben poco. Tutto ciò appare come una nascita di nuove forme religione che prometono il paradiso in terra: soddisfazione, miglioramenti, successo, appagamento. Se poi si guarda la pimamide di Maslow alla fine c’è sempre un nuovo bisogno da soddisfare; un nuovo paradiso da raggiungere. Forse il successo di certe tecniche è da cercare nella continua e persitente insoddisfazione della specie umana (o almeno di una sua parte).
Non sono mai entrato nel merito tecnico-specifico del PNL, tuttavia mi sento di ricordare che: se perfino l’autosuggestione e dunque tutti i placebi a base d’acqua, spettacoli e parole cariche d’enfasi riescono a sortire effetti concreti (vedi malanni/guarigioni psicosomatiche) perchè non anche il PNL?
Il problema credo sia capire se questa sua azione è positiva o meno… e se lo è in che termini e in quali casi.
Sostanzialmente però, ripeto, a quanto pare qua funziona anche “ciò che non funziona”.
Non è per citare in ballo l’anarchismo epistemologico di Fayerabend (che tra l’altro io intendo più come pluralismo anzicchè anarchismo). Credo più semplicemente che così come non esistono effetti senza cause non esistano nemmeno effetti senza conseguenze.
E poi dicono delle premonizioni…
Io non avevo mai sentito parlare di questa disciplina, e proprio stamattina un mio amico me ne ha parlato. Lui è proprio impallato e mi ha più o meno spiegato di che cosa si tratta.
All’inizio sembrava interessante, poi quando mi ha detto alcune cose, mi è sorto il dubbio che questa disciplina fosse un pseudoscienza, soprattutto dopo che mi ha detto che alcune persone sono guarite dal cancro e che è possibile non prendersi mai l’infuenza basta volerlo.
Mi ha anche parlato dei corsi che vengono fatti per creare la professione di Neurolinguistica, e quando ho letto certe cifre (3000 euro e più), il mio scetticismo è salito al livello di allarme rosso 🙂
Questo mi è successo stamattina.
Dicevo delle premonizioni: oggi apro il blog di Massimo che non aprivo da qualche giorno e.. tac! Ecco un bel post proprio sul PNL!!!
Che coincidenza! 🙂
ah Massimo: tanto per aggiungere una coincidenza alla coincidenza, oggi sull’autobus leggevo il tuo libro ‘il sesto senso’ al capitolo dei sogni premonitori, nel paragrafo della casualità statistica. :))))