L’intruso della Tasmania

Veruska Pasquali mi scrive: «Volevo proporre alla sua attenzione una foto scattata da me in Tasmania, nel sito storico di Port Arthur, alla fine dello scorso Aprile. Buffo è il fatto che proprio in quel punto la guida parlò di strani bagliori volanti,attribuiti alla presenza delle anime dei detenuti inglesi che lì trovarono la morte. Durante la gita al sito storico non ho assolutamente visto nulla di strano,ma una volta tornata a casa la sorpresa sulla foto mi ha lasciato di stucco! Lei cosa ne pensa? Gioco di luce? Effetto del flash o fantasmino in cerca di notorietà?»

Cara Veruska, a me sembra un classico effetto che si produce fotografando di notte una fonte di luce mossa (può essere il visore della macchina fotografica di un vicino, il telefonino di un turista, un’insegna luminosa in lontananza…). Che ne pensano gli esperti di fotografia in linea?

Aggiunta del 15.6.09:

Allego qui le immagini di cui parla Yuri’70 nei commenti sotto:

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0 risposte

  1. Le due foto non sono le stesse. Infatti, lavorando coi livelli di Photoshop sulla foto del sito si distingue nettamente una persona di spalle (in basso a destra), mentre una seconda persona (quasi al centro, in basso, e spostata un po’ più a sinistra) è meno evidente.

    Le luci che fuoriescono dalla chiesa sono sempre uguali, ogni notte, ma la foto della chiesa nel sito è stata scattata a tramonto inoltrato, e non di notte, come quella di Veruska. Anche giocando con i livelli, si vede che le ombre sono tra loro incompatibili. Evidentemente tra cancelli e alberi, quello risulta essere uno degli scorci migliori e a quella distanza le differenze tra le due inquadrature sono minime (ma ci sono, a ben vedere).

    E quel gioco di luci è con ottima probabilità il display di un telefonino di ultima generazione

  2. Anche io sinceramente all’inizio non pensavo alla malafede, ma le due foto, come fa notare Yuri ’70, combaciano alla perfezione anche nelle ombre, tanto che schiarendo si può notare che una delle ombre è la stessa identica di una delle teste dei turisti della foto originale.

    Sarò sincero, ma se è un tentativo da parte di questo tipo di prendere in giro qualcuno, non riesco a capire a quale scopo sia stato fatto, magari sarebbe interessante sentire l’autore della foto e vedere che cosa ha da dire.

  3. Interessanti le foto elaborate da Yuri. Nella penultima si nota appunto l’alone di cui parlavo: la macchia tondeggiante sotto i bagliori incriminati. Sarebbe davvero bello se fosse possibile linkare l’immagine in formato pieno o il file da scaricare, a meno che non sia stata fornita in questo misero formato.

    Ritornando alle foto di Yuri, effettivamente l’inquadratura della foto di Veruska e quelle del sito è molto simile (se non la stessa)… l’unica spiegazione è che le immagini sono state inquadrate dall’unico punto in cui è possibile allontanarsi abbastanza dalla facciata della chiesa per fotografarla nella sua interezza senza un buon grandangolo (infatti la piazza sembra occupata a dx da un caseggiato e a sx da alberi). Comunque anche riguardo a questa faccenda si potrebbe stringere il cerchio potendo fare un confronto con un’immagine più grande.

  4. Anche io più o meno concordo con voi, anche se non mi sento di tirare in ballo la malafede visto anche il fatto che, come fa notare Marco, anche il companile è mosso (probabilm. come il bagliore). Poi non è detto che sia notte fonda al momento dello scatto: l’immagine è senza dubbio sottoesposta.

    Sarebbe bello vedere la foto in formato pieno: anche io ho provato a regolare i livelli con photoshop e ho notato un altro alone + chiaro sotto quei bagliori, potrebbe essere ad un braccio piegato, ma è difficile dirlo con un’immagine così piccola.

    Dobbiamo tenere conto che i “ghirigori” sono dati dal movimento della macchina quindi si tratta in realtà di luci puntiformi: una verde, una rossa, una azzurra e varie bianche. Per me l’ipotesi del cellulare sembra la migliore, le 2 luci, quella rossa e quella verde ricordano i tasti per aprire e chiudere la chiamata. Inolte un telefonino vicino alla fotocamera potrebbe superare di intensità le luci lontane del campanile.

  5. Ho voluto effettuare anch’io un’analisi delle foto:

    Dapprima ho voluto ricercare e risaltare con Photoshop i pixel intorno al bagliore(foto di dettaglio), per definire meglio l’immagine (senza modificare alcun pixel, ma mettendo in risalto le zone buie o nascoste, grazie ai “magici” strumenti che offre:

    – risultato: la forma ben si addice ad un display rettangolare con un immagine a colori deformata dal movimento dello stesso.

    Poi ho voluto ricercare con Photoshop se intorno al “bagliore” (foto generale) c’erano oggetti nascosti dal buio dell’ambiente, tipo mani, persone, pietre..

    Risultato: nulla intorno (a parte una pixelatura della stessa forma squadrata nella parte bassa del bagliore..) che ben si addice alla forma di un cellulare a “conchiglia” aperto o dell’effetto movimento del cellulare stesso.

    Poi, incuriosito dalla chiesa”Port Arthur Church” che dall’elaborazione è “uscita” allo scoperto, l’ho voluta ricercare sul web, con google earth.

    risultato: non c’è effettivamente nessun chiosco o bar con insegne luminose vicino (l’edificio è in una zona verde, molto naturale)..

    MA…

    ..dopo pochi click ho trovato anche questo sito

    http://www.gondwananet.com/australia-facts-tasmania-port-arthur.html

    e la 1a foto (da inizio pagina) mi ricordava quella di Veruska e (sempre con l’amico Photoshop) ho voluto accostarle..

    RISULTATO:

    A) Veruska è riuscita a realizzare la stessa identica foto, con le stesse identiche angolazioni e dalla stessa identica posizione del tizio che l’ha pubblicata sul web (mistero nel mistero..)

    Solo che Veruska, moolto Stranamente, l’ha realizzata in piena notte! ..ora..quale escursione va DI NOTTE a visitare luoghi come una chiesa abbandonata in un parco naturale e (come si evince dalla foto) non illuminato?! la X-Files travel agency?!

    Oppure…

    B) Veruska ha modificato la foto del web, scurendola, cambiando un pò i colori e “incollando” il bagliore di un possibile display(smosso) di cellulare.

    Non contento, ho voluto scurire la foto della chiesa trovata sul web..

    risultato:

    direi uguale.Mi pare la dimostrazione che Veruska abbia viaggiato più col web che di persona!!

    Provate anche voi e poi ditemi!!

    Saluti!

    Yuri’70

    P.S. volevo allegare le foto della mia “ricerca”, ma nn so come..pertanto le ho inviate a Massimo x pubblicarle qui..(ci conto!)

  6. Anzi, per essere più precisi, si tratta di una macchina fotografica, perchè solitamente le videocamere non hanno la lucetta che segnala lo stato ON (come invece accade per le fotocamere digitali), alcuni modelli invece hanno il tally (la luce rossa che indica la registrazione in corso) che però è nella parte anteriore.

    Per farla breve, la lucetta blu che segue lo stesso movimento del display, è il led che indica che il dispositivo è acceso, e ci sono molti modelli di fotocamera che utilizzano quel colore.

  7. si, direi che non ci sono dubbi, anche la luce del campanile segue la stessa direzione dell’effetto mosso dell’oggetto in esame, anche se in maniera meno accentuata. Foto mossa e niente più.

  8. Stesso discorso delle candele “paranormali” e dell'”ufo” in picchiata sullo sfondo della città in notturna. Tra l’altro l’ipotesi di un display LCD di un altro dispositivo è avvalorata da due fattori. Il primo è il bilanciamento del bianco settato sull’edificio fotografato, che rende la luce proveniente dal display digitale tendente al blu, e il secondo è che insieme alla luce blu si vede chiaramente qualcosa dal colore simile a quello dell’edificio, segno evidente che quella macchina fotografica (o videocamera) sta certamente inquadrando lo stesso soggetto.

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