I misteri delle meravigliose piramidi egizie

Le piramidi e la Sfinge in un dipinto di David Roberts.

Le piramidi egizie sono una delle straordinarie meraviglie del passato che si sono conservate fino ai nostri giorni. L’esame di una di queste, quella di Cheope per esempio, può mostrare la straordinarietà di questi monumenti: costituita in origine da quasi due milioni e mezzo di blocchi di pietra ciascuno del peso di circa due tonnellate e mezzo.I suoi lati sono perfettamente allineati in direzione nord-sud e est-ovest; il piano di appoggio è perfettamente orizzontale: l’angolo sud orientale è appena dodici millimetri più alto di quello nord occidentale. Se a questi dati si unisce il fatto che essa fu costruita verso il 2500 a.C. non si può che rimanere sbalorditi.

Alcuni studiosi sono caduti vittime di questa meraviglia che li ha indotti a formulare fantasiose teorie. Alcuni di essi, si sono sbizzarriti per cercare di spiegare in che modo le piramidi furono costruite. Per molti sarebbe impossibile che gli egizi ne siano i veri autori. Alcuni hanno ipotizzato l’esistenza di una civiltà superiore, poi estintasi, identificata talvolta con la leggendaria civiltà di Atlantide. Altri ancora hanno tirato in ballo i soliti alieni che sarebbero, a loro dire, i veri costruttori delle piramidi.

In realtà, anche una civiltà dotata di mezzi tecnici rudimentali era perfettamente in grado di realizzare opere simili utilizzando l’ingegno. Vi sono prove concrete a sostegno dell’ipotesi secondo cui gli egizi sarebbero stati capaci di tagliare la roccia utilizzando cunei di legno che venivano successivamente bagnati. La dilatazione subita riusciva a spaccare la roccia lungo le linee volute.

Per quanto riguarda il trasporto, è presumibile che gli egizi utilizzassero slitte di legno trainate da molti uomini. Esiste addirittura un dipinto tombale della XII dinastia che raffigura la tecnica con la quale veniva trasportata un’enorme statua di oltre 60 tonnellate. Nel dipinto si vede chiaramente l’enorme slitta di legno, trainata da 172 uomini, e due individui che versano latte sotto le slitte per lubrificarne lo scorrimento. Il sollevamento dei massi poteva infine essere realizzato utilizzando rampe ascendenti. In una delle prime piramidi realizzate in Egitto e rimasta incompleta, quella di Saqqara, sono state ritrovate proprio rampe evidentemente costruite a tale scopo.

Queste ipotesi, supportate dai fatti, rendono ancora più sorprendenti le piramidi. È veramente straordinario che una civiltà intorno al 2500 a.C. sia riuscita a realizzare simili opere dimostrando un ingegno e una capacità organizzativa ancora oggi invidiabili.

Dell’argomento parlo in maniera più approfondita, insieme a Gianluca Ranzini, in un articolo per lo speciale di Focus Storia dedicato proprio all’antico Egitto.

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