Una bella persona che ho avuto la fortuna di conoscere e di portare in Italia un paio di volte è stata l’indiano Basava Premanand.
Si era infiltrato tra santoni e guru di ogni sorta (Sai Baba incluso) e aveva potuto carpirne segreti e metodi, diventando il più celebre “scettico” indiano, una sorta di Randi dell’India.
Il #throwbackthursday di oggi è dedicato a lui, Basava Premanand che, scoperti i trucchi dei santoni fingendosi loro adepto, decise tanti anni fa di trasformarsi in un anti-guru, per smascherare i truffatori e svegliare le coscienze dei suoi seguaci.
Girava l’India arrivando nelle piazze di ogni villaggio e dimostrando le abilità più straordinarie: mangiava il fuoco, camminava sul vetro, si trapassava con gli spilloni… quando la gente si era ormai convinta di avere davanti un essere superiore, rivelava che era tutto un trucco. E procedeva a svelare come gli riuscivano le sue imprese.
Avevo conosciuto Premanand negli Stati Uniti, negli anni Novanta. Poi lo avevo invitato in Italia a nome del CICAP: una prima volta in occasione del Convegno Euroskeptics organizzato dal CICAP a Saint Vincent, nel 1992, dove aveva fatto subito un convertito: Luigi Garlaschelli era rimasto folgorato. Aveva deciso di imparare tutto quello che Premanand sapeva in fatto di fachiri e nel corso degli anni, restando in contatto con Premanand, ci è riuscito.
Poi, nel 1993 lo abbiamo di nuovo portato in Italia a tenere una conferenza all’Università di Pavia ed è stato prodigo di nuove rivelazioni e dimostrazioni. In quell’occasione mi regalò anche due spilloni truccati che conservo tra i cimeli più cari.
Siamo sempre rimasti in contatto, con l’idea di riportarlo ancora in Italia, e fino all’ultimo ha continuato a mandarci l’Indian Skeptic, la pubblicazione che realizzava praticamente da solo a scadenze fisse.
Premanand se n’è andato a 79 anni il 4 ottobre 2009, a Podannur, nel Tamil Nadu, e seguendo le sue ultime volontà, il suo corpo è stato donato alla scuola medica locale.
Massimo Polidoro
Scrittore, giornalista e Segretario del CICAP, è stato docente di Metodo scientifico e Psicologia dell’insolito all’Università di Milano-Bicocca. Allievo di James Randi, è Fellow del Center for Skeptical Inquiry (CSI) e autore di oltre 40 libri e centinaia di articoli pubblicati su Focus e altre testate. Rivelazioni e Il tesoro di Leonardo sono i suoi libri più recenti, mentre Il passato è una bestia feroce è il primo thriller di una nuova serie. Si può seguire Massimo Polidoro anche su Facebook, Twitter, Periscope, Google+, Instagram e attraverso la sua newsletter (che dà diritto a omaggi ed esclusive).
Una risposta
Che dire, un grande! lo ricordo in un documentario dove girava nei villaggi a spiegare come aveva fatto il santone passato magari qualche tempo prima a fare certe “magie”.
E doppiamente grande perchè nella cultura indiana la spiritualità è molto radicata.
Ricordo in particolare l autobiografia di Yogananda dove gran parte della sua vita è ricca di eventi sovrannaturali (levitazioni come se piovesse!) e dove i suoi maestri erano dei semidei capaci di tutto!