Houdini a Budapest: ne parlerò venerdì 17

Houdini con la madre Cecilia e la moglie Bess: "I miei due tesori" (1907).

Sarà per me un piacere, il prossimo venerdì 17, tenere a Budapest una conferenza sulla carriera di “smascheratore di truffatori spiritici” di Houdini. Houdini nacque a Budapest, anche se per tutta la sua vita volle far credere di essere americano. Non che nella capitale ungherese sia rimasto nulla da vedere legato a Houdini, ma sarà sicuramente interessante vedere la città della sua famiglia – dove comunque il mago, una volta raggiunto il successo, tornò per regalare un ultimo viaggio in patria alla madre.

Nel 1900 era in tourné in Europa e sapeva che sarebbero passati ancora anni prima che avesse potuto fare ritorno in America. Sapeva anche che non avrebbe resistito così a lungo senza rivedere la madre, così le scrisse di raggiungerlo al più presto in Europa e le mandò il denaro necessario per il viaggio. Ecco come racconto l’episodio nel mio Il grande Houdini:

Cecilia incontrò il figlio ad Amburgo e, da un palco a lei riservato, ammirò il suo successo. Per il dopo spettacolo, Houdini le aveva preparato una sorpresa. Presero il treno e arrivarono a Budapest, dove era stato organizzato un ricevimento con i parenti e gli amici che Cecilia non vedeva ormai da ventisette anni. Per rendere la madre ancora più fiera del successo raggiunto, Houdini aveva comprato a Londra un abito realizzato anni prima per la Regina Vittoria che, però, era morta prima di poterlo indossare. Houdini e Bess lo avevano fatto sistemare sulle misure approssimative di Cecilia e glielo avevano regalato. Ora, Cecilia, seduta su una poltrona del fastoso Royal Hotel di Budapest, vestita come una regina, riceveva i complimenti e i saluti dei vecchi compatrioti sotto lo sguardo orgoglioso e il sorriso raggiante di Houdini. «Se mai sono stato pienamente felice in vita mia», scrisse anni dopo, «fu quando condivisi la gioia di mia Madre che giocava a essere regina per un giorno. La mattina seguente, dopo avere vissuto due giorni estaticamente felici, accompagnai la mia Regina Madre delle Fate alla partenza per il ritorno in America». Houdini aveva giurato al padre che si sarebbe sempre preso cura della madre, e aveva mantenuto la promessa oltre le più rosee aspettative.

Houdini e la madre Cecilia a Rochester (NY) - 1908.

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3 risposte

  1. ciao Massimo ho appena finito di leggere “il profeta del reich” e volevo farti i complimenti,veramente un bel romanzo,sopratutto molto originale,io credo che tu abbia inaugurato un nuovo genere,una sorta di magic thriller all’italiana,se così posso chiamarlo,e secondo me dovresti sfruttarlo ancora,per esempio proponendo altre avventure di personaggi legati al mondo della magia,dell’illusionismo,magari in altri contesti.Credo che nessuno possa farlo meglio di te che sei esperto in questi campi.Mi viene in mente Carofiglio che ha sfruttato il suo lavoro,le sue conoscenze “legali” per dar vita all’avvocato Guerrieri in una fortunatissima serie di libri,inventando appunto il legal thriller italiano.La tua scrittura,poi,non ha pari,riesci a rendere tutto semplice e comprensibile,peculiarità questa secondo me solo dei grandi scrittori.A proposito,il trucco che usa Erik nelle osterie,quello delle banconote firmate,è assolutamente straordinario,sono rimasto sbalordito,complimenti ancora.

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