Leonardo torna a Milano e sarà qualcosa di straordinario!

Grazie al fatto che l’Expo si terrà a Milano, da maggio a ottobre, il 2015 sarà anche l’anno… di Leonardo Da Vinci.

Il genio toscano, infatti, trascorse quasi vent’anni della sua vita (dal 1482 al 1499 e poi ancora dal 1507 al 1513) nel capoluogo lombardo. E poiché Leonardo è una delle figure italiane universalmente note, inevitabile sceglierlo quale uno dei simboli di Expo.

La meravigliosa "Dama con l'ermellino", conservata a Cracovia, tornerà finalmente a Milano in occasione della mostra dedicata a Leonardo.

Questo il motivo per cui quest’anno Milano ospiterà la più grande rassegna mai dedicata a Leonardo da Vinci in Italia. Allestita a Palazzo Reale, con l’apertura prevista per il 15 aprile (giorno del compleanno di Leonardo), la mostra a lui dedicata, e intitolata Leonardo 1452-1519, fornirà una visione dell’artista poco retorica e celebrativa, ma che attraverserà tutta la sua opera.

Ci saranno prestiti dai più grandi musei del mondo, arriveranno capolavori come la Dama con l’ermellino da Cracovia e la Belle Ferronnière dal Louvre che, insieme al Musico conservato alla Pinacoteca Ambrosiana, rappresentano i tre ritratti realizzati da Leonardo alla corte di Ludovico il Moro a Milano. I prestiti arriveranno anche dall’Italia, naturalmente, dal San Gerolamo dei Musei Vaticani alla Madonna del gatto da Brera.

Saranno riunite per la prima volta anche le sculture riconducibili a Leonardo, come il cavallo di bronzo di Budapest (che forse riflette il progetto per il mai realizzato monumento al maresciallo Gian Giacomo Trivulzio, figura del governo francese che si era insediato a Milano dopo avere scacciato gli Sforza) e l’angelo in terracotta del Louvre.

Poi, alcuni dei suoi codici originali, e oltre cento disegni autografi, insieme a un gran numero di opere d’arte come manoscritti, codici, incunaboli e cinquecentine.

Il lavoro di Leonardo, inoltre, sarà contestualizzato e avvicinato a quello di altri grandi, come Filippino Lippi, Botticelli, Lorenzo di Credi, Perugino.

Infine, il Cenacolo sarà presente con un’installazione video a grandezza naturale. Non si tratterà di quella spettacolare realizzata da Peter Greenaway, alcuni anni fa, e ospitata proprio a Palazzo Reale, ma comunque quest’ultima sarà recuperata e allestita nel cortile del Palazzo delle Stelline, a poche decine di metri in linea d’aria dal Cenacolo autentico, conservato a Santa Maria delle Grazie.

Sarà una mostra grandiosa e imperdibile, articolata in ben 12 sezioni: Il Disegno come fondamento; Natura e scienza della Pittura; Il Paragone delle Arti; Il Paragone con gli Antichi; Anatomia, fisiognomica e moti dell’animo; Invenzione e Meccanica; Il Sogno; Realtà e Utopia; L’unità del sapere; De coelo et mundo: immagini del divino; La diffusione e la fortuna: dai leonardeschi al Trattato della Pittura; Il Mito.

Davvero ogni appetito leonardesco potrà essere soddisfatto!

Vi invito sin d’ora a organizzarvi per visitarla ma, anche se non poteste, io ci sarò sicuramente e farò del mio meglio per raccontarvela.

Sono sempre curioso circa il fascino eterno esercitato dalla figura di Leonardo: se anche voi lo provate, mi raccontate con un commento qui sotto qual è la cosa più intrigante che vi colpisce di quest’uomo?


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Massimo Polidoro

Scrittore, giornalista e Segretario del CICAP, è stato docente di Metodo scientifico e Psicologia dell’insolito all’Università di Milano-Bicocca. Allievo di James Randi, è Fellow del Center for Skeptical Inquiry (CSI) e autore di oltre 40 libri e centinaia di articoli pubblicati su Focus e altre testate. Rivelazioni e Il tesoro di Leonardo sono i suoi libri più recenti. Il 3 marzo 2015 uscirà per Piemme il suo primo thriller: Il passato è una bestia feroce. Si può seguire Massimo Polidoro anche su FacebookTwitterGoogle+ e attraverso la sua newsletter (che dà diritto a omaggi ed esclusive).


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Una risposta

  1. Quello che mi ha veramente colpito di Leonardo è il fatto di essere un abile ingegnere, un abile pittore, uno straordinario inventore, il fatto che meticolosamente annotasse il suo lavoro forse proprio per tramandare il suo sapere…per questo lo trovo straordinario

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