Avete presente quando guaritori e altri sedicenti sensitivi sostengono di poter avere effetti sulla salute delle persone perché intervengono sul loro “campo bio-energetico”?
Questa sera, a Le Iene (Italia 1, ore 21.10), interverrò proprio per parlare di questo argomento. Ma di cosa si tratta, di preciso? Di questo…
È sufficiente ascoltare un guaritore o un pranoterapeuta parlare di “energie”, campi energetici, onde alfa e altre parole a vanvera per rendersi conto che ci si trova di fronte a qualcuno che non ha idea di che cosa sta dicendo.
Solitamente, queste persone sono in buona fede, ripetono a pappagallo termini ed espressioni imparate a “corsi di bioenergia”, pagati a caro prezzo, e pensano di fare del bene. A volte mostrano orgogliose fotografie piene di macchie di colore, linee e frecce: tutto all’apparenza molto scientifico, ma in realtà privo di qualunque valore.
Di tutto questo parleremo questa sera a Le Iene.
Un tempo, i guaritori si accontentavano della fotografia Kirlian. Qualcuno si ricorda di che cosa si tratta? Ecco un veloce ripasso…
Effetto Kirlian

Con il termine “effetto Kirlian” si intende quello che si produce ponendo un oggetto a contatto con un foglio di materiale fotografico e applicandovi un’elevata tensione elettrica, mediante un apparato detto camera Kirlian, dal nome del suo inventore. Sotto opportune circostanze, l’immagine che ne risulta ritrae il contorno dell’oggetto circondato da un alone luminescente dai bordi sfumati, alone che può apparire colorato se si impiega materiale sensibile in grado di registrare i colori.
Taluni ritengono che l’immagine prodotta da una camera Kirlian ritragga la cosiddetta aura vitale, un’emanazione di natura indefinita che alcune filosofie orientali ritengono circondi ogni essere vivente.
Tuttavia, nessuno ha mai potuto dimostrare alcuna correlazione certa fra l’immagine Kirlian e un qualsiasi parametro fisiologico significativo, ad esclusione forse del grado di umidità della pelle, né tantomeno fra l’immagine e il potere di guarigione paranormale da parte di un soggetto, una capacità peraltro non confermata neppure in circostanze differenti.
Dal punto di vista fisico, poi, l’effetto Kirlian non ha nulla di misterioso: si tratta di una luminescenza che si produce normalmente quando si sottopone un gas (o una miscela di gas, come l’aria) a una tensione elettrica elevata, anche se a bassa corrente, provocandone la ionizzazione. L’alone misterioso, dunque, non è dovuto a qualche misteriosa emanazione ma è semplicemente una fotografia dei gas presenti nell’aria attraversati da una scarica elettrica.

La causa dell’immagine non è quindi da ricercarsi in una qualche “emanazione” proveniente dal soggetto, quanto piuttosto nell’energia fornita dalla scarica elettrica. Per dimostrarlo è sufficiente appoggiare un oggetto qualunque, un scarpa, un ferro da stiro o una chiave inglese, sulla camera Kirlian per ottenere gli stessi aloni colorati. Pure le chiavi inglesi hanno un’aura?
Oggi, pochissimi prendono ancora sul serio la fotografia Kirlian e, così, i guaritori ricorrono a software per computer che, a costi decisamente più contenuti e in maniera apparentemente più scientifica, almeno agli occhi di un profano, permettono di sovrapporre aloni colorati e luminosi alle immagini o alle fotografie di persone malate o con problemi fisici.
Che tutto questo non serva a nulla, e che a volte le persone stiano davvero meglio, ma solo grazie all’effetto placebo, è un problema che non tocca coloro che a suon di centinaia di euro organizzano corsi e incontri di “guarigione” collettiva o individuale.
Massimo Polidoro
Scrittore, giornalista e Segretario del CICAP, è stato docente di Metodo scientifico e Psicologia dell’insolito all’Università di Milano-Bicocca. Allievo di James Randi, è Fellow del Center for Skeptical Inquiry (CSI) e autore di oltre 40 libri e centinaia di articoli pubblicati su Focus e altre testate. Rivelazioni e Il tesoro di Leonardo sono i suoi libri più recenti, mentre Il passato è una bestia feroce è il primo thriller di una nuova serie. Si può seguire Massimo Polidoro anche su Facebook, Twitter, Periscope, Google+, Instagram e attraverso la sua newsletter (che dà diritto a omaggi ed esclusive).
5 risposte
mi succede un fatto che vorrei con Voi del CICAP esaminare per poter avere una spiegazione scientifica a tale fenomeno, in poche parole:
Mi metto a fianco di una persona in piedi in verticale, confrontandomi spalla con spalla e annotando la differenza in più o in meno di altezza approssimativa davanti ad uno specchio grande, quelli per intenderci usati nelle palestre o scuole di ballo…, poi chiudendo gli occhi e facendo un passo in avanti entrambi, verso lo specchio, riesco ad alzarmi di 2/3 cm. formulando un pensiero “particolare”…, nessuno interpellato finora mi ha saputo spiegare come “funziona”, magari è solo illusione collettiva? Oppure è più semplice di quanto si pensi! Grazie
Che cosa intendi Andrea per “alzarti” di 2/3 cm. Staccarti dal suolo?
hai cambiato piede di appoggio e c’hai le zampe asimmetriche
E’ da un po’ che non vediamo Massimo nella piegatura del cucchiaino!!! tienine uno pronto per la Biopiegatura questa sera. 😉
Con Nadia Toffa?A questa sera Massimo, non manchero’.