Bruno Jordan, il noto cronista di Krimen, ha concluso un’indagine sul caso di Jack lo Squartatore.
Sembrava che un nuovo sospetto fosse venuto a galla ultimamente, e Jordan si è recato a Londra per saperne di più…

Sulla sua Pagina Facebook Jordan ha raccontato dei suoi incontri con un misterioso informatore che gli ha dato appuntamento a Whitechapel, il quartiere dove nel 1888 colpiva lo Squartatore.
Inutile dire che oggi non assomiglia nemmeno lontanamente a com’era 128 anni fa.
L’uomo gli ha raccontato di avere ereditato una valigetta medica che sarebbe appartenuta all’assassino.
«Il tipo mi ispira davvero poca fiducia» ha commentato Bruno a caldo «e, difatti, non aveva nulla da mostrarmi. Dice che prima voleva accertarsi che non fossi un matto. Io».
Poi si sono incontrati in una libreria.

Ha anche mostrato tutti i documenti e i ritagli di giornale relativi all’incidente.
L’ipotesi del tizio è che i delitti finirono all’improvviso perché il suo parente non poté più metterli in pratica.
Ha anche ricostruito la storia di quest’uomo, un misogino che in casa conservava in formaldeide parti di corpo umano.
Per questioni di studio, diceva a chi gli faceva visita.
Ma il sospetto che nascondesse qualcosa di terribile da sempre strisciava in famiglia.
C’è anche un altro particolare. Il parente fu fermato e arrestato per avere aggredito una prostituta alcuni mesi prima del primo delitto di “Jack”.
Il tizio aveva una copia del verbale relativo all’arresto.
Di elementi intriganti ce n’erano diversi.
Poi, l’uomo ha rivelato che il medico era anche uno scrittore da quattro soldi, che si firmava con uno pseudonimo non proprio rassicurante: “Hell Caine“.
Lo sconosciuto ha fatto a Jordan un ragionamento sul fatto che “Caine” significa Caino, il primo assassino della storia, ovviamente.

Mentre “Hell” vuol dire inferno e, in una delle lettere che Jack spedì ai giornali la intestò proprio “From Hell” (dall’inferno).
Alla lettera era allegata una parte di rene che lo Squartatore aveva tagliato a una vittima.
Indizi e suggestioni intriganti, ma Jordan ha concluso che il tizio era solo uno spacciatore di bufale che cercava di rifilare al giornale il finto diario di Hell Caine per una cifra esorbitante.
Nel suo articolo, sul nuovo numero di Krimen, Bruno racconta tutta la storia.
Ma, vai a capire perché, l’editore del giornale ha lanciato la notizia in copertina come se davvero fosse stata fatta una nuova scoperta sul caso dello Squartatore.
Ho come l’impressione che Bruno non ne sia tanto contento. Provate a chiederglielo sulla sua pagina Facebook…
Massimo Polidoro
Scrittore, giornalista e Segretario del CICAP, è stato docente di Metodo scientifico e Psicologia dell’insolito all’Università di Milano-Bicocca. Allievo di James Randi, è Fellow del Center for Skeptical Inquiry (CSI) e autore di oltre 40 libri e centinaia di articoli pubblicati su Focus e altre testate. Rivelazioni e Il tesoro di Leonardo sono i suoi libri più recenti. Il passato è una bestia feroce è il primo thriller di una nuova serie: il secondo si intitola Non guardare nell’abisso e arriva il 21 giugno 2016. Segui Massimo anche su Facebook, Twitter, Periscope, Instagram, Pinterest, Telegram e la sua newsletter (che dà diritto a omaggi ed esclusive). Per invitarmi a tenere una conferenza scrivete qui.
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Cari saluti, provo ad iscrivermi nuovamente.