Ricorderete senz’altro la fotografia del “fantasma” di Wem Town Hall di cui abbiamo parlato poco tempo fa. Bene, nel 1996 il programma “Out of this World” aveva realizzato un’interessante indagine su quella fotografia:
Questa la prima parte del documentario, il mistero sembra intatto. Nella seconda, però, il conduttore si reca al Museo fotografico nazionale di Bradford e gli esperti del museo che esaminano la foto scoprono qualcosa di molto interessante:
Per chi non mastica l’inglese, l’esperto spiega che il volto della “bambina fantasma” presenta una strana caratteristica. E’ attraversato da una serie di linee orizzontali, come quelle che si avrebbero se l’immagine fosse stata ottenuta fotografando una televisione. In nessun altro punto della foto compaiono le stesse linee orizzontali. Ecco il volto, anche dall’immagine tratta da YouTube si riescono a vedere le linee:
In altre parole, si potrebbe trattare di un fotomontaggio in cui il volto fotografato alla TV è stato sovrimpresso, con una tecnica basilare alla portata di chiunque – e usata già nell’800 per creare foto di fantasmi, senza bisogno di alcun fotoritocco digitale. L’esperto mostra un esempio da lui ottenuto in camera oscura.
Certo questa scoperta solleva forti dubbi anche sul fatto che si tratti di un semplice, per quanto straordinario, caso di pareidolia. L’autore della foto (che come spiega nel video se l’è sviluppata da solo nella sua camera oscura da giardino) nega che si tratti di un falso. L’opinione degli esperti, però, è esattamente l’opposto.
P.S. Ringrazio Giorgio Castiglioni per la segnalazione dei video.
27 risposte
Gent.mo Francesco Canu, come scrive Salvatore Mei, forse diciamo la stessa cosa ma in due modi diversi. Innanzitutto ti sarei grato se volessi indicarmi il punto esatto in cui ho paragonato i fratelli Wright a spiritisti ed astrologi, in secondo luogo tengo a farti notare che ho detto chiaramente che non credo a fantasmi, possessioni diaboliche e marzianini verdi; oggi per essere ancora più preciso, aggiungo anche che non credo a miracoli e stimmate. Comunque, in relazione al fatto che tutto è spiegabile in maniera razionale, vorrei farti notare che a pag. 26 di Focus Extra n. 36, in un trafiletto in fondo pagina si parla di un medico di nome Arthur Lintgen, il quale nel 1978 riconobbe brani di musica classica incisi su vinile solo guardando i solchi. L’articolo prosegue aggiungendo che James Randi mise alla prova questo medico e confermò che era in grado di fare quello che diceva. A questo punto non credi che, con l’approfondimento degli studi sul cervello, fra trent’anni una spiegazione scientifica potrebbe uscire fuori? Lo stesso effetto placebo, che è un fenomeno riconosciuto dalla scienza medica, da quel poco che sono riuscito a comprendere, origina le proprie capacità curative proprio dal cervello. Concludo aggiungendo che molto probabilmente, magari fra cento o duecento anni, fenomeni che adesso possono sembrare fantascienza, proprio grazie ai continui progressi scientifici, potranno diventare realtà. Colgo l’occasione per inviare a Te ed a Salvatore Mei i più cordiali saluti. Stefano.
Salvatore Mei, tu parti dal presupposto che questi fenomeni non vengano studiati adeguatamente, ma non è così, proprio per nulla. Semmai è proprio chi ci crede fermamente che non si prende la briga di approfondire l’argomento.
“magari studiando i meccanismi della mente umana”
ma da dove vieni, dal medio evo? Scusa il sarcasmo, ma secondo te la scienza non studia la mente umana? Si è già scoperto come guarire dalle malattie, basta che vai in farmacia e ti fai dare la medicina giusta, se non ti è ancora arrivata la notizia. Non è possibile guarire da tutte le malattie, ma sinceramente, a differenza di quanto possano credere i sostenitori di cospirazioni mediche eccetera, le medicine funzionano, e lo dimostra il fatto che sono vivo grazie ad esse, e non ho visto nessuno stregone voodoo accanto al mio letto d’ospedale. Guarda in faccia la realtà, forse ti approceresti a questi fenomeni con un pò più di raziocinio. Non dico che non vadano studiati, ma semplicemente che prima di arrivare alla conclusione che si tratti di fenomeni paranormali bisogna studiare attentamente.
Tornando alla foto è abbastanza evidente una differenza di “risoluzione” fra il “fantasma” e il resto della foto. Le righe orizzontali fanno pensare proprio all’interlacciato del televisore. Inoltre si spiegherebbe anche il bianco/nero: ci sarebbe stata troppa differenza tra bilanciamento dei colori (x non parlare della brillantezza) di un immagine televisiva rispetto all’immagine reale ripresa.
Pensare che la foto mi aveva convinto (come autenticità). Ora sono di tutt’altra idea.
Francesco Canu, a me sembra che tu e Bigstefano stiate dicendo la stessa cosa, forse arrivo tardi e mi sono perso qualcosa, ma mi sembra che lo contestiate ingiustamente: ha solo detto che certi fenomeni sono delicati e meriterebbero + attenzione, cosa che qualunque studioso serio dovrebbe sostenere. Il volo degli aerei presuppone appunto uno studio approfondito x essere effettuato. X assurdo: magari studiando i meccanismi della mente umana si scoprirebbe come guarire dalle malattie… non mi sembra che ammettere di non essere ancora in grado di spiegare tutto sia sinonimo di “credere alla befana”. I meccanismi delle guarigioni (fenomeno innegabile) non sono spiegati! Tuttavia nessuno dice che siano sovrannaturali, anzi siccome avvengono costantemente suppongo siano naturali. Magari a voi basta il fatto che la medicina “contempli” questi avvenimenti, magari a qualcun altro non basta e vorrebbe capire di più. Qui tutti stiamo cercando di far luce sulle cose.
Big Stefano, sicuramente sarebbe stato bollato come pazzo chi nell’800 avesse avanzato l’ipotesi di sorvolare l’oceano con un mezzo più pesante dell’aria, ma vedi, questi discorsi lasciano il tempo che trovano. Chi ha sviluppato l’areonautica non si è affidato a magie o miracoli, ma a calcoli matematici, che sono qualcosa di completamente diverso da quello che maghi e occultisti vogliono farci credere. Il problema risiede proprio nei mezzi con i quali ci si propone di compiere un’impresa. Un’operazione al cuore era fantascienza 50 anni fa, ma i pionieri della chirurgia si sono affidati a decenni di studi e sperimentazioni prima di giungere alle tecniche odierne, è proprio questa la differenza tra scienza e magia (la fantascienza è un’altra cosa), l’una si propone di studiare, tramite la fisica e le scienze (magari anche scoprendone di nuove, chi può dirlo? è già successo) i fenomeni naturali, l’altra ha la presunzione di conoscere una verità tramite concetti del tutto inapplicabili, e che a tutt’oggi non hanno prodotto risultati apprezzabili dal punto di vista sperimentale, casomai li ha prodotti unicamente per chi ci crede fermamente. Paragonare i fratelli Wright a spiritisti e astrologhi mi sembra non solo azzardato, ma anche improbabile e del tutto fuori luogo.
BigStefano ha sicuramente ragione nell’affermare che non bisogna accontentarsi di spiegazioni affrettate.
Tuttavia mi sento di poter dire che il CICAP molto raramente, se non addirittura mai, cade nell’errore di dare giudizi sommari.
Quello che invece purtroppo spesso accade è che terze parti attribuiscano al Comitato cose in realtà mai dette oppure, nella migliore delle ipotesi, le riferiscano in maniera semplificata e distorta.
Il caso dei porcospini in amore circa il fenomeno dei cerchi del grano è abbastanza significativo a questo proposito.
Per quel che riguarda le presunte guarigioni miracolose, ho sempre letto affermazioni molto accurate, precise e mai semplicistiche da parte degli esponenti del Comitato. Ciò non implica comunque che, almeno in alcuni casi, l’ipotesi dell’errore diagnostico debba essere scartata a priori: non sempre una spiegazione apparentemente banale è necessariamente anche sbagliata.
Comunque suggerisco a chiunque, quando si vuole conoscere la posizione del Cicap su un determinato fenomeno, a leggere direttamente gli articoli o i comunicati stampa e a non affidarsi a comunicazioni di “seconda mano”, molto spesso inaffidabili.
Gent.mo Luca, sicuramente mi sono espresso male nel mio precedente intervento; innanzitutto tengo a precisare che non credo assolutamente nei miracoli e non sono nemmeno in grado di darti la percentuale delle guarigioni che avvengono ogni anno a Lourdes o in altri santuari nel mondo, il mio era soltanto un invito a non liquidare con spiegazioni banali (tipo la diagnosi errata) fenomeni, seppur rarissimi, che meriterebbero un pochino in più di approfondimento e che sicuramente hanno qualche spiegazione scientifica a noi ancora oscura. Posso inoltre garantirti che sono una persona che non crede al mago che ti predice il futuro, al fantasma che gironzola per casa o ai marziani verdi che vengono a trovare gli amici sul nostro pianeta ma ciò non toglie che ci sono fenomeni come gli avvistamenti di UFO o le guarigioni misteriose, che meriterebbero qualche approfondimento in più.
Mi preme anche ricordare che, nella seconda metà dell’ottocento, una persona che avesse previsto in un futuro prossimo il superamento degli oceani in volo su una macchina pesante diverse tonnellate, sicuramente sarebbe stato bollato come pazzo. Comunque ti ringrazio del tuo intervento, penso infatti che sia utile scambiare le proprie opinioni soprattutto con chi la pensa diversamente da noi. I più sinceri e cordiali saluti da Stefano.
PER BIGSTEFANO
Il tuo commento dimostra come spesso, a far nascere casi misteriosi, contribuisca una conoscenza inadeguata della realtà. La medicina contempla casi di remissione spontanea di malattie anche molto gravi; è una cosa che succede, seppur in percentuali molto basse. Se si esamina la percentuale di remissioni spontanee tra coloro che frequentano santuari come Lourdes, si nota che tale percentuale non è pari, ma perfino inferiore alle guarigioni di coloro che a Lourdes non sono andati. Se si volesse trarre una conclusione da tali numeri, con un po’ di cinismo si potrebbe dire che frequentari certi luoghi di culto fa male….
Scusami se ho scherzato su questo argomento: purtroppo ad oggi non ce n’è un solo – presunto – fenomeno paranormale che regga ad un esame serio. Certo, se si prende una sola persona guarita dopo un viaggio a Lourdes, senza conoscere il contesto generale, è difficile che questo individuo non si consideri un miracolato. E in fondo, se sperare nei miracoli può dare forza ad una persona che soffre, è giusto lasciarle tale speranza.
Pensandoci…il corpo della bambina è palesemente qualcos’altro (…per il discorso della cintura, etc…) così ho immaginato che nella foto originale qualcosa di vagamente simile ad una bambina ci fosse davvero; l’aggiunta del volto può essere una “aggiunta posticcia” per approfittare della casualità.
Sarebbe una “bomba” trovare la foto sorgente dalla quale l’autore avrebbe “ritagliato” il volto…anche se credo sia estremamente improbabile.
Gent.mo Massimo, personalmente le teorie complottistiche preferisco lasciarle ai romanzi di fantascienza; ciò non toglie che, come le ho detto più volte, ci sono dei fenomeni che spaziano dalle guarigioni misteriose, ai sogni premonitori, agli avvistamenti UFO, che secondo me andrebbero affrontate un pochino più approfonditamente. Faccio un esempio: qualora si analizzi il caso di una persona affetta da un tumore e misteriosamente guarita dopo un viaggio presso un qualsiasi santuario, non si può liquidare il tutto dicendo semplicemente che si era trattato di un errore diagnostico ma forse sarebbe il caso di capire meglio quali meccanismi ancora a noi sconosciuti entrano in gioco nel cervello di una persona che crede nei miracoli. Le faccio comunque nuovamente notare che ammiro molto il vostro lavoro volto a smascherare imbroglioni e ciarlatani, ma nel contempo vorrei precisare che, sempre secondo la mia personale opinione, tutto quello che oggi può sembrare fantascienza magari fra cinquanta o cento anni potrà essere realtà; pensi che l’estate scorsa ho letto un romanzo di fantascienza dei primi anni 50 in cui si parlava di un chirurgo che effetttuava un intervento tramite un robot …… oggi mi sembra che, perlomeno a livello sperimentale, questo stia avvenendo nella realtà.
Le rinnovo i più sinceri e cordiali saluti.
Stefano.
P.S. Le avevo chiesto un parere privato circa un episodio a me accaduto, purtroppo non ho più avuto una risposta.