Per la mia rubrica su The Skeptical Inquirer ho curato tre articoli dedicati all’arte dell’improvvisazione in campo paranormale. Racconto, in sostanza, come i migliori tra i falsi sensitivi siano dei veri e propri geni dell’improvvisazione: di come, cioè, riescano ad approfittare di ogni occasione propizia per mettere in scena un presunto “miracolo”.
Tra gli esempi che racconto in questo primo episodio, c’è la volta in cui ho fatto da assistente a James Randi che doveva “leggere il pensiero” di Marisa Laurito o di quando è toccato a me indovinare cosa aveva disegnato di nascosto Giuliano Ferrara…
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caro sergente nero, io credo che ti risponderebbe così: che padre pio è un personaggio religioso dalla personalità molto forte e suggestiva, una figura ammirevole e capace di coinvolgere milioni di fedeli, ma che delle sue vicende paranormali (stigmate, apparizioni, miracoli etc) manca ogni prova scientifica. Quanto a cosa ci sia post mortem, invece, credo che si trincererebbe dietro un “allo stato, ogni risposta sarebbe una mera congettura” oppure “non sta a me rispondere”.
Comunque, ritengo che, in realtà, non ti risponderà affatto.
grazie dell’attenzione, volevo chiederle, Lei personalmente cosa ne pensa di PADRE PIO, ed infine secondo Lei, dopo la morte cosa c’è?
la ringgrazio anticipatamente.