la soluzione finale

La soluzione finale della questione ebraica (in lingua tedesca Endlösung der Judenfrage), ossia il genocidio di tutti gli Ebrei, fu una misura decisa il 20 gennaio 1942 a Wannsee (tribunale nazionale di Norimberga). La conferenza di Wannsee fu presieduta da Reinhard Heydrich e vi parteciparono funzionari delle SS e del governo, tra cui Adolf Eichmann e Roland Freisler.

AuschwitzIl termine fu coniato da Adolf Eichmann, un gerarca nazista che supervisionò la campagna di genocidio. Heinrich Himmler fu il principale architetto del macello che sterminò tre quarti degli Ebrei in Europa.

Il 31 luglio 1941, su istruzioni di Adolf Hitler, l'ufficiale nazista Hermann Göring ordinò al generale delle SS Reinhard Heydrich di "sottopormi appena possibile un piano generale del materiale amministrativo e delle misure finanziarie necessari per l'avanzamento della desiderata soluzione finale della questione ebraica".

I nazisti concentrarono la popolazione ebrea nei ghetti, e successivamente nei campi di concentramento, per aiutare nel loro sfruttamento e nel successivo sterminio. La conferenza di Wannsee, che ebbe luogo a Berlino, nella villa di Wannsee il 20 gennaio 1942, fu una discussione condotta da un gruppo di ufficiali nazisti per decidere la "soluzione finale della questione ebraica".

L'incontro è noto per essere stata la prima discussione della "soluzione finale" tra i leader nazisti. I verbali e le minute di questo incontro furono per di più trovate intatte dagli Alleati alla fine della guerra e servirono come importante prova durante il processo di Norimberga.

Gran parte del mondo dà al risultato della "soluzione finale" il nome di Olocausto, mentre molti ebrei e non preferiscono il termine ebraico Shoa, o "calamità", a causa delle origini etimologiche del termine 'olocausto', che significa 'offerta sacrificale completamente bruciata'.


Testo tratto da Wikipedia.org