Non è indicato sulle guide e non ci sono insegne in strada che ne segnalino l’esistenza…
Ma tra la Trentatreesima strada e la Settima Ave, nei pressi di Penn Station, si nasconde un piccolo e sorprendente museo dedicato a Harry Houdini.
Non è facile trovarlo e quando finalmente si riesce a individuare l’edificio (un anonimo palazzo senza targhe) si entra e un arcigno portiere vi chiede chi cercate. Qui, attenzione, occorre pronunciare la parola magica: “Fantasma!” In italiano, mi raccomando.
A quel punto, l’omone vi chiede un documento, vi scansiona l’impronta digitale e finalmente vi dà un pass e vi indica di salire al terzo piano. Neanche fossimo a Fort Knox!
Quando arrivate a destinazione, sul pianerottolo la maga “Izabella”, un simpatico automa d’altri tempi, si offre di leggervi il futuro per un dollaro. Vedete voi come comportarvi, quindi aprite le porte ed entrate.
Ecco che si apre davanti agli occhi dell’entusiasta un salone pieno di cimeli e ricordi legati alla figura di Houdini. Si va dai classici giochi di prestigio a numerose manette e strumenti per la fuga, poster d’epoca, fotografie, autografi e grossi strumenti per le evasioni, come camicie di forza originali, il baule della metamorfosi, un sacco postale e una bara da cui Houdini fuggì nel 1907.
Non manca anche una raccolta di cimeli “spiritici” legati all’ultimo periodo della vita di Houdini, quando il mago si dedicò a smascherare le truffe dei medium.
Certo, non è il più grande o il più ricco museo dedicato a Houdini (il più importante, quello che stava sulle cascate del Niagara, è purtroppo andato distrutto in un incendio anni fa), ma è pur sempre un luogo interessante per l’appassionato di magia e di Houdini in particolare.
A ospitare il museo è un negozio di attrezzi magici, Fantasma Magic, per l’appunto (qui tutti i riferimenti per trovarlo). Dunque, nel salone troverete un bancone dove abili maghi dimostreranno i giochi che potrete acquistare e dove prestigiatori di ogni livello si fermano a fare quattro chiacchiere con i colleghi.
L’amico Mariano Tomatis ha parlato di questo luogo in un suo post, raccontando anche qualche altra “magia” nascosta di New York.
Nei prossimi giorni, conto di raccontarvi qualche altra bizzaria scoperta nel corso del viaggio che sto facendo negli Stati Uniti. Ma, se avete qualche curiosità “magica” o insolita sugli States da raccontare, scrivetemela qui sotto. Ve ne sarò grato.
Massimo Polidoro
Scrittore, giornalista e Segretario del CICAP, è stato docente di Metodo scientifico e Psicologia dell’insolito all’Università di Milano-Bicocca. Allievo di James Randi, è Fellow del Center for Skeptical Inquiry (CSI) e autore di oltre 40 libri e centinaia di articoli pubblicati su Focus e altre testate. Rivelazioni e Il tesoro di Leonardo sono i suoi libri più recenti. Il suo primo thriller è Il passato è una bestia feroce. Si può seguire Massimo Polidoro anche su Facebook, Twitter, Google+ e attraverso la sua newsletter (che dà diritto a omaggi ed esclusive).
2 risposte
sono interessato perche mio nonno ettore sarrubbi a avrebbe costruito atrrezzature per houdini a Como
DIALOGHIAMO
Un caro e cordiale saluto Massimo…dalla mia bella città rinascimentale .