L’ineffabile “motore psichico”

Motore psichico o Rotore di Ripoff

Nell’estate del 1991 arrivò al CICAP la seguente lettera dell’Ing. M. Carmignani di Milano: «Sono ingegnere elettrotecnico laureato al Politecnico di Milano, sono perfettamente ateo e sono perfettamente d’accordo con Voi su gran parte delle ‘fregnacce’ che si dicono in giro. Per darVi un’idea della mia persona allego ritagli di articoli relativi a un disco volante che costruìi nel ’74 e feci volare in Piazza Duomo. Allego altresì un articolo apparso anni fa su Scientific American relativo al ‘Rotore di Ripoff’. Vorrei che qualcuno me lo spiegasse. Purtroppo funziona e non ho capito perché. È una fregnaccia quando dicono che funziona sul libro dei Ching. Funziona anche sul Manuale dell’Ingegnere. A volte addirittura riesco a frenarlo, e a volte, con massima concentrazione, a farlo girare in senso contrario. Non mi pare che sia dovuto al calore della mano. Se volete, ve lo porto e si potrebbe presentarlo in pubblico dopo adeguata spiegazione».

Alla lettera erano allegati alcuni ritagli di quotidiani milanesi del 1974, che raccontavano lo scherzo organizzato da due studenti di ingegneria. I ragazzi avevano attaccato a 5 palloni volanti di colore scuro, con circa 100 metri di filo, un disco di polistirolo espanso, del diametro di una cinquantina di centimetri, colorato con una fialetta luminosa, di quelle usate dai campeggiatori come lampada di emergenza. Il tutto era stato fermato alla balaustra dei grandi magazzini La Rinascente, di fianco al Duomo. Molti dei passanti avevano preso l’oggetto per un autentico disco volante e la notizia venne ripresa da qualche giornale con i soliti titoli sensazionalistici.

Oltre a questi ritagli era presente un articolo pubblicato in un vecchio numero dello Scientific American, dove si leggeva tra l’altro: «Sebbene da parte di rispettabili case editrici si siano pubblicati nel 1974 centinaia di libri di parapsicologia, in nessuno era riportata la più sensazionale psi (in parapsicologia la sigla “psi” sta ad indicare qualsiasi cosa riguarda il paranormale n.d.r) per scoperta del secolo: un motore funzionante a psi energia di semplice costruzione. L’invenzione risale al 1973 ed è opera di Robert Ripoff, il famoso parapsicologo praghese fondatore dell’International Institute for the Investigation of Mammalian Auras. Quando Henrietta Birdbrain, un’esperta americana di fotografia col metodo Kirlian, lo andò a trovare l’anno scorso a Praga, il dott. Ripoff le insegnò come costruire il suo motore psichico. (…)

«Raccomando ai lettori di costruire e sperimentare un modello di questo motore. Prima di tutto bisogna tagliare un rettangolo di tre pollici per sette da un foglio di carta di buona qualità. Si faccia quindi una sotile fessura nel foglio nel punto indicato (si veda la figura di questa pagina). La fessura deve essere lunga 3/8 di pollice ed esattamente al centro del rettangolo, alla distanza di 1/8 di pollice dal margine superiore. Si arrotoli la carta fino a formare un cilindro, sovrapponendo le estremità di 5/16 di pollice e quindi si incollino insieme. Al centro della striscia in cui la carta è sovrapposta si produca un’altra fessura, esattamente contrapposta alla prima, delle stesse dimensioni e alla stessa distanza dal margine.

«Si ritagli da un cartellino da schedario o da un pezzo di cartone di peso analogo una striscia di 3/8 di pollice per tre, si infili, quindi, per due volte un ago nel centro della striscia, come mostrato nella figura al numero 3. La punta dell’ago non dovrebbe sporgere dal margine in basso della striscia per più di 1/4 di pollice. Si facciano passare le estremità della striscia attraverso le due fessure del cilindro, come mostrato al numero 4, badando a non piegare la striscia. Infine, bisogna mettere il tutto in equilibrio sulla punta dell’ago usando come sostegno una bottiglia stretta, sia di vetro (è la cosa migliore) oppure di plastica molto dura, che non faccia attrito.

«Si sposti la striscia nelle fessure finché il cilindro non sia perfettamente verticale, con le pareti equidistanti dalla bottiglia. Si taglino con le forbici le estremità della striscia in modo che ognuna sporga di 1/4 di pollice da ogni lato.

«Si collochi il motore su una copia dell’I Ching o della Bibbia, con la costa del libro orientata da nord a sud. Ci si sieda di fronte al motore guardando verso nord. Si tenga una mano ricurva, come mostrato nella figura della pagina precedente, avvicinandola il più possibile al cilindro senza toccarlo. Occorre che la stanza sia tranquilla e che l’aria sia immobile. Cercate di fare il vuoto nella mente e concentrate la vostra energia psichica sul motore. Desiderate intensamente che ruoti in senso orario o antiorario. In genere passa almeno un minuto prima che la psi energia della vostra aura cominci a fare effetto. Quando questo accade il cilindro comincerà a ruotare lentamente…

«Il prestigiatore James Randi sostiene di essere in grado con un trucco di far girare velocemente il motore in questo senso o nell’altro. Ovviamente questo non spiega perché il motore funzioni altrettanto bene con migliaia di persone che non sanno nulla di giochi di prestigio».

L’articolo era molto interessante e suscitava stupore che a pubblicarlo fosse stata una rivista seria come lo Scientific American. Mancava tuttavia il nome dell’autore dell’articolo e il riferimento al numero in cui esso fu pubblicato.

Inoltre alcuni particolari lo rendevano sospetto; per esempio, i nomi dei protagonisti di questa storia sembravano ridicolmente improbabili: “Ripoff”, o meglio “rip off”, in inglese significa “truffa”; l’Istituto al quale questo fantomatico parapsicologo praghese lavorerebbe si chiama “Istituto Internazionale per l’Indagine delle Auree Mammarie” e l’esperta americana di fotografia Kirlian, Ms. “Birdbrain”, si chiamerebbe in Italia signora “Testa di Gallina” (o, meglio, cervello di uccellino).

Poteva dunque trattarsi semplicemente di uno scherzo? Pensai di chiederlo direttamente a una persona che sullo Scientific American aveva tenuto per 25 anni una rubrica fissa, dedicata a giochi matematici e ad altre sorprese della scienza: Martin Gardner.

Gardner mi confermò che aveva scritto lui stesso quell’articolo, in occasione di un pesce d’aprile (Scientific American, aprile 1975, p. 126 – 131). Mi disse anche che alcuni numeri dopo era uscita sullo Scientific American anche la rivelazione dello scherzo con i commenti di tutti quelli che ci erano cascati (luglio 1975, p. 115 – 117). Ed ecco spiegato anche il riferimento a Randi, con il quale Gardner intendeva parodiare quei sostenitori del paranormale sempre pronti a sottolineare come un presunto fenomeno debba per forza essere autentico se succede anche a “migliaia di persone che non sanno nulla di giochi di prestigio”.

Bene, questa lunga introduzione (il materiale è tratto da un articolo che avevo curato anni fa per il CICAP ed è stato ora ristampato nella seconda raccolta dei Bollettini del CICAP) per dire che il “rotore di ripoff”, più comunemente noto come “motore psichico”, è ancora con noi.

Potete infatti ammirare una sua recente realizzazione in questo filmato pubblicato su Youtube che mi è stato segnalato da Alvise Raccanelli:

Ma come fa a funzionare questo strano “rotore”?

A suo tempo, Gardner mi spiegò che il movimento può essere causato da una di queste tre forze: lievi correnti d’aria nella stanza, correnti convettive prodotte dal calore della mano e correnti dovute alla respirazione. Queste tre forze si combinano in modi imprevedibili, così, se una persona che crede di possedere poteri psicocinetici vuole che il motore si muova, questo potrebbe girarsi nella direzione desiderata, o andare nella direzione opposta.

Ancora una volta un apparente fenomeno paranormale trova dunque una spiegazione naturale. Ciò non toglie, tuttavia, che l’esperienza sia veramente divertente e sorprendente per chi non ne sa nulla (e, al solito, c’è sempre qualcuno che cerca di spillare quattrini agli ignari). Provateci e fatemi sapere.

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7 risposte

  1. Rotore psichico – insomma nel 1975 quando apparve l’articolo su le scienze provai a costruirlo . Non capisco come ma ad una distanza di uno, due metri riuscivo prima a farlo ruotare in senso orario e poi antiorario. La rotazione non era legata tanto alla concentrazione ma dalla semplice osservazione e pensiero in merito al senso di rotazione.

  2. basandosi sul video e sulla sua (presunta) onesta realizzazione viene da escludere qualsiasi fenomeno riguardante le correnti: il motore è coperto da un barattolo e inoltre inizia a girare subito dopo il posizionamento delle mani quindi mi sembra improbabile anche ipotizzare un aumento di temperatura causato da queste ultime che creerebbe vortici nel barattolo…qualche tipo di fenomeno magnetico?comunque io spiegazione razionale ancora non ne ho visto…non tiro in ballo forze paranormali ma non penso che le correnti possano spiegare il fenomeno…

  3. Cavendish, non credo proprio. ho riprodotto l’esperimento. il tizio potrebbe soffiare, il 2 contenitori di vetro potrebbero anche essere regolari (senza buchi ), ma l’aria passa da sotto , nel contatto dei vetri.d’altronte non si vede se il tizio o qualcosa soffia. Ciao.

  4. Insomma funziona con energia “psichica” il rotore di ripoff o è solo un gioco di prestigio ??? E non sono riuscito a capire come crearne uno …
    Buone feste a tutti!!!

    Gaara Of The Desert

  5. Ma se ci fosse semplicemente un foro molto piccolo nel fondo del bicchiere attraverso il quale il tizio che impone le mani sta soffiando?
    Del resto non vediamo la sua bocca, né ci ha dimostrato che il bicchiere non ha buchi; magari se prima lo riempisse d’acqua…
    In tal caso mi ricorderebbe lo smascheramento di J.Hydrick da parte del mitico Randi.

  6. Il principio fisico che sta alla base di questo fenomeno potrebbe essere lo stesso del Radiometro di Crookes? Ho cercato di riprodurrlo ma non ci son riuscito…

  7. Scusate,nel caso del filmato qui sopra,il foglietto di carta è dentro a un coperchio di vetro e quindi le correnti d’aria della stanza non possono muoverlo.
    Domanda,oltre al calore delle mani che crea all’interno della campana di vetro delle correnti d’aria convettive,non può esserci anche un effetto Cavendish (come la sua famosa bilancia)?
    Ossia il foglietto risente della presenza di corpi vicini (le mani) e viene attratto per gravità.
    Se qualcuno ha il tempo per provare a costruire questo motore (io il tempo non ce l’ho!),mi può dire se funziona avvicinando anche altri oggetti,magari non caldi come le mani?
    Ciao a tutti e grazie.

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