L’Ordine degli Illuminati, fondato in Germania il 1 maggio 1776 da Adam Weishaupt, fu una società segreta che nacque sulla scia della Massoneria, a cui si contrapponeva. Scopo di questo gruppo costruire una comunità giusta all’interno di una società corrotta.
Nonostante l’ordine venisse represso nel 1784, e condannato a morte chiunque ne facesse parte, gli illuminati ebbero un potente impatto sul cospirazionismo perché diedero sostanza ai peggiori timori dei teorici del complotto.
«Precedentemente, i nemici delle società segrete non avevano mai asserito che un grande e universale complotto fosse alla radice di tutto» dice John Morris Roberts, storico a Oxford. «Ora questa divenne un’idea ricorrente e una chiave essenziale per l’interpretazione di molti eventi. Gli Illuminati furono l’unico esempio verificato di una società segreta all’opera per scopi sovversivi, ma confermarono e resuscitarono sospetti più antichi nei riguardi di sette e società segrete, soprattutto la Massoneria».
Gli Illuminati ispirarono una prima ondata di paranoia in America tra il 1789 e il 1799, quando alcuni teorici del complotto spinsero gli americani a credere che gli intrighi delle società segrete andassero riconosciuti come uno dei costanti pericoli di quell’epoca. Costoro attribuirono a esse nientemeno che l’obiettivo della distruzione dell’intera civiltà cristiana e ne fecero la chiave dei problemi del mondo.
Ancora nel 1968 era vivo in America il terrore nei confronti degli Illuminati. La John Birch Society, un’organizzazione di estrema destra, sosteneva pubblicamente che «gli Illuminati dirigono tutte le forze del male» e interpretò la Marcia dei poveri su Washington alla luce della presa della Bastiglia nel 1789. «Entrambi gli eventi» si leggeva in un bollettino della Society «sono stati pianificati dalla stessa stirpe di cospiratori, per scopi quasi identici».
Non deve quindi sorprendere se quella degli Illuminati è un’associazione tuttora molto temuta. Il televangelista Pat Robertson, che nel 1988 partecipò anche alle Primarie del Partito Repubblicano, affermò nel 1991 che «gli Illuminati non furono un movimento transitorio; la loro influenza ha continuato a riemergere fino a oggi». E i teorici del complotto li collegano a svariati eventi, come il tentativo di creare un governo unico mondiale, lo sviluppo del cristianesimo liberale e, naturalmente, l’assassinio di Kennedy…
(Continua su: Rivelazioni. Il libro dei segreti e dei complotti)
Massimo Polidoro
Scrittore, giornalista e Segretario nazionale del CICAP, è stato docente di Metodo scientifico e Psicologia dell’insolito all’Università di Milano-Bicocca. Allievo di James Randi, è Fellow del Center for Skeptical Inquiry (CSI) e autore di oltre quaranta libri e di centinaia di articoli pubblicati su Focus e numerose altre testate. Rivelazioni, il suo nuovo libro dedicato a complotti e segreti svelati, esce oggi 1° luglio per Piemme. Si può seguire Massimo Polidoro anche su Facebook, Twitter e Google+.
Una risposta
Mah!…Non la società degli illuminati ma il cartello delle grandi multinazionali esiste.
I piccoli bottegai si facevano concorrenza fra loro, ma le grandi multinazionali non fanno nemmeno finta!