Giuliano Festino mi scrive:
Ho sentito più volte raccontare di presunti mostri tipo quello di Loch Ness che si nasconderebbero nel Lago di Como. Ora una mia amica di Dervio mi ha segnalato queste fotografie scattate dalle sue parti. Anche se c’è scritto che non è un trucco fotografico, a me sembra tanto un ritocco digitale. Ma vorrei sapere che cosa si sa di presunti “mostri” nel nostro lago. Grazie.
In effetti, le foto segnalate da Giuliano sono piuttosto sospette: la figurina del mostro è pressochè identica nelle prime tre foto, anche se spostata, e nell’ultima foto sembra sempre la stessa forma a cui è stata solo cancellata la testa. Un lavoretto davvero da pochi secondi con Photoshop. Se tra i lettori c’è qualcuno che ne sa di più su questo caso specifico, fateci sapere.
Per quel che riguarda invece resoconti storici sulla presenza di creature misteriose nel lago di Como, ho chiesto a un esperto e amico che ha studiato a lungo il caso e ne ha scritto più volte, Giorgio Castiglioni. Ecco che cosa mi ha risposto:
Nel novembre del 1946 il “Corriere comasco” pubblicò una notizia secondo la quale nelle acque del lago di Como, al Pian di Spagna, sarebbe apparso un enorme animale. Leggendo l’articolo, sembra evidente che si tratti semplicemente di un’invenzione del giornale. Nei giorni seguenti il quotidiano locale “La Provincia” annunciò un altro avvistamento in quei giorni e scrisse anche che, anni prima, ce ne sarebbe stato un altro ancora.
Anche qui si tratta di invenzioni della stampa. Il giornale che aveva inventato il mostro decise comunque di porre fine alla vicenda e, la settimana seguente, scrisse che si trattava semplicemente uno storione che era stato poi pescato. Notizia tanto inventata quella del mostro quanto quella dello storione.
Il mostro, con riferimento al nome del lago di Como (Lario), fu chiamato “lariosauro”, un nome che era stato dato nel XIX secolo a un reale rettile marino preistorico i cui resti fossili erano stati trovati presso il lago di Como (che ai tempi in cui visse il lariosauro non c’era ancora: la zona era coperta dal mare).
Nel 1954 fu visto uno strano animale nelle acque del lago ad Argegno. La persona che lo vide mi ha detto che era lungo sugli 80 – 90 centimetri, col muso arrotondato, la parte posteriore più ampia di quella di un pesce, zampe palmate. La descrizione potrebbe andare bene per una lontra (in quegli anni le lontre erano ancora presenti sul Lario).
Nell’agosto del 1957 un quotidiano locale, “L’ordine”, scrisse di un enorme mostro apparso tra Dongo e Musso. Si tratta evidentemente di un’invenzione del giornale.
Il mese successivo lo stesso quotidiano scriveva che due uomini da una batisfera avevano visto uno strano animale, lungo tra i 60 centimetri e il metro e venti, con una testa somigliante a quella di un coccodrillo. Questo particolare potrebbe farci pensare a un grosso luccio, ma la descrizione offerta è troppo vaga per affermarlo con un minimo di certezza.
Nel 1965 il “Corriere della Sera” raccontava (con foto) che a Ossuccio era stato buttato in acqua un mostro gonfiabile di gomma.
Nel 2003 un utente di un forum su internet ha detto di aver visto dal Monte Barro, guardando giù nel lago, a Lecco, una sorta di enorme anguilla, lunga sui 10-12 metri. Difficile pensare che nel Lario ci sia un animale come questo. E’ invece possibile che un gruppo di pesci che nuotano compatti in fila possa sembrare un unico, enorme animale.
Su internet si può anche trovare una serie di quattro foto di un mostro lungo “almeno 12 metri” nelle acque di Dervio (le foto segnalate dal tuo lettore). L’autore delle foto è citatocome “Luigi da Colico” (Colico è un paese che si rova nella parte settentrionale del lago) e si dà come data “Sabato 30 Marzo”, senza indicare l’anno (l’ultimo 30 marzo caduto di sabato è stato nel 2002). Nel sito si legge che “non si tratta apparentemente di un trucco fotografico”, ma non direi che sono molto attendibili…
Mi hanno anche raccontato che ai tempi della seconda guerra mondiale e poi ancora negli anni ’80 ad Argegno è stato visto uno strano animale con la testa da cavallo. Se emergeranno altri dettagli (mi è stato detto che era stato fatto anche un disegno che potrebbe forse essere recuperato) si potrà forse tentare una spiegazione di questi curiosi episodi.
Il “mostro” lariano del 1946 è stato citato anche in una storia di Paperino e, più recentemente, ha ispirato un romanzo di Giovanni Galli (Il lariosauro). Il lariosauro è anche protagonista di un racconto (Hidetoshi e il mistero del Lariosauro) di “Gario” e compare nel romanzo di Luca Masali L’inglesina in soffitta. Il cantautore Davide Van De Sfroos ha scritto una canzone in dialetto sul mostro del Lario (El mustru).
Recentemente, due ragazze, Sofia Matuonto e Chiara Pavesi, hanno fatto una tesi di design sull’ipotesi di utilizzare il “lariosauro” come marchio per un ristorante.
Esiste anche una Associazione Amici del Lariosaurus.
Ecco i link:
mostri:
http://bibliotopia.altervista.org/zoologia/zed01castiglioni.htm
http://bibliotopia.altervista.org/zoologia/zed02castiglioni.htm
http://bibliotopia.altervista.org/pubblicazioni/mah/mah03anguilla.htm
http://ups.provincia.so.it/lariosaurus/RICERCA/biblioteca%20cavallasca.htm
http://www.europacz.com/itItalianLakeMonsters.htm
presentazione del romanzo di Giovanni Galli:
http://bibliotopia.altervista.org/zoologia/zed01galli.htm
racconto di Gario:
http://www.cumpadelchinotto.it/Testimain.htm
il lariosauro come marchio per un ristorante:
http://bibliotopia.altervista.org/zoologia/zed02matuontopavesi.htm
il lariosauro nel nostro forum:
http://bibliotopia.forumfree.net/?t=14441369
lariosauro – rettile preistorico:
http://bibliotopia.altervista.org/zoologia/zed01colombo.htm
Associazione Amici del Lariosaurus:
http://ups.provincia.so.it/lariosaurus.htm
3 risposte
cari amici sono roberto ed ho 39 anni. fino al 1983 ho trascorso le mie vacanze scolastiche a lezzeno vicino a bellagio. pescavo, andavo in barca e facevo il bagno. sinceramente non ho mai avvistato niente di strano, ma mai avrei fatto il bagno nel lago sapendo del lariosauro, vero o non vero. ora passo dal lago molto spesso in bicicletta e sarà ancora più affascinante ora che so del lariosauro. mi piacerebbe avere qualche notizia in più a riguardo. solo pura curiosità. comunque se mai dovesse capitare, mi nterro a debita distanza dalle rive del lago, perchè come tutte le cose, le ripetute dicerie portano sempre qualcosa di vero.
ciao a tutti,
direi che l’affermazione nel sito ‘Non si tratta apparentemente di un trucco fotografico in quanto la risonanza doppler non ha identificato ritocchi professionali’ è quanto meno curiosa.
Mai sentito parlare di una tecnica di “risonanza doppler” per verificare se una foto è stata modificata o meno. Anche perchè il fenomeno doppler centra poco, in questo argomento.
Una rapida ricerca con Google conferma questo.
Se mi sbaglio, segnalatelo!
Ciao
ciao
sono doriano
quello dell’associazione amici del lariosaurus
sono del tutto d’accordo con l’amico giorgio col quale abbiamo collaborato fin dall’inizio del discorso cghe ha portato alla serata del 3 marzo 2006, da cui è nata anche l’idea delle due ragazze sulla tesi.
però come lariosauro fishing club abbiamo nello statuto l’obbligo di continuare nel tentativo di cattura..
ciao
doriano