Per chi non lo sapesse, il TED (Technology, Entertainment, Design) è considerato uno dei più importanti eventi per la diffusione delle idee. Vi parlano tutti quelli che hanno “idee degne di essere diffuse”: dai Presidenti degli Stati Uniti ai più grandi scrittori, scienziati, musicisti e così via. La regola è che ogni intervento non deve durare più di 18 minuti e il bello è che almeno 200 di queste conferenze sono disponibili gratis sul sito di TED (e non è male, se considerate che partecipare come spettatori a uno di questi eventi costa diverse migliaia di dollari).
Oggi ve ne parlo perché anche James Randi è stato uno degli speaker al TED e da poco il video della sua conferenza è stato messo online. Per chi conosce l’inglese, eccolo qui sotto (e per chi non lo conosce, dategli comunque un’occhiata: Randi merita sempre…):
14 risposte
Vito dice “o aadirittura di prendere i granuli con cucchiaino di plastica”. Vito, non sara’ mica che sanno del potere di Polidoro nel piegare i cucchiaini che fanno usare quelli di plastica?ciaoooo
Proprio sul n87 di Scienza e Paranormale , ci sono tre interessanti articoli riguardanti l’Omeopatia.1) omeopatia una lunga storia di fallimenti. 2)disastro per l’omeopatia ,il rapporto Donner.3)il regime nazista e la verifica dell’omeopatia.
@Aldo: grazie per le informazioni, dirette e chiare. Non riesco però a capire la logica che sta dietro il riconoscere che il rituale è negativo per il buon nome dell’omeopatia ma nella pratica poi per “rispetto per l’usanza” alimentarlo dicendo ai clienti di seguirlo.
Su internet si legge di tutto: non toccare con le dita e non assumere menta o caffè (es: enciclopedia sapere.it) o addirittura di prendere i granuli con cucchiaino meglio se di plastica… Alla fine mi viene da pensare che proprio il foglietto illustrativo potrebbe screditare alcuni rituali o cattivi metodi di somministrazione. Inventare una leggenda metropolitana è quanto di più lontano dal mio pensiero.
X Vito. E per tutti gli interessati.Lo sciogliere i granuli dei medicinali omeopatici sotto la lingua, oltre al non toccarli con le mani, è un “rituale” che ha contribuito non poco a confondere l’ Omeopatia con la Magia. Io per rispetto dell’ usanza dico ai pazienti di farlo, ma senza angosciarsi. Lo scioglierli sotto la lingua aiuta solo ad accellerare l’ assunzione e, quindi, l’ effetto. Vi sono nei farmaci normali le forme “orodispersibili” per le quali, sul foglietto illustrativo, viene consigliata l’ assunzione allo stesso modo (sublinguale). Da molti anni lo si fa per la nitroglicerina, per bloccare alla svelta un attacco di angina pectoris. Il non toccarli con le mani è una pignoleria dei medici e dei farmacisti omeopati puristi, nata solo dopo la la nascita della preparazione industriale del farmaco. Il buon Hahnemann non poteva non toccarli con le mani, mentre li preparava e li confezionava. E anche i medici che curarono a Londra il colera con farmaci omeopatici nel 19esimo secolo fecero altrettanto. A me, se un granulo cade a terra, cosa che accade, lo raccolgo con la mano e lo inghiotto tranquillamente. Le soluzioni idroalcooliche vanno bevute, chi lo dice che vanno tenute sotto la lingua? Se è una soluzione idroalcoolica l’ assorbimento è immediato! Sicuro che non abbiano voluto giocare uno scherzo al “tizio” che conosci? O che non sia una leggenda metropolitana sparsa dai nemici dell’ Omeopatia? Se non lo sai, Ti ricordo che sono farmacista.