Cronaca di una seduta spiritica

di Michele Scozzai

 


«C’è qualcosa di strano qui dentro, uno spirito indesiderato, una presenza demoniaca. Sento una mano gelida sul mio viso. Vattene, lasciami stare, non toccarmi...». E’ da poco passata la mezzanotte di venerdì 22 ottobre, e un temporale violento disturba il sonno di mezzo Friuli. La stanza buia al primo piano dell’hotel Felcaro, un palazzone nella campagna di Cormòns, a pochi chilometri da Gorizia, si illumina per qualche decimo di secondo, e l’immagine del giovane medium sospeso nel vuoto ammutolisce i partecipanti alla seduta spiritica. Lui continua a urlare, a chiedere aiuto. «Andate via, non intendevo interrompere il vostro riposo». Ma nessuno si muove, nessuno sembra disposto a sfidare le forze dell’aldilà. Quando poi torna il silenzio, pochi minuti più tardi, le luci si riaccendono e Massimo Polidoro, il sensitivo, è di nuovo lì, con i piedi per terra, le mani legate, la testa bassa. Tutto come prima, come se nulla fosse successo. Spettri e fantasmi, dopo una breve visita tra i viventi, se ne sono tornati al loro mondo.
Sembra un rito medianico azzardato, un imprudente contatto con una dimensione sconosciuta. Invece non si tratta che di un’illusione, una vera e propria chimera. Una perfetta messa in scena, che solo una telecamera all’infrarosso (capace di filmare anche al buio) avrebbe potuto dimostrare. Eppure chissà quanti ci sarebbero cascati. Potere della suggestione?
«La suggestione è una pericolosa trappola psicologica», dice Piero Angela che era, a Cormòns, uno dei partecipanti al terzo congresso nazionale del Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale (CICAP), un’associazione da lui fondata e che da quattro anni promuove accurate indagini sui fenomeni extrasensoriali. Insomma, una élite di scettici a prova di ectoplasma.
Un po’ come Massimo Polidoro, il medium della seduta, che in realtà è un prestigiatore prestato alla causa, che dal 1988 utilizza la sua arte per smascherare sedicenti maghi e veggenti. Oggi, dopo aver vissuto per oltre un anno in America in compagnia di James Randi, uno dei più famosi illusionisti del mondo, è uno dei responsabili del Comitato, per il quale cura anche una rivista quadrimestrale che si chiama Scienza & Paranormale.
Per un ristretto gruppo di ospiti, Polidoro ha ricostruito fedelmente una seduta medianica con gli stessi accorgimenti che già venivano usati nel diciannovesimo secolo. Trucchi eterni, banalissimi ma efficaci, impercettibili e sempre in grado di stimolare l’immaginazione della gente. Sono sufficienti due silenziosi complici vestiti di nero dalla testa ai piedi e, con l’aiuto del buio, il gioco è fatto. Sono loro che simulano le presenze spiritiche agitando delle piccole sfere fluorescenti, che parlano attraverso degli strani imbuti per rendere sinistra la propria voce. E tutto questo, senza che nessuno, tra il pubblico del Felcaro, si accorga di nulla.


Michele Scozzai

(Tratto da: Epoca, 9 novembre 1993)