Sfere di luce nello spazio?

MIR in Space

Ho ricevuto in questi giorni un paio di mail che mi chiedevano lumi o chiarimenti sulle cosiddette “sfere di luce nello spazio”. Eccone una: «Gent.mo Massimo, consultando il tuo sito, ben documentato e ricco d’informazioni, nel consultare la sezione dedicata al blog su “Il caso più misterioso” in risposta alla domanda …«C’’è un caso tra quelli affrontati che non hai risolto?» scrivi: «e questa è la risposta che ho dato allora (mi autocito): (…) Casi contemporanei, dove è stato possibile andare fino in fondo con le indagini o le verifiche intendo, hanno ricevuto sempre una risposta e una soluzione naturale. (…)»

«In merito invece ai casi non direttamente verificabili, sono state fatte indagini o verifiche a proposito dei filmati effettuati nello spazio (quindi con più margini d’attendibilità rispetto agli stessi effettuati a terra), in occasione del passaggio di globi/sfere di luce: A) in prossimità delle stazioni orbitanti; B) in avvicinamento alla terra (partendo dallo spazio, con ingresso in orbita); C) mentre percorrono la superficie lunare o traiettorie irregolari (talvolta fermandosi) anche intorno alla terra.

«La presenza sempre nello spazio aperto, delle stesse sfere da sole o in gruppi, talvolta pulsanti, con moto irregolare tipo zig-zag o soggette a accelerazione / decelerazione, a quale fenomeno noto può essere attribuita (tenendo ovviamente conto che gli enti spaziali proprietari dei filmati non si sono messi a scrivere libri o a richiedere più fondi per finanziare le loro missioni, al fine di studiare questi fenomeni, rendendo pertanto sospetta l’autenticità del filmato)? Grazie, Yuri’70»

E questa è l’altra: «Egr.Sig.Massimo, nel complimentarmi per il sito, per la ricca documentazione on-line, di certo complementare a quella fornita sul web dal CICAP, mi chiedevo in merito alle sfere o globi di luce ripresi nello spazio da astronauti(probabilmente disinteressati a scrivere un libro o a partecipare a Voyager), cosa si sta di concreto effettuando per stabilire con metodi scientifici: A) l’attendibilità dei filmati nello spazio dei vari enti spaziali che riprendono ‘sfere’ singole o in gruppi con moto irregolare/zigzag/in prossimità di stazioni come la MIR. B) ipotesi sull’origine di questo singolare fenomeno ripreso direttamente dallo spazio (d’indubbio comportamento diverso da stelle/satelliti/rifrazioni ottiche/asteroidi..) C)la relazione tra le sfere di luce nello spazio ed i globi nella ns.atmosfera (es.quelle probabilmente di plasma a Hessdalen) Nell’attesa di un Suo cortese riscontro, Grazie e a presto! Andrea»

Sì, l’impressione è la stessa che ho avuto io, che l’autore di queste due mail sia lo stesso. Ma non è importante. Quello che conta è che la domanda è interessante e merita di essere approfondita. Personalmente, non è un argomento di cui mi sono mai occupato. Così, come spesso capita, mi sono rivolto a chi nel CICAP avesse condotto qualche ricerca sulla questione.

Ad avere seguito da vicino l’argomento è stato Simone Angioni, coordinatore del CICAP Lombardia, e che sull’argomento sta anche preparando un resoconto più articolato per Scienza & Paranormale. Ecco la sua risposta, intanto:

«Ho studiato tutti i filmati di cui si parla nella mail e sono giunto alla conclusione che le sfere di luce (Ball Of Light) nello spazio sono esattamente un tipico fenomeno ufologico. Sembra una sciocchezza, ma non lo è. Occupandomi di ufologia ho capito che gran parte delle macro-categorie usate (UFO, B.O.L., Angel Hairs etc etc…) conducono a effetti simili con cause dfferenti. Mi spiego meglio.

«Nel caso delle sfere di luce nello spazio è impossibile dare una spiegazione unica a tutti i filmati esistenti, tuttavia presi singolarmente è possibile ipotizzare una spiegazione naturale. Oltre l’ipotesi non si può andare perchè mancano le necessarie verifiche.

«Dunque prendiamo caso per caso. Questo mostra una sfera che cambia direzione. Allora, prima di tutto mancano punti di riferimento quindi vedere un oggetto luminoso nello spazio che passa “vicino” a una stazione non significa che sia veraente vicino. Potrebbe essere a migliaia di km di distanza. Si vede chiaramente dal filmato che la MIR riflette la luce verso la telecamera quindi non stupisce che qualche altro oggetto possa riflettere la luce solare. Di oggetti metallici o pezzi di ghiaccio è piena l’orbita terrestre quindi vedere un riflesso non è affatto difficile. Circa il movimento ragioniamo su vari fattori:
1- La MIR è una stazione orbitante che si muove a 28000 Km/h al secondo in orbita geostazionario
2- Il filmato è preso da uno shuttle che anch’esso si muove
3- Lo shuttle è in fase di avvicinamento per attraccare, quindi continua a modificare la sua posizione.

«Se queste sono le premesso cosa ci dice che è la sfera a muoversi? Se siamo in mezzo al mare, di notte e guardiamo una luce all’orizzonte cos’è più logico che di muova? Noi o la luce? Se poi io cambio direzione in modo irregolare allora anche la luce sembrarà muoversi allo stesso modo. Concludendo quella luce potrebbe essere una stella oppure un altro frammento viaggiante nello spazio. Il cambio di direzione non è affatto sorprendente, al massimo è un effetto curioso.

«Passiamo agli oggetti lampeggianti: esiste un filmato, che ora come ora non sono riuscito a ritrovare, che mostra una BOL lampeggiante. La sfera passa “vicino” alla MIR e si vede chiaramente che la MIR ha diversi lampeggianti. Ora se noi ci sforziamo di allontanare l’idea che l’orbita terrestre sia vuota come lo spazio aperto è facile capire che una luce lampeggiante è riconducibile a un qualsiasi satellite artificiale o anche ad un qualsiasi oggetto con solo una parte riflettente (magari un pannello solare) che ruota.

«Esistono poi vari filmati dove è visibile una sfera in avvicinamento alla Terra che poi improvvisamente si allontana dall’orbita (il link che avevo è stato rimosso, ma ho le copie su HD). In realtà anche in questo caso è facilmente dimostrabile che un oggetto in avvicinamento alla Terra incontra una grossa resistenza dovuta all’atmosfera, se arriva con l’angolazione giusta è possibile che rimbalzi e torni ad allontanarsi (infatti gli shuttle hanno un ben preciso angolo di rientro per evitare spiacevoli conseguenze).

«Detto questo esiste anche la possibilità che questi fenomeni derivino da un illusione ottica. Da spiegare a parole è piuttosto complesso, comunque un corpo che entra nel campo gravitazionale terrestre devia la sua traiettoria verso il suolo prendendo quindi una traiettoria curva. Un osservatore esterno trovandosi in un particolare punto (sguardo tangente alla circonferenza terrestre) vede l’oggetto prima avvicinarsi al suolo e poi alzarsi rispetto al suo orizzonte, nonostante l’oggetto in realtà stia cadendo.

«Ultima considerazione: i filmati sono facilmente falsificabili quindi a meno di non avere una sicura provenienza è sempre molto imprudente fidarsi di ciò che si vede. Spero di essere stato chiaro».

Chiarissimo. Tra l’altro, rilevo che io dicevo: «dove è stato possibile andare fino in fondo con le indagini o le verifiche intendo, hanno ricevuto sempre una risposta e una soluzione naturale». Qui non mi pare si sia mai potuto andare a fondo con verifiche e si possono quindi solo fare ipotesi. Le ipotesi di cui ci parla Simone, devo dire, hanno il vantaggio di essere logiche.

A queste aggiungerei, dopo avere visto alcui filmati proposti su Youtube, che mi sembra quantomeno singolare ipotizzare “piccole astronavi” che “spiano” la MIR in presenza di oggetti che si muovono in tutto e per tutto come detriti e frammenti di spazzatura spaziale. Chi pensa che sia una coincidenza singolare quella di riuscire a filmare uno o più detriti che orbitano intorno alla Terra, può dare un’occhiata alla quantità di oggetti che orbitano intorno al nostro pianeta.

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22 risposte

  1. @Marco Di Falco: la mia era una battuta. Il dibattito è appassionante, mi scuso e Ve lo lascio. Personalmente agli UFO ci credo, e alla presenza di “fratelli del cielo” tra noi pure, ma le foto e le riprese di sfere luminose le considero una prova ben debole e quindi mi astengo da altri commenti.

  2. Rispondo prima a Matteo:
    Hai ragione è una svista di proporzioni orbitali…volevo dire geocentrica. Chiedo venia.
    In merito all’altra obiezione è vero che i movimenti dello shuttle sono minimi, tuttavia un piccolo cambio di direzione da parte dell’osservatore può facilmente modificare la traiettoria di un oggetto osservato. Detto questo dire se i cambi di traiettoria dello shuttle sono sufficienti o meno a dare quell’effetto è molto difficile. D’altra parte “lenti” e “di piccola entità” può voler dire tutto e niente. Non essendo un esperto sono disponibilissimo a ricevere pareri e critiche da chi è più competente di me.
    Saluti
    Simone

  3. 1) plausibile

    2 e 3) le dimensioni sono ovviamente diverse, ma lo è anche la distanza dall’osservatore… non essendoci poi molti punti di riferimento, è difficile stimarne le dimensioni. Immagina di osservare una valle dalla cima di un monte: puoi stimare le dimensioni di un particolare confrontandolo con il resto del panorama… Nello spazio, al contrario, non è possibile stimare le dimensioni perchè non ci sono punti di riferimento… la mente lo interpreta nel modo che gli torna più semplice cioò come “sferette”… Se ci pensi accade la stessa cosa con le stelle… Se chiedi cosa sono le stelle, generalmente ti viene risposto “puntini luminosi nel cielo” e non “enormi sfere emettitrici di particolari radiazioni”…

    Ad ogni modo fare elucubrazioni sui filmati di YouTube secondo me è alquanto inutile, vista la scarsa qualità… Zoomando si vedrebbe solo una macchia di colore troppo confusa per distinguerci qualsiasi cosa…

    Per togliersi ogni dubbio bisognerebbe che lo shuttle avvicini una di queste sfere per studiarla ma:
    a) come stimarne la distanza? (raggiungere oggetti troppo distanti potrebbe impedire il ritorno)
    b) siccome una potrebbe essere un caso, quante bisognerebbe avvicinarne per dare una risposta definitiva? (alla fine succederebbe come per i crop circles: ok il 99,9% è di origine umana, ma il restante 0,1% è un fenomeno autentico…)
    c) sarebbe una operazione molto costosa e
    d) ci sono cose più interessanti da studiare nello spazio.

  4. 1) Spiegazione scientifica per analogia di eMail:
    dopo averla inviata a Massimo, non ricevendo risposta, dopo qualche giorno, l’ho inviata ad un amico (Andrea), poichè anche lui interessato ed esperto di fenomeni ‘misteriosi”, ma non a suff.per questo delle sfere/globi..che per curiosità ha rielaborato ed arricchito la questione, inviandola come me a chi, per mestiere indaga nel campo..semplice,no?

    2) per dare un tocco di scientificità alle ipotesi di Simone Angioni, non sarebbe male un filmato di una sfera che zommata si rivela un relitto orbitante!

    3) che dicono alla Nasa o gli altri enti spaziali o meglio, gli astronauti che probabilmente di relitti in orbita ne hanno visti tanti e che pertanto saprebbero distinguere tra globo misterioso e detrito spaziale?

    Ritengo comunque curioso che questi detriti abbiano quasi tutti le stesse dimensioni..

  5. I cosiddetti orbs che, nonostante ci sia una ben precisa spiegazione scientifica a loro proposito, vengono ancora spacciati per fenomeni paranormali! Il bello che io ho decine di foto con dentro almeno un orb! Mah…

  6. Aldo: ironicamente le sfere che girano penso che siano quelle che si trovano in mezzo alle gambe degli italiani maschi….

    Seriamente, se il tuo intervento era serio: puoi dare dei link a delle foto?
    Di solito delle sfere compaiono nelle fotografie quando c`e` umidita` nell`aria, e il flash delle macchine fotografiche sono la causa di questo effetto dovuto al riflesso di luce delle particelle d`acqua.

  7. Fotografando e riprendendo i nostri politici durante comizi e interviste, attorno a loro compaiono sempre più sfere che girano. Chi può darmi una spiegazione logica del fenomeno?

  8. Molto esauriente direi di no, esplicativo di varie ipotesi, come è stato più volte sottolineato, direi di sì.
    Anche secondo me si tratta di detriti che riflettono la luce e il loro moto apparente potrebbe essere dovuto, come detto nel post, dai movimenti congiunti di oggetto, punto di riferimento e punto di vista. Devo però dire che a quella distanza le procedure di attracco prevedono movimenti lenti e di piccola entità.
    Un’altra cosa, che immagino sia una svista (di proporzioni orbitali): la MIR, come la ISS e lo Shuttle, non era piazzata in orbita geostazionaria ( http://it.wikipedia.org/wiki/Orbita_geostazionaria ), ma molto, molto più vicino ( http://it.wikipedia.org/wiki/Mir )
    Aspetto l’articolo su S&P, e porgo i miei complimenti per il blog, e… saluto

  9. Interessantissimo (come sempre!) e mooolto esauriente, cosa che di questi tempi è merce rara, viste le schiere di pagliacci che girano per la rete.

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