Per
difendersi dalle superstizioni
di
Tullio Regge
Introduzione
a Il sesto senso
Uno dei fenomeni sociali più preoccupanti emersi alla fine del millennio è il
proliferare incontrollato di superstizioni e credenze irrazionali in tutto
il mondo ma in particolare nelle nazioni più tecnologicamente avanzate.
In parte il fenomeno è catalizzato dall’uso spregiudicato e interessato
dei mass media da parte di ciarlatani e maghi di ogni tipo ma il mondo scientifico
deve pur riconoscere le proprie responsabilità: da sempre si è rinchiuso
in una torre d’avorio, ha usato un linguaggio da iniziati e ha disprezzato
il contatto diretto con l’uomo della strada. Non lamentiamoci se esiste
una vasto settore di opinione pubblica che ci è ostile ed è sordo
ai nostri appelli.
Folle sterminate credono fermamente nei fenomeni paranormali, un mondo a sé popolato
da strane e multiformi entità che ci mandano messaggi arcani, queste
folle seguono acriticamente una piccola ma agguerrita armata di cultori e profeti
improvvisati raramente disinteressati e troppo sovente alla caccia di sostanziose
parcelle. Forse l’uomo della strada è impreparato ma il fatto
sorprendente è che un titolo di studio e neppure una onorata e lunga
carriera scientifica proteggono dagli scivoloni. Tra i personaggi illustri
gabbati da maghi di grido abbiamo il frenologo positivista Cesare Lombroso,
il chimico Sir William Crookes ma anche Sir Arthur Conan Doyle, creatore di
Sherlock Holmes, il supersegugio.
Il ruolo attivo ed emergente dello CSICOP (Committee for the Scientific Investigation
of Claims of the Paranormal) negli USA e per quanto riguarda l’Italia,
del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale), è fatto
nuovo che comincia ad avere un profondo impatto sull’opinione pubblica.
Polidoro è uomo di punta del CICAP e conosce profondamente il fenomeno.
La citazione di un passo del grande matematico francese Henri Poincaré che
appare nell’introduzione è quanto mai appropriata, nell’oceano
di idiozie a cui si espone chi studia il paranormale potrebbe nuotare qualcosa
di veramente interessante, dobbiamo stare all’erta. La stessa definizione
di “paranormale” ha carattere storico. Alla fine del ‘700
i fenomeni elettrici erano considerati manifestazione del paranormale ma appena
fu accertata la loro reale consistenza dettero origine al più grande
sviluppo tecnologico e scientifico di tutti i tempi. Non possiamo “dispensarci
dalla necessità di riflettere”.
La riflessione presuppone una solida preparazione professionale: forse non
tutte le manifestazioni del paranormale sono frutto di un raggiro o di un caso
fortuito ma di certo quasi tutte lo sono per cui occorre sgombrare il più velocemente
possibile il campo dalle illusioni e dalla malafede.
In passato Polidoro si è occupato di svelare trucchi e tecniche usate
da praticoni di ogni tipo per simulare il paranormale; questo nuovo libro,
invece, illustra tutte quelle situazioni psicologiche insolite, le illusioni
e i trabocchetti che la mente può giocare a tutti noi e farci credere
che qualcosa di paranormale ci sta succedendo. Mi piacerebbe che questo libro
fosse letto e meditato non solamente dai pedoni ma anche e soprattutto dai
miei colleghi, potrebbero averne bisogno.
Tullio Regge
(Dall'introduzione
a Il
sesto senso)
|