Un mistero dell’antico Egitto che da sempre affascina studiosi e viaggiatori è l’esatta localizzazione della ricca terra di Punt.

Sulle pareti del tempio della regina Hatshepsut a Deir el-Bahari è narrata l’impresa di una flotta di cinque navi egizie che discese il Mar Rosso per raggiungere la favolosa terra.

Qui caricò schiavi e spezie, pietre e legnami preziosi, pelli pregiate e persino pavoni e scimmie ammaestrate. Qualcuno, come il sociologo sovietico Immanuel Velikovsky, ha proposto una soluzione drastica: Hatshepsut sarebbe stata in realtà la biblica regina di Saba, e Punt niente meno che la Palestina, la “terra promessa”.
In realtà, anche se non sappiamo precisamente dove, Punt doveva trovarsi a sud dell’Egitto, in un’area compresa fra l’odierna Eritrea e la Somalia, dove si trova il cosiddetto “corno d’Africa”, poiché solo in quella zona era possibile trovare le merci trasportate dalle cinque navi.
La Somalia, in particolare, è l’unico luogo al mondo dove cresca spontaneo l’arbusto dell’incenso, oltre alla mirra e alle altre spezie e aromi riportati in Egitto dalle antiche navi.
E sempre in Somalia sono presenti animali come pavoni, scimmie, giraffe ed elefanti (dalle cui zanne si ricavava l’avorio), mentre sui monti si trovavano l’ebano, le pietre preziose e l’oro: tutte cose descritte sul tempio di Hatshepsut.
Chissà se davvero era qui la favolosa terra di Punt…
Massimo Polidoro
Scrittore, giornalista e Segretario nazionale del CICAP, è stato docente di Metodo scientifico e Psicologia dell’insolito all’Università di Milano-Bicocca. Allievo di James Randi, è Fellow del Center for Skeptical Inquiry (CSI) e autore di oltre 40 libri e centinaia di articoli pubblicati su Focus e numerose altre testate. Rivelazioni e Il tesoro di Leonardo sono i suoi libri più recenti. Si può seguire Massimo Polidoro anche su Face-book, Twitter, Google+ e attraverso la sua newsletter (che da diritto a omaggi ed esclusive).