Fantasma di un bimbo fotografato da Google? No, una bufala (o forse Sponge Bob)

In una foto scattata da Google Street View si vedrebbe una sagoma dietro la finestra di un orfanotrofio abbandonato di Liverpool, in Inghilterra.

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E immediatamente scatta “l’avvistamento fantasma”: sarebbe l’entità di un bambino abbandonato che piange…

Incredibile, come sempre, lo spazio che questo tipo di notizie riesce ad accaparrarsi sui giornali. Soprattutto perché nella foto non si vede assolutamente nulla.

Un fantasma in questa foto?
Un fantasma in questa foto?

Se si osserva la fotografia, infatti, il presunto fantasma sarebbe la chiazza gialla dietro una finestra. Con molta fantasia, vi si può riconoscere un volto quadrato. E se invece fosse il fantasma di Sponge Bob, anziché quello di un bambino? Il livello di credibilità è lo stesso.

Sponge Bob. Forse è questo il fantasma...
Sponge Bob. Forse è questo il fantasma…

Il fatto è che, in casi di questo tipo, il fantasma esiste solo nella mente di chi osserva l’immagine. Il fenomeno è quello della pareidolia, di cui spesso si è parlato su queste pagine.

In breve, il cervello è portato ad attribuire un senso a tutto ciò che è ambiguo. Per questo uniamo i puntini fino a creare forme e quando vediamo una macchia a volte la troviamo somigliante ad un viso.

Ne ho parlato anche in questa intervista di Andrea Bettini su RaiNews.

 Vi vengono in mente altri casi recenti di avvistamenti “misteriosi” che altro non sono se non il frutto della pareidolia?

 


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Massimo Polidoro

Scrittore, giornalista e Segretario del CICAP, è stato docente di Metodo scientifico e Psicologia dell’insolito all’Università di Milano-Bicocca. Allievo di James Randi, è Fellow del Center for Skeptical Inquiry (CSI) e autore di oltre 40 libri e centinaia di articoli pubblicati su Focus e altre testate. Rivelazioni e Il tesoro di Leonardo sono i suoi libri più recenti. Il suo primo thriller, Il passato è una bestia feroce, è in libreria dal 3 marzo. Si può seguire Massimo Polidoro anche su FacebookTwitterGoogle+ e attraverso la sua newsletter (che dà diritto a omaggi ed esclusive).


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3 risposte

  1. Mi ricorda il film “Quella villa accanto al cimitero” di Lucio Fulci. All’inizio c’era una scena dove credo si vedesse un bambino (o bambina) dietro ad una finestra in una foto. Brrr!!!

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