Addio Martin Gardner: se ne va una leggenda

E’ stato Randi a dirmelo per primo: a 95 anni, ieri se n’è andato Martin Gardner. Una leggenda vivente ci ha lasciato. Gardner era un grande divulgatore (e ideatore) di matematica divertente, aveva curato per anni una celebre rubrica sullo “Scientific American”, scritto decine di libri in cui si occupava anche di smascherare presunti fenomeni paranormali, era stato con Randi tra i fondatori del Comitato americano omologo del CICAP e tante altre cose.

Avevo avuto la fortuna di conoscerlo una ventina di anni fa grazie a Randi. Gli avevo parlato al telefono in più di un’occasione, abbiamo continuato a scambiarci lettere (non e-mail, proprio lettere di carta) fino a qualche mese fa (lettere che lui ancora scriveva a macchina correggendole poi a mano riga per riga), ma non ci eravamo mai incontrati. Non amava viaggiare né tantomeno prendere l’aeroplano, così l’unico modo per incontrarlo era quello di raggiungerlo in Oklahoma doveva viveva. Non proprio una meta dietro l’angolo: bisognava andare appositamente per incontrare lui.

Quando aveva interrotto la rubrica che aveva tenuto sullo “Skeptical Inquirer” per vent’anni, il direttore della rivista mi aveva chiesto di “sostituirlo” (si fa per dire, ovviamente!). Da parte sua, Gardner aveva preso in simpatia la rivista “Magia” (che gli ha poi dedicato il numero 4) e mi aveva dato il permesso di riprendere quello che volevo dai suoi scritti (e me ne aveva pure girato qualcuno di inedito: pensate voi!). Non solo, aveva anche concesso al CICAP la possibilità di tradurre e ristampare alcuni suoi libretti perduti da anni, in cui svelava i trucchi di certi sensitivi “alla Uri Geller” fingendo fosse l’autobiografia di un sensitivo “pentito” (sono questi qui).

Qualche anno fa, la Hoepli mi aveva chiesto di scrivere una prefazione a uno dei suoi ultimi libri intitolato: “Scienza, imposture e abbagli”. Nella prefazione riportavo un aneddoto che mi aveva raccontato Randi e che vi ripropongo qui: «Ero a una conferenza della IBM» mi ha detto Randi «ed ebbi modo di parlare di Martin, raccontando qualcuna delle sue geniali intuizioni matematiche. Alla fine dell’incontro, fui circondato da un gruppo di persone che volevano sapere se “Martin Gardner” era una persona vera o il nome d’arte di un gruppo di scrittori! Non riuscivano a credere che una persona sola potesse produrre così tanto e in maniera così regolare. A loro dissi che certo, Martin Gardner esiste ed è una delizia, una meraviglia e un caro amico per chiunque possieda una mente razionale. Ed è così, Martin è una persona rara, generosa, premurosa e insostituibile che mi inorgoglisce chiamare amico».

Ci ha lasciato non solo un grande pensatore, un geniale creatore di magie, un abilissimo divulgatore matematico, uno scettico competentissimo, ma soprattutto una persona davvero generosa, gentile e umile come poche altre che hanno raggiunto il suo livello di celebrità e universale rispetto.

Avevo in programma finalmente di andarlo a trovare nel corso del prossimo viaggio negli Stati Uniti, ma purtroppo quell’incontro non potrà mai più avere luogo. Addio Martin: il tuo lavoro vivrà a lungo!

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9 risposte

  1. Martin Gardner,

    e’ grazie a lui, che ancora oggi uso il sistema mnemonico per memorizzare numeri (associando consonanti alle cifre secondo una tabellina da imparare a memoria e poi vocali a piacere che sono neutre …i numeri diventano parole e frasi)

    Lo lessi ai tempi del liceo nel 90, su uno dei libretti che raccoglievano gli inserti di scientific american….dopo di che andai in biblioteca a fotocopiare TUTTE le edizioni della rubrica l’angolo matematico uscite sulla rivista scientific american…..

    Fu solo anni dopo, quando gia ero comunque affascinato da questa persona per la sua intensa e originale attivita di divulgazione nel campo della matematica ricreativa, che con enorme stupore scoprii che si era occupato anche di magia ed era uno scettico insieme a Randi….

    UN MITO!!

  2. lo seguivo da guando aveva la rubrica su LE SCIENZE trent’anni fa ….. ho molti dei suoi libri ……. un grande !!!!

  3. A me non me ne frega nulla, specie che è morto alla bella età di 95 anni!

    M’importa più e solo di mia madre che se ne è andata l’altro giorno e all’improvviso a soli 78 anni!

  4. Ho letto sul sito del CICAP l’introduzione a scienza, imposture e abbagli. Mi è venuta voglia di acquistare il libro! Non conoscevo Gardner, ma, come spesso accade, quando un grande scompare, lo si comincia a conoscere.

  5. L’ho saputo stanotte, girando sul web. E ho subito inserito la notizia sul mio profilo su Facebook, linkando questo anche bel ricordo di Massimo.

    Tristezza… Pur essendo io negato per i giochi matematici, era un piacere leggere i suoi articoli e i suoi libri. Anch’io ho pensato subito al grande Isaac Asimov, altro infaticabile (e onnivoro) divulgatore. E anche lui con l’idiosincrasia per l’aereo. Ma Martin dev’essere stato molto più simpatico.

    Addio, Martin. Che il numero ti sia lieve…

  6. Che bellissimi ricordi i suoi libri di enigmi matematici letti e consumati ai tempi del liceo e quanti articoli de Le Scienze divorati prima di tutto il resto…

    Appena saputo della sua scomparsa non ho potuto fare a meno di associarla alla tristezza del 1992, quando se ne andò I. Asimov… e ora scopro che neanche a lui piaceva viaggiare in aereo: se non fossimo sul blog di Massimo potremmo quasi pensare ad un legame paranormale…

    Ciao Martin.

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