Voci che escono dalla radio spenta

Voci dalla radio

Mi scrive Domenico Pasquariello: «Salve, è oramai da tempo che escono voci e conversazioni dagli altoparlanti un mio vecchio radioregistratore spento! Pensavo che si trattasse di un caso di Psicofonia, visto che la radio del radioregistratore era spenta. Dopo delle analisi ho appurato che si tratta di un radioamatore che trasmette da non so dove. Come è scientificamente possibile una cosa del genere?»

Ho girato la domanda all’amico Marco Morocutti, il nostro esperto di “interferenze” di ogni tipo. Ed ecco la sua risposta: «In effetti le apparecchiature audio possono, in alcune circostanze, subire interferenze da parte di trasmissioni radio particolarmente intense. La causa di tali interferenze possono essere le emissioni dei radioamatori, ma devono trovarsi molto vicino al luogo dove si trova l’apparecchio, cioè in genere devono risiedere nello stesso edificio o tutt’al più in un palazzo molto vicino.

«Ad ogni modo un apparecchio veramente spento non può ricevere nulla, tranne in certe situazioni estreme che però non credo riguardino il suo caso. Quindi se il radioregistratore “sente” qualcosa anche quando è spento, significa che in realtà l’apparecchio è sempre alimentato anche quando il suo interruttore è nella posizione di spento. Questa è una circostanza niente affatto insolita, perché per motivi di opportunità gli apparecchi siano spesso realizzati in modo da essere alimentati anche da spenti.

«Nel suo caso, suppongo che se l’apparecchio venisse veramente spento (staccando la spina e togliendo le pile) ogni interferenza cesserebbe. E’ interessante notare che le interferenze possono anche essere captate da apparecchi che non sono in realtà dei ricevitori radio, perché in molti casi i normali circuiti di amplificazione (presenti in tutti i riproduttori audio, compresi i radioregistratori) possono risultare sensibili ai segnali radio, anche se non dovrebbero. Va anche detto che negli apparecchi di produzione più recente, o in quelli di maggior pregio, questo fenomeno è meno frequente poiché per legge tutte le apparecchiature devono sottostare ad alcune norme europee, dette in generale “Normative EMC”. La sigla EMC significa Electromagnetic Compatibility, e indica il fatto che una apparecchiatura elettronica non deve né disturbare gli apparecchi vicini né essere disturbata da essi. Quindi, una apparecchiatura che sia stata progettata secondo le regole sarà anche poco sensibile alle interferenze radio».

E a voi è mai capitato qualcosa del genere?

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20 risposte

  1. Quando eravamo piccini io e mio fratello avevamo una coppia di walkie-talkie. E spesso, quando il pomeriggio li accendevamo, sentivamo sempre il solito tizio parlare con qualcuno, ma senza sentire l’altro interlocutore.

    Non siamo mai riusciti a capire chi fosse, anche se sicuramente lo conoscevamo (sicuramente era un vicino), ma l’invasione della privacy altrui per dei bimbetti di 8-9 anni era una delle cose più divertenti…

    Che dire? che dovremmo dire alla telecom se ci assumono? eheh

  2. Anni fa mi capitava di sentire a tratti uscire dal giradischi una voce incomprensibile. Dopo qualche indagine ho scoperto che era un radioamatore, con casa ed antenna a 100 metri di distanza. L’incomprensibilità del parlato era dovuta al fatto che la trasmissione era in banda laterale unica SSB. Cambiato il giradischi con uno migliore l’interferenza è scomparsa.

  3. A me è capitato molti anni fa (ero giovane…). Ero in casa da sola, sera tardi, e stavo studiando. Unica luce accesa la lampada sulla scrivania. Al massimo della concentrazione, una potente voce maschile dal nulla! Ovviamente non era il nulla, ma il mio dirimpettaio radioamatore la cui voce veniva captata dalle casse dello stereo (spento ma alimentato).

    Al momento ci sono rimasta secca, e fra l’altro avevo da poco perso mio padre… ma anche se il CICAP era di là da venire riuscii subito a capire che si trattava solo di banale tecnologia impazzita!

  4. In una delle mie serate da dj, in un locale sulla splendida collina di Gabicce Monte (al confine tra la Romagna e le Marche…veduta sul mare…agosto…tramonto…bellissimo!), potevo tranquillamente captare dalla mia cuffia una radio (credo locale). Fortunatamente la voce dello speaker era bassa, e non mi ha disturbato durante la serata, quando avevo invece bisogno di sentire dalla cuffia i dischi che stavo per mettere.
    Ora: va bene che sono alto, ma non pensavo di essere un’antenna ! 🙂

  5. A me accadde diversi anni fa qualcosa che all’epoca mi inquietò non poco. Stavo ascoltando della musica col mio giradischi montato su un impianto hifi di una certa potenza, quando, all’improvviso, il piatto rallentò, fino a fermarsi completamente dopodichè ho sentito molto distintamente uscire dagli altoparlanti una voce che diceva “Adesso basta!” a questo punto il piatto ha ripreso a girare ed è tornato tutto normale. Lo interpreto con un’interferenza radioamatoriale agevolata dall’evidente calo di tensione che ha fermato la trazione del giradischi, ma non ha spento l’amplificatore. Possibile?

  6. Beh, ho rotto tanto mio padre per rimettere in funzione il suo vecchio CB (per fare quello che oggi si definirebbe “chattare” con gli amici) poi non ho potuto usarlo perché le mie conversazioni venivano irrimediabilmente riprodotte dalla televisione in salotto (e addio privacy) eheheh….
    Una volta invece con un wolkie tolkie (se si scrive così) ho beccato una conversazione in una lingua straniera che non ho riconosciuto (riesco a riconoscere al massimo l’inglese, il francese e il tedesco..). So che per le grandi distanza servono le onde corte, e non credevo che un w.t. (così evito errori) da 10.000Lire fosse in grado di beccarle….

  7. Ciao a tutti e complimenti a Massimo per il suo lavoro!

    Credo che mi sia capitato il caso di interferenza piu’ allucinante della storia… al limite del poltergeist. Qualche anno fa ho vinto a una fiera una macchinina radiocomandata di qualità veramente infima, anche se dotata di alcuni gadget simpatici (suoni, lucine). Una sera, l’aggeggio infernale (che era, tengo a precisarlo, acceso ma non in uso) ha iniziato a muoversi a scatti… da solo. In tutta onestà, mi sono piuttosto spaventato, ma il meglio doveva venire. Dalla macchinetta hanno cominciato a uscire suoni sinistri. Ancora un po’ e infarto! La macchina radiocomandata del demonio! Se non sono caduto secco sul posto è stato solo perchè ho riconosciuto in quei suoni sinistri la voce del mio vicino, radioamatore e dotato di un baracchino di notevole potenza…

    Ciao!

  8. A me è successo ai tempi in cui suonavo la chitarra elettrica!
    Quando attaccavo la chitarra all’amplificatore,certe volte,stando senza suonare ma con l’ampli acceso,sentivo la radio nelle casse dell’ampli!
    Non mi è neanche lontanamente passato nel cervello che fossero voci dall’aldilà,ho subito pensato alla possibilità che le corde della chitarra,essendo di acciaio e quindi un buon conduttore,facessero semplicemente da antenna a segnali radio che comunque ci sono. L’amplificatore faceva semplicemente il suo dovere, e cioè amplificava i segnali!
    Ciao!

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