Si può “sentire” in anticipo il terremoto?

Eleonora mi scrive: «Qui a Perugia la nefastissima scossa delle 03:30 si è sentita forte e chiaro.  E’ durata tantissimo, la terra sembrava non voler smettere di tremare e mi ha fatto ricordare il forte terremoto notturno del Settembre del ’97 ed altre forti scosse notturne che sentii da bambina negli anni ’80 sempre qui a Perugia. Anche stavolta, come allora, mi è accaduto un fatto strano: mi sono svegliata da sola 5-6 minuti circa prima della scossa. Una sensazione strana: si è trattato di uno “strappo” improvviso, un secondo prima ero incosciente e un secondo dopo ero lucida come se non mi fossi mai addormentata. Nessun rumore particolare, nessun movimento inconsueto, silenzio perfetto e neanche un abbaiare di cani (abito praticamente in campagna), niente che giustificasse il risveglio improvviso: in un attimo ero tornata vigile e non avevo più sonno. Pochi minuti dopo arrivò la scossa. E’ la terza volta che mi succede! : la prima avevo circa cinque anni e mi svegliai da sola di notte poco prima di una forte scossa; nel ’97 mi svegliai allo stesso modo, improvvisamente, qualche minuto prima del famoso terremoto notturno precursore di quello che la mattina seguente avrebbe fatto crollare la basilica di Assisi….ed adesso questa! Forse si tratta solo di coincidenze, comunque qualcosa di spiegabile: una decina di anni fa era capitata la stessa cosa ad alcuni miei compagni di classe, quindi non sono la sola. Sai qualcosa di questo strano fenomeno?»

Visto che l’esperienza non è isolata, ma si è ripetuta con te e con altre persone, mi viene da pensare si tratti di una questione fisica e fisiologica. Vale a dire che probabilmente, tu e i tuoi compagni di classe avete avvertito già le primissime, deboli scosse che hanno anticipato quella più forte e potente. E sono state queste scosse ad avervi svegliato.

Un po’ come succede ai cavalli, alle galline, alle formiche o agli altri animali che si mettono in agitazione perché sentono queste scosse debolissime, che in genere gli uomini non sentono. Forse, voi le avete sentite perché molto giovani? (Come per gli ultrasuoni, che sentono i cani e i bambini fino a una certa età). O forse per via di qualche altro aspetto fisiologico da chiarire.

Ricordo un’esperienza simile, di apparente “precognizione” di un disastro, che mi aveva raccontato Randi tempo fa e che ho pubblicato nel mio Sesto senso. Per chi non l’avesse letto, la ripropongo di seguito perché comunque è attinente a questo discorso:

Il parapsicologo Charles Tart racconta nel suo libro, Altered States of Consciousness (1972), un episodio particolarmente suggestivo di premonizione telepatica:

«C’era un tempo, anni fa, quando ero molto scettico circa qualunque tipo di affermazione inerente il paranormale. Una delle cose che mi convinse che qualcosa di vero, invece, deve esserci è stata una strana esperienza che io stesso ebbi modo di vivere.

«C’era la guerra. Io ero a Berkeley, in California, e tutti facevano lo straordinario. Lavoravamo fino alle prime ore del mattino e la mia giovane assistente lavorò fino a tardi con me quella particolare sera. Alla fine ognuno tornò a casa a dormire. Il giorno seguente, arrivò tutta emozionata. Mi raccontò l’episodio che vado a esporvi. Come ho detto c’era la guerra e si lavorava fino a tardi. E’ naturale, quindi, che si fosse molto stanchi quando si tornava a casa e che si cadesse in un sonno profondo, in modo da riposarsi il maggior tempo possibile. La ragazza mi disse che durante quella notte si era svegliata all’improvviso sedendosi dritta sul letto, convinta che fosse successo qualcosa di terribile. “Avevo un presentimento terribile”, disse, ma non sapeva cosa poteva essere successo. “Saltai immediatamente giù dal letto e mi avvicinai alla finestra per vedere se poteva essere successo qualcosa come un incidente. Stavo giusto per allontanarmi dalla finestra, quando questa venne scossa violentemente. Non riuscii a capire cosa succedeva e tornai a dormire. Il mattino dopo accesi la radio”. Una nave carica di munizioni era esplosa a Port Chicago. Aveva letteralmente spazzato via Port Chicago. Rase al suolo l’intero paese e oltre 300 persone morirono. Nessuno seppe mai se si trattò di un incidente o di sabotaggio. Lei disse che aveva sentito il momento in cui tutte queste persone si spegnevano in questa potente esplosione. Come avrebbe potuto spaventarsi immediatamente, saltare giù dal letto, andare alla finestra, se solo in quel momento – da 35 miglia di distanza – l’onda d’urto raggiunse Berkeley e scosse la finestra?»

Era stata telepatia o la ragazza poteva aver saputo che era successo qualcosa in qualche altro modo? Ecco che cosa mi ha detto Randi:

«Quando sentii questa storia per la prima volta a una conferenza di Tart, pensai: “Qui c’è qualcosa che non quadra”. Così, mentre ascoltavo, scrissi su un foglietto un’annotazione e la feci vedere a un amico geologo che si trovava vicino a me. Lui sorrise, si alzò e uscì dalla sala. Quando tornò indietro, mi passò il biglietto su cui aveva scritto semplicemente: “8 secondi”. Sapete cosa gli avevo chiesto? Avevo scritto: “Qual’è la differenza nel tempo di propagazione, da una distanza di 35 miglia, tra l’onda d’urto che arriva attraverso l’aria e quella che arriva attraverso il terreno?” E il mio amico aveva risposto che era di 8 secondi.

«Dunque, 8 secondi prima che quella finestra si mettesse a vibrare, la ragazza era stata svegliata dallo scossone che tutta la stanza aveva ricevuto: non dall’onda d’urto dell’aria, ma da quella del terreno. Ricapitolando: l’onda del terreno che fece traballare il letto la svegliò, lei saltò giù dal letto, si avvicinò alla finestra, guardò fuori, non vide niente, fece per tornare a letto e improvvisamente i vetri si misero a tremare davanti a lei».

E voi che cosa pensate del caso di Eleonora? E se tra chi ci legge ci sono anche altri che hanno avuto un’esperienza analoga, scriveteci e raccontatecela qui sotto.

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