C’è chi afferma di essere stato derubato o violentato con l’ipnosi. Davvero si può dirigere una persona contro la sua volontà?
È l’argomento che affronto nel mio nuovo articolo su Focus n. 268. E, visto che di ipnosi abbiamo parlato anche da poco, forse può valere la pena approfondire…
«C’è ancora tanta confusione nel pubblico sulla natura dell’ipnosi», mi ha detto Graham Wagstaff, psicologo all’Università di Liverpool e, come me, componente dell’European Council of Skeptical Organizations. «Solitamente, si pensa che l’ipnosi sia uno stato alterato di coscienza e che la persona ipnotizzata possa essere messa in una vera e propria trance, da cui può uscire solamente al comando dell’ipnotizzatore. Non è così. Se si misura l’elettroencefalogramma di un soggetto ipnotizzato, infatti, si scopre che è molto simile a quello di una persona sveglia e semplicemente rilassata». Nessuno stato alterato, dunque.
«L’ipnosi», continua Wagstaff, «va vista come una forma di interazione sociale tra due persone, in cui una chiede all’altra di comportarsi in un certo modo e l’altra obbedisce perché in quel momento, in quella situazione, si sente di farlo e non perché manipolata da una forza a cui non può resistere».
Per capire meglio che cosa accade nelle situazioni in cui si attribuisce all’ipnosi l’esito di una rapina, vi rimando all’articolo di Focus e a questo ritaglio (a destra) scovato da Paola Dassori, per Query, la rivista del CICAP, in cui si raccontano le gesta di due sorelle che, già nel 1957, si erano specializzate proprio in questo tipo di “imprese”…
Massimo Polidoro
Scrittore, giornalista e Segretario del CICAP, è stato docente di Metodo scientifico e Psicologia dell’insolito all’Università di Milano-Bicocca. Allievo di James Randi, è Fellow del Center for Skeptical Inquiry (CSI) e autore di oltre 40 libri e centinaia di articoli pubblicati su Focus e altre testate. Rivelazioni e Il tesoro di Leonardo sono i suoi libri più recenti. Il 3 marzo 2015 uscirà per Piemme il suo primo thriller: Il passato è una bestia feroce. Si può seguire Massimo Polidoro anche su Facebook, Twitter, Google+ e attraverso la sua newsletter (che dà diritto a omaggi ed esclusive).
2 risposte
signora Carla Ferrario, le consiglio di frequentare un corso d’ipnosi, e di provare quindi capire “personalmente” il fenomeno IPNOSI, al di là di quello che scrive il sig. Massimo Polidoro, del CICAP
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dell’ipnosi è stato scritto di tutto, e…il contrario di tutto, ma solo chi la pratica giornalmente, ne comprende le potenzialità.
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Io sono un Odontoiatra-Ipnotista, e non un mago da palcoscenico. L’ipnosi è un potente mezzo di comunicazione con la nostra parte INCONSCIA…..nel bene…e nel male
dipende dall’uso che se ne fa.
anche il bisturi, in mano al chirurgo esperto, può rappresentare la vita
come in mano ad un assassino, uno strumento di morte.
vorrei capire allora il meccanismo utilizzato dai mentalisti. ho visto un episodio della serie per tv dell’anno scorso dal mentalista italiano Francesco Tesei quando ha ipnotizzato un giocatore di basket e questo ha sbagliato a segnare a comando. non penso che il giocatore volesse sbagliare il canestro. a noi è stato spiegato che lui obbediva a un segnale in modo inconscio (appunto era stato ipnotizzato da Tesei).
il tutto viene contraddetto da questo articolo…
vorrei capire !!!
grazie