Con Luigi Garlaschelli Avverbi Edizioni, 2001. 325 pag. brossura, €13,43
 
 

 

Investigatori dell'occulto

Dalle mani della pranoterapeuta si sviluppa un fluido magnetico talmente forte da riuscire ad attrarre anche oggetti di plastica... In un tranquillo appartamento si registrano improvvisamente presenze tanto inquietanti quanto inspiegabili...
È sufficiente un'occhiata ai giornali (e non soltanto a quelli sensazionalistici) per accorgersi che nel nostro Paese i fenomeni paranormali non mancano. Da una decina di anni però c'è chi li analizza e li verifica, sottoponendoli alle più scrupolose indagini. Ma qual è la strada giusta da seguire per far luce su un mistero?
II libro rivela, per la prima volta in Italia, tutti i segreti delle indagini sul mondo del paranormale. Con uno stile che non è quello del saggio "paludato", ma piuttosto di un affascinante romanzo d'avventura.

Dal prologo al libro:
La notte calda era illuminata dalla Luna piena. Le due figure che procedevano lungo la strada deserta si chiedevano se ciò avrebbe potuto influenzare la missione programmata per le ore successive.
- Sei sicuro di avere portato tutto? – chiese Massimo.
- Sì, ho fatto l’inventario prima di uscire – gli rispose Gigi. – C’è anche il visore agli infrarossi e il frustino da difesa in ferro.
- Addirittura!
- Be’…, non si sa mai!
I due giunsero finalmente di fronte a un alto cancello nero chiuso a chiave.
- Tieni un momento la borsa – disse Gigi, mettendosi a frugare in una tasca dello zaino che aveva con sé ed estraendone un grosso mazzo di chiavi.
- Eccole: mi hanno assicurato che con queste non avremo problemi.
Così dicendo infilò una delle chiavi nella serratura, tentando più volte di aprirla, ma senza esito; la chiave sembrava purtroppo girare a vuoto. – Lo sapevo che non poteva andare tutto liscio... avrei dovuto controllare se la chiave funzionava.
- Lascia provare me. – Anche Massimo si cimentò, senza però ottenere risultati migliori. Intorno a loro la strada era deserta: da quando l’avevano imboccata, soltanto un’auto l’aveva percorsa.
- Dopo aver aspettato tanto, non dovremo mica rinunciare a tutto per una chiave sbagliata! – osservò Massimo.
- Non abbiamo molte alternative.
- Perché non proviamo con i grimaldelli?
Gigi si chinò e prese una piccola torcia per osservare meglio la serratura.
- In effetti è un modello vecchio, una “Wally” a quattro denti; non dovrei avere problemi. Guarda se l’astuccio con i ferri è nella borsa, per favore.
Massimo porse all’amico una piccola busta di pelle nera, chiusa da una cerniera lampo. Gigi la aprì, fece scorrere le dita sulle diverse laminette di metallo, finché selezionò quella che faceva al caso loro.
- Attento che non passi nessuno. Sai, non vorrei finire sui giornali di domani per il motivo sbagliato. Va bene che stiamo aprendo un cancello di cui abbiamo la chiave, però… – Poi infilò il tensionatore nella serratura e con un altro grimaldello ricurvo cominciò a manovrare sui dentini. Un “clack!” finale fece capire che si era finalmente aperta.
I due avevano appena superato il cancello, quando videro un’auto della polizia sbucare in lontananza.
- Immobile in quest’angolo! – esclamò Massimo spingendo Gigi dietro un pilastro mentre la pattuglia passava loro davanti senza rallentare...

(continua qui)