È un tema ricorrente, ma ogni tanto fa bene rinfrescare la memoria. L’appiglio mi arriva dalla mail di Federico, di 13 anni, che mi scrive:
«Ma davvero uno scienziato può essere ingannato? Non dovrebbero essere persone più intelligenti della media? E allora, come è possibile che qualche medium imbrogli uno scienziato, vorrei che me lo spiegasse. Grazie».
L’astronomo francese Camille Flammarion diceva: «Gli scienziati sono forse le persone più facilmente ingannabili, perché le osservazioni scientifiche sono sempre oneste, perché con la natura – si tratti di un astro o di una molecola – non c’è da stare in guardia, e perché gli scienziati sono abituati a constatare semplicemente i fatti che si presentano». È per questi motivi che diversi scienziati che si sono occupati di paranormale si sono lasciati mettere nel sacco da più o meno abili ingannatori.
Famoso il caso della medium Eusapia Palladino, dichiarata genuina dal fisiologo Premio Nobel Charles Richet e dal criminologo Cesare Lombroso, ma ripetutamente sorpresa a imbrogliare. O quello di Ted Serios, l’uomo che diceva di potere fotografare il proprio pensiero: dichiarato genuino da un famoso psichiatra fu sorpreso da due prestigiatori mentre nascondeva tra le mani un piccolo visore con diapositiva.
Anche Nina Kulagina, la russa che spostava gli oggetti: non si esibì mai in condizioni controllate ma convinse dei suoi poteri numerosi parapsicologi russi e americani. Osservando i suoi filmati, però, i prestigiatori sono riusciti a individuare i possibili trucchi utilizzati: fili invisibili e calamite nascoste.
In Italia, qualche tempo fa fece parlare di sé il torinese Gustavo Rol: i suoi giochi con le carte, ammirati da Fellini e dall’avvocato Agnelli, non riuscirono tuttavia a convincere nessuno al di fuori della sua cerchia di ammiratori. Il rifiuto di Rol di lasciarsi filmare e di esibirsi di fronte ad esperti di trucchi non fa che confermare il suo timore di essere scoperto.
Il caso più famoso, tuttavia, resta quello di Uri Geller, che riuscì a convincere scienziati anche famosi, di poter piegare i cucchiaini con la forza del pensiero: almeno fino a quando l’illusionista James Randi dimostrò come si potevano realizzare i suoi stessi fenomeni con abili manipolazioni. Geller avrebbe potuto convincere tutti gli scettici che i suoi poteri erano reali, ma da quando i suoi possibili trucchi divennero di dominio pubblico si rifiutò di sottoporsi a esperimenti in condizioni controllate.
Federico, guarda questo filmato-cartone animato tratto da SuperQuark, è un buon riassunto della questione:
Massimo Polidoro
Scrittore, giornalista e Segretario del CICAP, è stato docente di Metodo scientifico e Psicologia dell’insolito all’Università di Milano-Bicocca. Allievo di James Randi, è Fellow del Center for Skeptical Inquiry (CSI) e autore di oltre 40 libri e centinaia di articoli pubblicati su Focus e altre testate. Rivelazioni e Il tesoro di Leonardo sono i suoi libri più recenti, insieme ai thriller Il passato è una bestia feroce e Non guardare nell’abisso. Segui Massimo anche su Facebook, Twitter, Periscope, Instagram, Pinterest, Telegram e la sua newsletter (che dà diritto a omaggi ed esclusive). Per invitarmi a tenere una conferenza scrivete qui.
65 risposte
E’ veramente difficile affermare che un articolo come quello possa essere significativo al fine di comprendere il fenomeno (se mai esso sia davvero presente): qualcuno sa dove trovare un link ad un articolo più dettagliato (e magari pubblicato su una rivista attendibile)?
Beh, sull’articolo riguardante l’omeopatia si scrive ” basse dosi” quindi si sono sbagliati nel fondamento, in omeopatia le dosi sono prossime all’inesistente, altro che basse!
Sarebbe meglio, ogni volta che usiamo la parola Scienziati, definirne il significato. Se, ad esempio, basta avere una laurea scientifica, sono scienziato anche io. Propongo di definire Scienziati solo le persone che hanno come attività principale la ricerca scientifica, stabilendo che debbano appartenere a dipartimentil di di facoltà scientifiche incluse in un elenco certificato internazionale, che escluda università private e statali che non abbiano mai prodotto medici,fisici, chimici, biologi,matematici, archeologi e antropologi insigniti con riconoscimenti internazionali. Un comitato etico internazionale di probiviri dovrebbe pubblicare e aggiornare questo elenco, dal quale si può essere cancellati e nel quale si può entrare. Che abbiano una pubblicazione costante di lavoriscientifici da almeno dieci anni.E che non abbiano sospeso la ricerca e non siano in pensione da più di dieci anni.
Ok ora che l’avete invocato aspettiamo che Franco Rol si faccia vivo…
Ho appena avuto l’ennesima , infinita, discussione con ARMANETTI il “rabdomante”, riguardo proprio a Montagnier sulla pagina ufficiale del Cicap su Facebook..
Risultato? Armanetti furioso e bannato…
Purtroppo si è riscritto subito!
Massimo, a proprosito di scienziati che si fanno ingannare. Ho appena trovato questo articolo “imbarazzante” per una molto scettica nei confronti dell’omeopatia. http://attentialweb.blogspot.com/2009/11/video-luc-montagnier-omeopatia-le-basse.html
Secondo te è possibile che un Nobel come Montagnier si sia lasciato ingannare, o è probabile che siano state riportate male o manipolate le sue parole ?
Se ne sai qualche cosa di più e me lo potessi dire, te ne sarei veramente molo grata. 😉
Davvero è esistito un tempo in cui la Rai (RaiUno!) mandava in onda certe cose?… Sono nato troppo tardi.
Ancora ai nostri giorni, di tanto in tanto, qualche trasmissione TV o giornale ripropone il caso di Gustavo Rol, descrivendone i suoi mirabolanti esperimenti. Andando a documentarsi meglio è però facile vederli per quello che sono, ossiai giochi di prestigio e di fattura piuttosto dozzinale.
Caro Federico, lo sai che gli scienziati sono addirittura capaci di credere ai pettegolezzi? 🙂
Incredibile, vero?
Grazie Massimo , sono d’accordo con te soprattutto per quel che riguarda Gustav Rol. Quando si parla di questo personaggio, pare si parli di un Dio con dei poteri incredibili. Ma come dici tu , sotto osservazione si e’ mai mosso uno spillo?