home » indagini » Paul è morto? Lo ...

Paul è morto? Lo strano caso del doppio Beatle

Nel 1969 si diffuse la voce secondo cui Paul McCartney, il bassista del gruppo inglese dei Beatles, fosse in realtà morto nel 1966 e il suo posto fosse stato preso da un sosia! Si trattava di un'affermazione tanto incredibile quanto suggestiva: secondo alcuni, infatti, esistevano una serie di indizi e di tracce, nascoste nelle canzoni e nelle copertine dei dischi dei Beatles, che rivelavano l'incredibile verità.

La copertina di una rivista dedicata alla "beffa" di Paul McCartney
La copertina di una rivista dedicata alla "beffa" di Paul McCartney.


Canzoni in cui i Beatles superstiti suggerivano che Paul se n'era andato per sempre ma, ovviamente, non lo facevano in maniera spudorata, bensì inserendo doppi sensi, oppure veri e propri messaggi nascosti a volume basso oppure registrati all'incontrario. Ugualmente, nelle copertine dei dischi inserirono una serie di elementi che mettevano sempre in risalto la figura di Paul...

Fu una leggenda che a suo tempo fece "epoca" e che, in un certo senso, anticipò le atmosfere cospirazioniste del Codice Da Vinci: un complotto clamoroso per nascondere la reale fine di un personaggio universalmente noto; la ricerca di indizi in codice, nascosti in opere d'arte famosissime... Là, nel romanzo, la verità da scoprire è la sopravvivenza di Gesù Cristo e il suo matrimonio con Maria Maddalena; qui, più modestamente, è la morte di Paul McCartney e la sua sostituzione con un sosia.

Per me, che sin da bambino sono un ammiratore dei Beatles, è sempre stata una leggenda che mi ha affascinato moltissimo. Anche allora, come oggi con il Codice Da Vinci, non credevo che sotto sotto ci fosse realmente un fondamento di verità. Era però divertente, per qualche istante, chiedersi: "E se fosse vero?" e iniziare così per l'ennesima voltail gioco di ascoltare le canzoni all'incontrario (a rischio di rompere il giradischi!) e di scrutare la copertina di ogni disco con la lente di ingrandimento, nell'illusione di scoprire qualcosa che solo "pochi" potevano sapere.

A 37 anni distanza, quella leggenda è ancora qui con noi, nonostante le ovvie smentite del diretto interessato, che tutt'ora gira il mondo vivo e vegeto cantando quelle canzoni che nessuno tranne il vero McCartney avrebbe potuto comporre. E, in fondo, basterebbe questo a smentire i cultori della leggenda: che probabilità ci sono che al mondo siano esistite due persone, identiche come due gocce d'acqua, capaci di scrivere uno capolavori come All my loving, Michelle, Yesterday, Eleanor Rigby... e l'altro altrettanti capolavori, frutto dello stesso genio creativo, come Penny Lane, Lady Madonna, Hey Jude, Get Back e Let it be?

Per rendere partecipi anche voi del divertimento, ho dedicato all'argomento la seconda puntata del mio podcast, in cui riepilogo gli indizi più importanti, vi faccio ascoltare gli esempi sonori tratti dai dischi dei Beatles e... strimpello qui e là una tastiera per sottolineare alcune frasi musicali particolarmente interessanti per questa storia.

Intervisto anche Glauco Cartocci, che ha pubblicato sul caso un libro (Il caso del doppio Beatle, Edizioni Robin) e che ha gentilmente risposto alle mie domande. In particolare, quelle in cui mi chiedo chi potrebbe avere escogitato la beffa e perchè...

Le voci sulla mia morte sono oltremodo esagerate. Comunque, se fossi morto, sarei stato sicuramente l’ultimo a saperlo
«Le voci sulla mia morte sono oltremodo esagerate. Comunque, se fossi morto, sarei stato sicuramente l’ultimo a saperlo» Paul McCartney, da un’intervista a Life, 1969.


Per integrare ciò che ascoltere con i necessari elementi visivi, abbiamo preparato una galleria fotografica con i principali indizi presenti sulle copertine dei dischi.

Spero vi divertirete così come mi sono sempre divertito io.

A presto,
Massimo